ANNO XII N.1 marzo 2013
BEAT COMMUNICATIONS UNLIMITED – B.D.I.A. NEWS
ANNO XII – N°1 Brescia 29 marzo 2013
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Editore: BEATLESIANI D’ITALIA ASSOCIATI – Via Biseo 18 – 25128 Brescia – Direttore Responsabile Rolando Giambelli
Stampato in proprio dall’Associazione B.D.I.A. – Registrazione del Tribunale di Brescia N° 51/2001 del 2 ottobre 2001
Poste Italiane – Spedizione in Abbonamento Postale – Art. 2 Comma 20/C – Legge 662/96 Brescia
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BEATLESIANI D’ITALIA ASSOCIATI
THE BEATLE PEOPLE ASSOCIATION OF ITALY
PAUL MC CARTNEY
Out There!
25 giugno 2013 ore 21
ARENA DI VERONA
Poltronissima gold euro 200 + prevendita / poltrona numerata euro 170 + prev
tribuna numerata euro 150 + prev / gradinata non numerata euro 60 + prev
UNICA DATA ITALIANA
Siamo contenti di ricordare che : In esclusiva per i Soci con Tessera di BEATLESIANI D’ITALIA ASSOCIATI e soltanto nella giornata del 27 marzo dalle 11.00 alle 18.00, è stato possibile PRENOTARE i posti migliori in ogni settore dell’Arena di Verona, telefonando allo 0584 46477 e comunicando: nome, cognome e numero di tessera B.D.I.A.
Vari Pullman per Verona da Brescia e Milano sono organizzati da: Beatlesiani d’Italia Associati!
Uno dei nostri pullman in partenza per il concerto di Paul MaCartney del 1993 al Forum di Assago (MI)
PAUL MC CARTNEY
Out There!
La settimana scorsa Paul Mc Cartney ha annunciato le sue prime date live del 2013 che saranno parte di un tour tutto nuovo intitolato
"Out There!" che vedrà Paul e la sua band viaggiare per il mondo per tutto l'anno, visitando anche luoghi in cui non si e’ mai esibito. Ulteriori date verranno annunciate nelle prossime settimane. Seguite www.paulmccartney.com per aggiornamenti e notizie ufficiali.
Oggi Paul conferma che porterà il suo nuovo tour in Europa a Giugno. Solo 3 saranno le date Europee estive e accanto a Varsavia e Vienna MCCartney ha scelto l' Italia e l'incredibile scenario dell'Arena di Verona. Una scelta con cui SIr Paul realizza finalmente il suo desiderio di suonare all'Arena, una struttura che lo affascina per storia e cultura ma anche per la scenografia e l’ acustica perfetta che la contraddistinguono.
Paul nel suo nuovo tour ”out There!” eseguirà canzoni dei Beatles oltre a spaziare nella suo ampio repertorio, sia artista solista che come membro dei Wings. "The McCartney live experience"….. è un'opportunità che il pubblico, almeno una volta nella vita, dovrebbe cogliere.
In sole 3 ore si rivivono alcuni dei più grandi momenti della musica degli ultimi 50 anni e , per molti, si tratta della musica che ha fatto da colonna sonora alla propria vita. Lo scorso anno ha segnato il 40° anniversario dal primo tour solista di Paul e queste ultime quattro decadi lo hanno visto suonare in una impressionante varietà di locations tra cui il Colosseo a Roma, la Piazza Rossa a Mosca, la Casa Bianca, uno show gratuito in Messico con oltre 400.000 spettatori.
La sua band , con cui suona da oltre 10anni (Paul "Wix" Wickens alle tastiere, Brian Ray al basso, Rusty Anderson alla chitarra e Abe Laboriel Jr alla batteria) sono una garanzia per lo show e non delude mai.
Paul si lancia nel 2013 a piene forze a seguito di un altro anno da ricordare come il 2012 che lo ha visto concludere il suo "On The Run Tour" con cui ha rotto ogni record come far uscire l'album "Kisses On The Bottom", con cui ha raggiunto la vetta delle classifiche, guadagnare una stella sulla Hollywood Walk of Fame, suonare sia al Diamond Jubilee che alla Cerimonia d'Apertura delle Olimpiadi ed essere nominato Musicares Person of The Year, solo per citare alcuni memorabili momenti. Con un nuovo album in cantiere e con l' "Out There Tour" , il 2013 non sembra segnare rallentamenti per Paul.
