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ASTRID KIRCHHERR LA FOTOGRAFA DI AMBURGO CHE CREO’ LO STILE AI BEATLES E’ MORTA A 81 ANNI…

 
Cari Amici,

Astrid Kirchherr, la fantastica e innovativa artista tedesca “fotografa" dei Beatles, è morta tre giorni fa, ma soltanto ieri, verso sera, tutti noi, suoi fan e dei Fab Four anche grazie a lei, abbiamo saputo della tristissima notizia, confermata dal biografo dei Beatles, e nostro “fab” amico Mark Lewisohn.

Siamo costernati e senza parole per la sua scomparsa, avvenuta a 81 anni e sapendo benissimo che ne avrebbe compiuti 82 solo fra pochi giorni, il 20 Maggio… incredibile!

In vista di quella data festosa, della quale, proprio ieri aveva cominciato a dare un'anticipazione su Facebook il Liverpool Beatles Museum, aperto due anni fa da Roag Best, fratello di Pete e con il quale siamo in costante contatto, anche per via del nostro Beatles Museum in Italia fin dal 2001, anche noi sulla scia di quel post, avevamo già cominciato ad inviare ad Astrid su Facebook ad Astrid, i nostri affettuosi auguri, proprio perché alla di fine Marzo, e proprio ad Amburgo, avremmo potuto incontrarla in occasione dell’attesissimo Festival "Come Together Experience” organizzato dai nostri amici tedeschi e “colleghi di passione Beatlesiana” Uriz e Stefanie, ma che, purtroppo, da un giorno all’altro, è stato annullato, per via del Coronavirus in arrivo!...

Avremmo, infatti, rivisto con grande piacere anche Klaus Voormann, il grande artista e musicista che, con Astrid Kirchherr, contribuirono insieme anche per la loro particolare e profonda cultura in campo musicale ed umanistico, in modo determinante all’irrefrenabile ascesa dei Beatles verso il successo e l’affermazione planetari! Klaus li aveva visti e sentiti suonare, per caso, esattamente 60 anni fa, al KaiserKeller 36 un locale notturno della Grosse Freiheit di Amburgo… poi ci portò pure Astrid, che era la sua fidanzata, a sentirli!… lei ne fu travolta dall'entusiasmo, all'istante.. e da quel momento ebbe inizio la storia musicale “pop” più bella di tutti tempi!

Recentemente, con Klaus Voormann ci eravamo dati appuntamento proprio ad Amburgo, lo scorso Settembre in occasione del memorabile incontro al “BASE” di Milano, anche per poter concretizzare l’idea di una nuova mostra di Klaus e di Astrid, insieme, ad Amburgo e in Italia, come già facemmo con successo in passato; ed invece, a causa della pandemia provocata da questo maledetto “Coronavirus” tutto ciò purtroppo, non sarà più possibile! 

Per me che, ho trasformato l’altra mia grande passione per la fotografia, in mestiere, aver conosciuto ed incontrato più volte Astrid Kirchherr, la fotografa i cui scatti dei Beatles hanno contribuito a trasformarli in icone viventi, aver lavorato con lei e con il suo staff è stato ed è tuttora per me motivo di grande orgoglio e soddisfazione. 

Fin dal nostro primo incontro a Liverpool, con Astrid e con il suo gallerista di allora, Ulf Kruger, concordammo in pochi istanti con un sorriso e con una stretta di mano le modalità per portare le sue preziosissima fotografie dei Beatles in italia. 

Nel 2000, a Rimini, in occasione di un grandioso evento beatlesiano, allestimmo la mostra dal titolo “THE HAMBURG DAYS” di Astrid Kirchherr al mitico Grand Hotel, proprio quello di “Amarcord”  di Federico Fellini, grazie anche al prezioso aiuto del nostro Fab amico Claudio Cardelli e con grande gioia dell'allora sindaco Alberto Ravaioli. A Rimini invitammo, tra altro, anche il primo batterista dei Beatles, Pete Best con la Band, che Astrid comcosva molto bene! C’erano pure Alf Bicknell il mitico autista dei Fab Four e Gordon  Millings: il sarto dei Beatles erede del grande Dougie.

Allestimmo, poco dopo, la mostra di Astrid presso il famoso Museo Ken Damy di Fotografia a Brescia, dove, per l’inaugurazione, tenemmo un concerto con i Beatops ripreso dal TG2.

