GEORGE HARRISON: THE APPLE YEARS 1968-75 IN USCITA IL 23 SETTEMBRE
GEORGE HARRISON: THE APPLE YEARS 1968-75
IN USCITA IL 23 SETTEMBRE
I PRIMI 6 ALBUM SOLISTI DI GEORGE RIMASTERIZZATI DAI NASTRI ORIGINALI ANALOGICI IN CD E IN DIGITALE.
DISPONIBILI SINGOLARMENTE E IN BOX CON LIBRO E DVD ESCLUSIVO.
Universal Music Group e la famiglia Harrison sono orgogliosi di annunciare l’uscita dei primi sei dischi solisti di George Harrison, pubblicati originariamente tra il 1968 e il 1975 su etichetta Apple. Gli album, rimasterizzati in digitale dai nastri originali analogici, in uscita il 23 Settembre in CD e in digitale. “Wonderwall Music”, “Electronic Sound”, “All Things Must Pass”, “Living In The Material World”, “Dark Horse” e “Extra Texture (Read All About It)” sono già disponibili in prenotazione sia individualmente che in unico box deluxe, ”The Apple Years 1968-75”, realizzato a complemento del precedente “The Dark Horse Years 1976-92” pubblicato nel 2004.
Il nuovo cofanetto conterrà in esclusiva un DVD con materiale video tra cui un mini-film della durata di sette minuti realizzato con filmati inediti ed un libro con introduzione del figlio di George, Dhani Harrison, un saggio del produttore ed autore radiofonico Kevin Howlett e rare foto inedite.
Il progetto è stato supervisionato dallo stesso Dhani: “sono felice del fatto che quello che abbiamo iniziato dieci anni fa con “The Dark Horse Years” si completi ora con la pubblicazione dei primi sei album del periodo Apple. Alcuni di questi dischi sono stati per molto tempo fuori produzione e non vedo l’ora che gli appassionati di musica riescano a mettere le mani su queste nuove versioni rimasterizzate. È motivo di vero orgoglio per noi e ringrazio tutte le persone che in qualsiasi modo ci hanno aiutato.”
“Wonderwall Music”, “Electronic Sound”, “All Things Must Pass”, “Living In The Material World”, “Dark Horse” e “Extra Texture (Read All About It)” sono stati restaurati e rimasterizzati in digitale presso gli studi Lurssen Mastering a Los Angeles dal team di tecnici già vincitore di un GRAMMY® Award che comprende Paul Hicks, Gavin Lurssen e Reuben Cohen. I sei album sono stati inoltre arricchiti da tracce rare o mai pubblicate prima d’ora. “All Things Must Pass” include inoltre le cinque bonus track precedentemente pubblicate nella ristampa del 2001.
Max Hole, Chairman e CEO di Universal Music Group International ha dichiarato: "George Harrison è un’icona della musica e uno dei più brillanti ed influenti artisti di tutti i tempi. È stato straordinario per noi lavorare con Dhani e Olivia Harrison e tutto il team che ha partecipato al progetto The Apple Years, una parte vitale della sua eredità musicale."
Wonderwall Music
“Questo album era una colonna conora ma preso autonomamente il disco abbraccia un glorioso universo di vignette sonore come nulla di quanto io abbia mai sentito prima. È la storia di un cuore intrepido.” – Nitin Sawney
Pubblicato nel Novembre 1968, Wonderwall Music divenne il primo album solista di un membro dei Beatles e primo LP reso disponibile dalla Apple Records. Colonna sonora del film “Wonderwall”, debutto del regista Joe Massot, il disco, prevalentemente strumentale, è una fusione di musica rock e brani con sonorità Indiane. Nel 1992 lo stesso George ha ricordato: “decisi di comporlo come se fosse una mini antologia di musica Indiana perché volevo portare l’attenzione del pubblico verso quel genere.” Tre tracce bonus sono state aggiunte all’album rimasterizzato: “In The First Place” dei “The Remo Four”, la band di Liverpool che suonò le parti rock durante le sessioni di registrazione, una versione alternativa mai pubblicata prima d’ora di “The Inner Light” e l’inedita “Almost Shankara”, una raga non usato nel film. Il libretto contiene un saggio del musicista, compositore e produttore Nitin Sawney e note biografiche di Kevin Howlett.