Ulteriori annunci e date verranno aggiunti nelle prossime settimane. Seguite www.paulmccartney.com per aggiornamenti e notizie ufficiali.
da giovedi’ 28 marzo dalle ore 12 in vendita sul www.TicketOne.it - da venerdi’ 29 marzo dalle ore 12 nei punti vendita autorizzati
Per i biglietti in acquisto online su Ticketone due novita’:
FanTicket: biglietti a colori con artwork del tour che richiamano i ticket cartacei di “Una volta” per avere un ricordo in piu’ della serata
stampa@casa: la possibilita’ di stampare i biglietti acquistati direttamente a casa in modo tale da non dover passare, il giorno del concerto a ritirare il biglietto presso le casse. …….tutte le info su www.ticketone.it
Infoline 0584.46477-Prevendite TicketOne -
CONSULTARE IL SITO ATTENZIONE DIFFIDARE DELLE PREVENDITE NON AUTORIZZATE
Tutto il materiale stampa e fotografico ad alta definizione, si può scaricare dal sito www.dalessandroegalli.com
Cliccare dalla pagina iniziale AREA STAMPA – login: news – Password: pressenter
PAUL McCARTNEY DATE
22 GIUGNO: VARSAVIA, POLONIA - NATIONAL STADIUM
25 GIUGNO: VERONA – ARENA
27 GIUGNO: VIENNA
Info e prenotazioni:
Beatlesiani d’Italia Associati
Tel. 030/30 30 92 - Fax.030/30 69 19
E-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
THE BEATLES’ DAY 2013
24th Edition
1963-2013 “PLEASE PLEASE ME”
50th Anniversary Celebration
DOMENICA 2 GIUGNO - dalle 10.30 alle 24.00
presso "LA NAVE DI HARLOCK" a BRESCIA
al Parco Ducos Due in località SAN POLO
Sono previste più di 50 bands e ospiti a sorpresa…
AAA: I gruppi interessati a partecipare sono pregati di comunicarcelo entro il 10 maggio per poter essere inseriti nel manifesto ufficiale!!!
IL BEATLES DAY 2013 si terrà A BRESCIA – dalle ore 10.30 alle 24.00 di DOMENICA 2 GIUGNO, e come in altre memorabili occasioni, ancora presso "LA NAVE DI HARLOCK" adiacente al Parco Ducos Due in località SAN POLO (Brescia) con il Patrocinio del Comune, e della Provincia di Brescia e della Circoscrizione Est.
Il BEATLES MUSEUM presso il Museo della Mille Miglia in Viale della Rimembranza 3 – S.Eufemia – Brescia – ospiterà una mostra di oggetti di collezionismo allestita per l’occasione.
E' doveroso ricordare il coinvolgimento delle Beatle-Band e degli Ospiti che vorranno venire a Brescia da tutta Italia per partecipare gratuitamente, oltre che alla celebrazione dei Fab Four e del loro famoso celebre singolo e album PLEASE PLEASE ME, anche per sostenere le cause umanitarie di alcune associazioni presenti: Alcuni di questi gruppi hanno partecipato al nostro progetto "A Day In the Life at Abbey Road" un disco tributo all'arte dei Beatles, per celebrare ora come allora il 48° anniversario dei loro concerti tenuti nel 1965 a Milano, Genova e Roma. Gli utili di questo disco sono sempre devoluti all'UNICEF.
Al Beatles Day 2013, potranno partecipare anche importanti personaggi coinvolti nella storia dei Beatles. All’evento sono invitati anche numerosi collezionisti di strumenti "vintage" (chitarre d'epoca, ecc.).
Saranno presentati i libri "beatlesiani" recenti e a quelli di prossima pubblicazione.
Il Beatles Day 2013, come è ormai tradizione della nostra Associazione il cui motto è: “Beatle People for People” servirà, oltre che per celebrare il quartetto di Liverpool, anche per promuovere, come da ormai consolidata tradizione del nostro sodalizio, gli scopi umanitari dell’UNICEF il Fondo dell’ONU per l’infanzia, di ESSERE BAMBINO l’Associazione che s’interessa dei piccoli sieropositivi, di ABE, ADMO e di altre associazioni.
IL GRANDE CONCERTO e Festival delle Beatle-bands – Premio Vi d’Oro Vigasio prevede la partecipazione di vari gruppi e ospiti a sorpresa che vi comunicheremo al più presto.
Nel corso del Beatles Day ci sarà un omaggio anche ai Rolling Stones e agli Shadows.
Saranno presentati anche molti libri "beatlesiani" di recente pubblicazione come: Una cantina piena di rumore - L'autobiografia di Brian Epstein tradotta dal nostro Rosario Bersanelli e pubblicato da Arcana.