Un’altra volta nel 2001 esponemmo le foto di Astrid che arrivavano puntualmente da Amburgo, contenute in tre flight-case, addirittura all’estero, in Svizzera, a grande richiesta per la prima edizione dei Bellinzona Beatles Days, grazie i nostri carissimi amici, Graziano, Carlo, Mauro e da altri del Patriziato Cittadino che ci chiesero di collaborare con loro, dopo averci visto all'opera a Rimini a gestire ben 17 palcoscenici su tutta la riviera comunale e con i quali, felicemente, tutt’ora collaboriamo!

Successivamente, in occasione del Beatles Day 2001 a Brescia, allestimmo la mostra di Astrid alla Galleria Olmo Colmo, una location fantastica e piena di piante e fiori meravigliosi, che ora non c’è più, dove con Marco Zappa tenemmo un Fab concerto dedicato ad Astrid.

Grazie ancora al nostro indimenticabile Massimo Masini, che a Modena, sia come cittadino che come “beatlesiano d.o.c., ha lasciato "cose fantastiche" e ricordi indelebili, nel Dicembre 2001, con il supporto del Comune di Modena, guidato dall’allora Sindaco Giuliano Barbolini ed il sostegno entusiastico dell’Assessore in carica Stefano Bonaccini ed oggi rieletto Governatore dell’Emilia Romagna, con il quale avevamo realizzato le piste ciclabili cittadine dedicate ai Beatles, allestimmo pure la favolosa mostra fotografica dei Beatles ad Amburgo di Astrid Kirchherr al Caffè Letterario!

A Roma, nel 2002, per celebrare il 40° Anniversario del lancio della prima canzone "Love Me Do" dei Beatles, con il Patrocinio del Comune, e dell’allora Sindaco Walter Veltroni che era già da anni nostro associato “beatlesiano” oltre che dell’Assessore alla Cultura Gianni Borgna, su richiesta di un altro grande amico dei Beatlesiani, Vincenzo Mollica e dell’organizzatore di eventi Alessandro Nicosia, un bel giorno ricevetti proprio da Vincenzo Mollica l’indimenticabile telefonata con la quale mi chiedeva di  collaborare all’evento Beatlesiano che ritengo fra i più importanti della nostra carriera di fan! Oltre a far girare le beatle band su tre autocarri allestiti come palcoscenici per tutta Roma, ed altre "follie beatlesiane” collaborammo ad allestire la mostra di Astrid Kirchherr “THE HAMBURG DAYS” in maniera impeccabile nel mitico Museo di Roma in Trastevere.
All’inaugurazione della mostra, oltre al Sindaco Veltroni ed al suo storico Assessore Borgna, c’erano: Vincenzo Mollica, Adriano Mazzoletti che aveva seguito i Beatles nel 1965 in tour in Italia, per la RAI, c'era il grande musicista Nicola Piovani, ed il nostro caro amico Mario Pezzolla e c’era l’artista Milo Manara che realizzò il manifesto per l’evento “Quarantennale Love Me Do”; c’era Gianni Bisiach, giornalista di cui sono che intervistò per primo “assoluto” i Beatles a Londra nel 1963 per TV7 RAI e c’era il celeberrimo artista Alan Alridge che illustrò il libro più famoso delle Canzoni dei Beatles e infine il fotografo Harry Benson, autore per l’occasione della sua mostra “The Beatles Now and Then”….

Che altro dire!… fu un evento davvero memorabile e mi fermo qui… Infatti quella mostra di Astrid Kirchherr del 2002 a Roma fu proprio l’ultima che fummo in grado di proporre perché nel 2003, quando andammo ad Amburgo per incontrare Tony Sheridan, con cui eravamo da poco in amicizia, che già prima dei Beatles si era lanciato come “rocker” su Amburgo la bellissima città “anseatica" e che aveva spianato loro la strada facendogli registrare un disco con lui dal titolo “My Bonnie", ci fece da guida turistica mostrandoci tutti i ,luoghi “sacri” beatlesiani di Amburgo, compreso il Kaiserkeller dove John, Paul, George, Pete e Stu furono “scoperti” da Klaus Voormann e da Astrid Kirchherr!…

Tony con sua moglie Anna, che guidava l’auto facendoci da Taxista per tutta Amburgo, ci portò anche alla sede dell’organizzazione di Astrid che però era assente, ma mi vidi con piacere con Ulf Kruger che però mi diede subito la pessima notizia che Astrid, sollecitata da cospicue offerte per i diritti delle sue foto da parte di una nota agenzia internazionale di immagini e foto, glieli cedette… Dopo di che, per gli altissimi costi di noleggio, di assicurazione e quindi di trasferta, su dove  come allestire la mostra, che divenne proibitivo poter fare tutto ciò che avevo fatto fino a quel momento per diffondere a basso costo ma non pr questo meno preziosa, lacultura fra la gente, nonostante la cura, la precisione e la puntualità che potevo mettere in tutti gli adempimenti che con i tedeschi, si sa, bisogna essere molto ligi!