Electronic Sound
“Raffiche di suono cavernoso, esplosioni di rumore bianco, bellissime e delicate basi, il suono era selvaggio e fluido e non aveva alcuna relazione con gli altri lavori di George.” - Tom Rowlands (The Chemical Brothers)
Come effetto diretto della grande curiosità dei Beatles nel campo della sperimentazione musicale e di alter espressioni artistiche all’avanguardia, Apple Records lanciò nel Febbraio del 1969 la propria etichetta sussidiaria Zapple come catalizzatore di libere espressioni sonore o, come annunciato all’epoca, dei “suoni più strani”. “Electronic Sound” venne pubblicato nel Maggio del 1969 contemporaneamente a “Unfinished Music No. 2: Life With The Lions” di John Lennon e Yoko Ono e queste furono le uniche due uscite per la Zapple prima che venisse chiusa. La copertina del disco, dipinta dallo stesso George, rappresenta il suo Moog IIIP (che sarebbe poi stato usato anche dai Beatles per le registrazioni del loro album “Abbey Road”) con i quattro moduli da cui i suoni venivano sintetizzati. Ognuno dei lati dell’LP comprendeva un’unica lunga traccia sperimentale. Una curiosità: per molto tempo ci fu confusione sui titoli delle due tracce in quanto nell’edizione Americana dell’album vennero invertiti i brani rispetto alla versione Inglese senza però che ne venissero modificati i titoli sulle etichette del disco.
l libretto contiene un saggio di Tom Rowlands dei Chemical Brothers e di Dhani Harrison, oltre alle note biografiche di Kevin Howlett.
All Things Must Pass
“È contemporaneamente un’intensa dichiarazione personale ed un grandioso gesto, un trionfo al di là del pudore artistico ed anche frustrazione. In questa messa in opera di pietà e di sacrificio, la gioia della musica stessa non è più l'unico messaggio.” – Ben Gerson (estratto dalla recensione del 1971 su Rolling Stone)
“All Things Must Pass” venne pubblicato dalla Apple Records nel Novembre 1970 in triplo LP. Co-prodotto da Harrison e Phil Spector, il disco vide la partecipazione di molti artisti tra cui Eric Clapton, Ringo Starr, Billy Preston, Pete Drake, Gary Wright, Klaus Voormann, John Barham, membri dei Badfinger, musicisti della band di Delaney And Bonnie, raggiunse la vetta delle classifiche di molti paesi nel mondo e venne subito riconosciuto come capolavoro della musica rock. George divenne il primo Beatle solista ad avere un singolo al numero uno contemporaneamente nella classifica Inglese ed in quella Americana grazie a “My Sweet Lord”, traccia principale dell’album che introdusse il suo stile di chitarra slide. George scrisse “I’d Have You Anytime”, brano di apertura del disco, insieme all’amico Bob Dylan, che compose inoltre “If Not For You.” La nuova versione include le cinque bonus track presenti nell’edizione del 2001: “I Live For You” (outtake), “Beware Of Darkness” (demo), “Let It Down” (alternative version), “What Is Life” (backing track) e “My Sweet Lord (2000)”.
Living In The Material World
“Quello di cui abbiamo bisogno non è materiale, è spirituale. Abbiamo bisogno di altre forme di pace e felicità” – George Harrison (1967)
Nel Maggio del 1973 venne pubblicato “Living In The Material World”, alla cui realizzazione parteciparono molti degli amici musicisti presenti in “All Things Must Pass” ed altri come Jim Keltner, già al lavoro con George per il “Concert for Bangladesh” nel 1971. Sia l’album che il relativo singolo “Give Me Love (Give Me Peace On Earth)” raggiunsero il numero uno delle classifiche in America ed in molti altri paesi nel mondo. La natura spirituale di “Living In The Material World” venne descritta da Rolling Stone come “miracolosa nel suo splendore", concetto che veniva espresso anche nelle illustrazioni del Bhagavad-Gita inserite nelle grafiche. Questa nuova edizione include un nuovo mix della single version di “Bangla Desh” precedentemente disponibile solo in “The Best Of George Harrison” del 1976 e le due B-side "Deep Blue" e "Miss O'Dell" contenute nella ripubblicazione dell’album nel 2006.