Parleremo ancora del libro “Le Sessions di Paul McCartney” di Luca Perasi e presenteremo i nuovi libri beatlesiani: The Beatles in Italy di Arcana e The Beatles On The Road 1964/1966 di Harry Benson.
Altre Promozioni durante il B-Day:
EMI MUSIC ITALY – LIVERPOOL INTERNATIONAL BEATLE WEEK 2013
BEATLES DAYS 2013 a: BERGAMO (24 – 25 – 26 maggio) - BELLINZONA – MILANO il 24 giugno – GENOVA (28 - 29 - 30 Giugno al Porto Antico Piazza delle Feste) – ROMA - SALSO MEETS THE BEATLES dal 19 al 21 Luglio.
- Gli Strumenti Musicali e i vari services audio/luci saranno curati da: Alberto Venturini – Bottega della Musica – Magic Bus – Cavalli Musica Casale Bauer – Angelo Brodini (liutaio)
- THE BEATLES MUSEUM è aperto presso il Museo della Mille Miglia in Viale della Rimembranza 3 – S.Eufemia – Brescia – tel. 030 3365631
Presenteranno il Beatles Day 2013 su diversi palchi Emi Baronchelli con Franco Sandri e Furio Sollazzi.
Direzione artistica Rolando Giambelli. Ingresso Libero.
BEATLESIANI D’ITALIA ASSOCIATI INFO: B.D.I.A - www.thebeatles.it
PLEASE PLEASE ME
50 ANNI FA LA PRIMA VERA HIT DEI BEATLES!!!
I BEATLESIANI LA CELEBRERANNO IN TUTTA ITALIA PARTENDO DA BRESCIA
Dopo aver ricordato il 5 ottobre scorso l’uscita di “Love Me Do”, la prima canzone dei Beatles che ufficialmente segnò nel 1962, senza grande clamore, l’inizio della loro carriera artistica, i beatlesiani italiani intendono invece celebrare nell’imminente 2013, e proprio a Brescia, dove ha sede la loro “ormai ventenne” associazione, il 50° anniversario della registrazione di Please Please Me, il disco a 45 giri omonimo che avvenne l’11 gennaio 1963 a Londra nello Studio 2 di Abbey Road. Fu una vera “hit” questa, che procurò ai Beatles l’effettivo successo planetario!
La canzone era stata concepita da John Lennon, dapprima come un blues lento sullo stile di Roy Orbison, ma anche dal testo di una canzone di Bing Crosby che recitava "Please lend a little ear to my pleas" (con la parola "please" ripetuta due volte, anche se nel secondo caso è senza la 'e' finale e assume un altro significato). Dalla combinazione di Roy Orbison e Bing Crosby venne fuori Please Please Me. George Martin ascoltò la canzone per la prima volta nella seconda sessione di Love Me Do (quella dell'11 settembre 1962). La sua prima impressione fu che il brano avesse bisogno di essere "tirato un po' su" per cui chiese ai Beatles di modificarla, soprattutto aumentandone il ritmo. Con le modifiche apportate secondo le richieste di Martin, il produttore capì immediatamente che Please Please Me sarebbe stato un grande successo.
Alla conclusione della session di registrazione, infatti, George Martin che se ne stava nella sala di controllo in cima alla scala del mitico Studio Due urlò nell’interfono ai Beatles ancora con la cuffia indossata: “Ragazzi avete appena registrato il vostro primo Numero Uno!!!” e fu profetico….
E’ perciò previsto un appuntamento in musica i cui dettagli saranno resi noti quanto prima, per venerdì 11 gennaio dalle 17.30, presso il Beatles Museum tuttora ospitato presso il Museo della Mille Miglia dove saranno anche messe in mostra memorabilia beatlesiane: Dischi, libri e rare immagini che si riferiscono a quel magico periodo; sarà davvero un altro bel tributo festoso ai Fab Four!