E così dovrò attendere fino al 2017 per rivedere quelle bellissime, care e vecchie foto di Astrid Kirchhherr, che ho attaccato e staccato da tanti muri… Furono esposte a Bologna, proprio in centro a Palazzo Fava, Palazzo delle Esposizioni, grazie a Maurizio Guidoni di Ono Art, che “autonomamente” allestì la favolosa mostra "Astrid Kirchherr with the Beatles” che ripercorreva il periodo di Amburgo che John Lennon definì il miglior periodo dei Beatles!  E se anche la nostra parte in questa esposizione è stata soltanto quella di dare il nostro sostegno e patrocinio “culturale” ci ha fatto, come sempre, un immutato ed immenso piacere… 

Grazie, cara Astrid Kirchherr… che sei andata finalmente a raggiungere il tuo amato Stu, magari un po’ stu…fo di stare sempre lì con i vecchi compagni di banda, John e George… 
Ti ricorderemo per sempre!

Rol and Rock & Friends


P.S. 
Il massimo biografo dei Beatles Mark Lewisohn confermando la notizia su Twitter, poche ore fa, ha scritto di lei che era: “Intelligente, stimolante, innovativa, audace, artistica, sveglia, consapevole, bella, intelligente, amorevole ed edificante per molti. Il suo dono ai Beatles è stato incommensurabile. 

Vi scrivo di lei anche una breve breve biografia:

Astrid Kirchherr è nata ad Amburgo nel 1938 ed ha trascorso la Seconda Guerra Mondiale sfollata sulla costa baltica. Tornata ad Amburgo dopo la guerra, si è formata e specializzata come fotografa. Casualmente nel 1960 durante un giro per locali notturni con Klaus Voormann si trovò ad ascoltare una band di rockettari provenienti da Liverpool, città nel Nord dell’Inghilterra, sulla quale i tedeschi solo, pochi anni prima avevano lanciato tonnate di bombe e di razzi… Eppure loro suonavano mettendocela tutta e Astrid li ascoltava e li guardava con grande intensità e dirà in seguito. “Tutta la mia vita è cambiata in un paio di minuti"
Kirchherr scattò la prima foto dei Beatles come gruppo, al DOM il quartiere fieristico per il divertimento della città nel 1960, in quei giorni di Amburgo il bassista era Stuart Sutcliffe e il batterista, Pete Best. Astrid  frequentando Sutcliffe e gli tagliò i capelli nello stile "moptop" che è diventò così un look chiave per i primi Beatles, uno stile ispirato proprio a Klaus il precedente fidanzato di Kirchherr che lei immortalò in una bellissima foto.
Poi, Astrid e Sutcliffe si fidanzarono subito dopo, ma Stu morì nel 1962 per un'emorragia cerebrale all'età di 21 anni, accanto a lei in un'ambulanza.

Lei e i Beatles rimasero amici - andò in vacanza con loro a Parigi nel 1963 subito dopo il loro primo singolo n. 1 nel Regno Unito. Poi scattò ulteriori foto della band dietro le quinte del film A Hard Day’S Night nel 1964. Astrid fotografò George Harrison anche per il suo album solista del 1968, Wonderwall Music.

Il suo primo matrimonio, con il musicista dei Liverpudlian Gibson Kemp, ebbe anche un legame con i Beatles: fu il sostituto di Ringo Starr nella band Rory Storm and the Hurricane

Più tardi nella vita, Astrid lavorò come stilista e interior designer e poi aprì un negozio di fotografia.

Sheryl Lee, intepretò Kirchherr nel film Backbeat del 1994, un film biografico sui giorni dei Beatles ad Amburgo e il suo rapporto con Sutcliffe, interpretato da Stephen Dorff.

Astrid Kirchherr, consigliò di vedere quel film ed io lo vidi subito e lo rividi anche alla presentazione durante la Mostra del Cinema di Venezia dove, pur fuori concorso. ebbe un notevole.

Successivamente è stata sposata e ha divorziato una seconda volta, ma non ha avuto figli.

Rol and Rock… 4Ever!

 

 

THE BEatops - beatle band

Italian
Beatles
Tribute

BEATLESMUSEUM

A Brescia,
presso
il Museo 1000MIGLIA

A DAY IN THE LIFE AT ABBEY ROAD

Doppio CD Prodotto da BEATLESIANI D'ITALIA ASSOCIATI