Dark Horse
“Scrivere una canzone per me è come essere il veicolo per superare la sensazione di quello specifico momento, di quel periodo.”- George Harrison
Pubblicato nel Dicembre 1974, “Dark Horse” chiude un anno particolarmente prolifico per George, durante il quale fondò la Dark Horse, sua personale etichetta discografica, realizzò uno studio di registrazione nella sua casa di Friar Park in Inghilterra, portò a termine un ambizioso tour in Nord America e produsse album per diversi altri artisti. Le canzoni dell’album ci presentano le differenti anime di George, quella terrena rappresentata da brani come “Simply Shady”, e quella spirituale evidenziata da canzoni come “It Is ‘He’ (Jai Sri Krishna)”. “Dark Horse” raggiunse la Top 5 in America, coronando così un anno molto frenetico per Harrison. Questa nuova edizione include “I Don’t Care Anymore”, una rara B side per la prima volta su CD e una versione acustica di “Dark Horse” mai pubblicata prima d’ora. Completa il tutto il libretto con note biografiche di Kevin Howlett.
Extra Texture (Read All About It)
“Le canzoni in Extra Texture sono introspettive quanto le canzoni contenute in ognuno degli album di George. La prima traccia sarebbe definita da lui come pop mentre l’ultimo brano è un eccentrico omaggio a “Legs” Larry Smith della Bonzo Dog Doo-Dah Band. Tra i due brani ci sono canzoni con forti melodie e testi stimolanti, molto personali e tra le mie preferite” – Olivia Harrison
Sul finire del 1974 George tornò in California per registrare il successivo album “Extra Texture (Read All About It)”, ultimo ad essere pubblicato dalla Apple Records. Leon Russell suonò il piano in “Tired Of Midnight Blue” e per alcune sessioni di registrazioni George fu raggiunto dal chitarrista Jesse Ed Davis, oltre a Jim Keltner, Paul Stallworth e David Foster di una nuova band chiamata Attitudes, che sarebbe stata poi messa sotto contratto dalla Dark Horse, l’etichetta discografica di George. Due brani del disco provengono da registrazioni effettuate nello studio casalingo di George per il precedente album “Dark Horse”: la canzone d’amore “Can’t Stop Thinking About You” e la base strumentale di “His Name Is ‘Legs’ (Ladies & Gentlemen)”. Questa nuova edizione contiene “This Guitar (Can’t Keep From Crying)” nella versione ri-registrata da Harrison nel 1992 come demo per Dave Stewart che partecipa al brano suonando la chitarra elettrica. Più di dieci anni dopo alla registrazione vennero poi aggiunte le tracce di batteria da Ringo Starr, quelle di chitarra da Dhani Harrison e la voce di Kara DioGuardi. Anche in questo caso il libretto contiene note biografiche di Kevin Howlett.
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The Apple Years 1968-1975 raccogliequesti sei titoliper la prima volta in un unico meraviglioso box. Rimasterizzati con meticolosa cura e grande attenzione al dettaglio, questi album di George Harrison suonano ora meglio che mai e gli stessi Olivia e Dhani Harrison ritengono che, grazie a queste pubblicazioni, molte delle canzoni sottovalutate all’epoca potranno godere di una nuova esposizione: ci sono moltissime gemme in questo box in attesa di essere riscoperte e rivalutate.
georgeharrison.com - twitter.com/georgeharrison - facebook.com/georgeharrison
George Harrison: The Apple Years 1968-75
Wonderwall Music *
Electronic Sound
All Things Must Pass (2 CD)
Living In The Material World *
Dark Horse *
Extra Texture (Read All About It) *
* include trace bonus rispetto alle precedent edizioni
DVD (in esclusiva nel box The Apple Years)
• George Harrison - The Apple Years Feature (2014) [7:27]
Produced by Peacock
Directed By Olivia Harrison
• All Things Must Pass (bonus feature in 2001 album package) [8:03]
Produced by Radical Media
• The Concert for Bangladesh EPK (2005) [6:03]
Produced by Olivia Harrison and Jonathan Clyde
Edited by Claire Ferguson
• Give Me Love (Give Me Peace On Earth) (video from Live In Japan, 1991) [3:43]
• Miss O’Dell (alternative version from 2006 deluxe edition of Living In The Material World) [2:31]
• Sue Me Sue You Blues (acoustic demo version from 2006 deluxe edition of Living In The Material World) [3:04]
• Living In The Material World (feature from 2006 deluxe edition of Living In The Material World) [3:34]
Produced by Abbey Road Interactive
• Ding Dong, Ding Dong (original promo video, 1974) [3:46]
Directed by George Harrison
Filmed by Nick Knowland
Film Restoration: David Dean & Gwyn Evans
• Dark Horse (original promotional clip, 1974) [:30]
Created by Capitol Records
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