Rolando Giambelli fondatore e presidente di Beatlesiani d’Italia Associati conobbe i Beatles e subito se ne innamorò ascoltando Please Please Me da un juke box in un bar di via Gramsci a Brescia, ma solo nel novembre del 1963, perché in Italia il disco fu pubblicato soltanto il 12 novembre (infatti da noi le cose di musica allora arrivavano sempre in ritardo…e le ultime novità discografiche si potevano sentire in tempo reale soltanto sintonizzandosi su stazioni radiofoniche estere come la BBC o sulle radio pirate che trasmettevano da navi ancorate fuori dalle acque territoriali, ecc. oggi, con Internet tutto è cambiato…), Giambelli asserisce che potremo rimetterci al passo fra qualche giorno ricordando la vera data dell’uscita del disco in Inghilterra e poi, magari come da tradizione beatlesiana, trovare il pretesto per ricordare nuovamente il prossimo novembre la pubblicazione in Italia di Please Please Me…
BDIA 28 Dicembre 2012
UN SUCCESSO IL 9° "CONCERT FOR GEORGE HARRISON 2013
Si è concluso a Brescia dopo la mezzanotte e con pieno successo al Teatro Sant’Afra il 9° Concerto per ricordare George Harrison che fece parte dei Beatles, in occasione di quello che sarebbe stato il suo 70° compleanno.
Fin dalle ore 18, nonostante la concomitante serie di grandi eventi musicali organizzati, in poco tempo nel centro città, per festeggiare l’inaugurazione della MetroBS, il pubblico di appassionati ha potuto applaudire i Mantua Acoustic Duo che hanno aperto la lunga kermesse presentata dall’infaticabile Emi Baronchelli coadiuvata da Rolando Giambelli appena giunto dalla Stazione Metro di Mompiano dove aveva aperto il concerto dei Beatlesiani per la MetroBS.
Si sono poi avvicendate sul palco molte band ed artisti che hanno suonato gratuitamente, anche per sostenere le cause umanitarie di UNICEF di ABE ed Essere Bambino.
Hanno così suonato: The Live at the BBC - The Sound Beat Air - The Fools On The Hill– Rope Skippers – Gabriele Dahò –Mattia Foina – Quantum - The Mooncats – Tony Guida – The Triflers - Tutti Frutti+1 – White Paper.
E’ stata molto interessante avvincente ed applaudita la presentazione in musica di “ROCKFILES – 500 Storie che hanno fatto la Storia” l’ultimo libro di Ezio Guaitamacchi: Giornalista, scrittore, musicista, autore e conduttore radiotelevisivo, autore del programma di RAIDUE Delitti Rock. Ezio è fondatore del mensile specializzato JAM, direttore del Master in Giornalismo e Critica Musicale presso il CPM di Milano e direttore artistico dei Festival internazionali “Just Like A Woman” e “Milano Guitar Festival”.ecc.
Ezio nel raccontare le “storie” più avvincenti del suo libro si è avvalso di splendide chitarre che lui sa suonare in modo egregio e della splendida voce della sua partner artistica Brunella Boschetti. Durante la narrazione musicale, la scena sarà completata dalla presenza sul palco del fantastico pittore Carlo Montana che in tempo reale dipingerà oltre a George Harrison a cui è dedicata la serata, anche i volti di alcuni personaggi citati nella Storia dei Rockfiles!
Nel foyer del Teatro Sant’Afra era allestita una singolare mostra fotografica su George Harrison dal titolo: Somewhere in England. Una tesi avvincente, alla scoperta del parco che ha ispirato George Harrison curata da Diana Tarlindano.
Il tutto accadeva mentre al Beatles Museum presso il Museo della Mille Miglia da ieri è allestita una mostra fotografica dedicata a George Harrison visibile fino a domenica 31 marzo.
Nel corso della giornata Harrisoniana, ma anche beatlesiana, sono stati presentati i libri: The Beatles in Italy (Arcana) – e con la partecipazione dell’autore Luca Perasi il volume “Paul McCartney: Recording Sessions (1969-2011).
Il prossimo appuntamento sarà a giugno con l’attesa 24a edizione del Beatles Day.
A TORINO 11 MAGGIO – CONCERTO /SFIDA BEATLES VS ROLLING STONES
PER GLI 80 ANNI DELLO STADIO OLIMPICO.
Tutte le bands sono invitate!!!
Per celebrare gli 80 anni dello Stadio Olimpico di Torino con una storica mostra fotografica
e con un concerto dedicato, per l’occasione, ai 50 anni dei Beatles e dei Rolling Stones da sempre in competizione fra loro…
Il Museo dello Sport di Torino & Beatlesiani d’Italia Associati. Presentano “BEATLES VS ROLLING STONES” !
Sarà un’epica sfida senza esclusione di colpi… di musica, con la partecipazione di numerose bands Beatlesiane & Rollingstoniane provenienti da tutta Italia per rendere omaggio ai Beatles e ai Rolling Stones, i due pilastri della musica Rock & Pop mondiale!
La grande kermesse musicale dal titolo: “C’era un Ragazzo che come me , amava i Beatles e i Rolling Stones” si terrà a partire dalle 14.30 non stop fino alle ore 20
presenta MARCO BERRY (Mediaset ex Le Iene)
Ingresso euro 3,00 - biglietto valido per uno sconto di euro 4,00 sul biglietto intero " museo e tour stadio " (validita' fino 31/o8/2013).
Da un’idea di Onorato Arisi & Rolando Giambelli
organizzatore generale: autentico sport srl
organizzazione musicale rolando giambelli "beatlesiani associati d'italia"
organizzazione logistica per la gestione e manutenzione dello stadio olimpico soc. semana srl
lstudio di fattibilita' e comunicazione: digipress soc. coop.
BEATLESFEST A BELLUNO
L’11 maggio prossimo a partire dalle ore 20,30 il Teatro Comunale di Belluno ospiterà la prima edizione bellunese del Beatlesfest , patrocinato dal Comune di Belluno e sostenuto da Beatlesiani d’Italia Associati. Un grande spettacolo di emozioni e musica verrà proposto da tre tra le più importanti tribute band italiane che si proporranno ognuna con il proprio stile e il proprio genere : LIVE AT BBC (da Milano) , THE WHITE PAPER (Brescia) e FOURBACK (Vicenza) . Raccontando e facendoci sognare con le canzoni che hanno fatto la storia della musica mondiale, lo spettacolo ci accompagnerà attraverso un percorso storico musicale del quartetto di Liverpool. Appuntamento, quindi, dalle ore 20,30 al Teatro Comunale di Belluno. Ingresso 10 euro mentre per i ragazzi sotto i 10 anni ingresso gratuito.
L’intero ricavato della manifestazione verrà devoluto in beneficenza.
Il Comitato per Camilla Onlus, nato nella primavera del 2012, ha lo scopo di sostenere le cure di Camilla, bambina gravemente affetta da Sensibilità Chimica Multipla. Camilla da dicembre 2011 si trova con la sua famiglia a Buffalo (Stati Uniti) ed il Comitato, attraverso alcune manifestazioni come questa, la sta sostenendo affinché lei possa curarsi in maniera efficace per così ritornare in Italia.
L’associazione dei Beatlesiani presieduta da Rolando Giambelli è particolarmente lieta di appoggiare l’iniziativa con finalità umanitaria secondo il proprio motto “Beatle People for People” (Beatlesiani per la Gente) fin dalla sua fondazione nel 1992.
La Beatlesfest sarà la manifestazione di punta di BELLUNO SUBMARINE, maratona di due interi giorni dedicati alla musica dei Beatles organizzata dal Comune di Belluno in collaborazione con il Comitato per Camilla Onlus.
A rendere l'atmosfera ancora più suggestiva la città vestirà i panni di una piccola Liverpool allestita a tema. Un London Bus originale sarà presente tra le vie del centro , nei vari angoli delle piazze si esibiranno band locali che per l' occasione interpretano pezzi dei Fab Fuor, le vetrine dei negozi saranno allestite a tema e sulle strisce pedonali nella centralissima Piazza dei Martiri verranno posizionate le sagome a grandezza naturale del quartetto.
Quindi l' occasione si rende imprendibile per tutti coloro che ricordano con nostalgia quei mitici anni ma soprattutto non potranno mancare le generazioni che non hanno avuto la fortuna di conoscerli ma che sono incuriositi da questo grande fenomeno che sono i Beatles. Belluno vi aspetta.
“LET IT BE” IL MUSICAL CON EMANUELE ANGELETTI ORA AL SAVOY THEATRE DI LONDRA FINO A QUEST’AUTUNNO.
Riprende invece a Londra, al Savoy Theatre di Londra, la seconda stagione del musical “Let It Be” sui Beatles. Grande successo l’anno scorso al teatro Prince Of Wales. In quasi due ore e mezza di spettacolo viene ripercorsa l’intera carriera dei Fab Four attraverso circa quaranta brani, cercando di ricreare l’ambientazione e lo spirito dell’epoca con costumi, colori, grafica e quant’altro. Ebbene, direte? Da noi, come in parecchie altre parti del mondo, siamo abituati ad avere le Tribute Band dei Beatles che fanno più o meno la stessa cosa. E’ vero. Però in questo caso meriterebbe attenzione non fosse altro perché il ruolo di Paul McCartney è sostenuto dal nostro Emanuele Angeletti, membro degli Apple Pies a mio parere una delle migliori, se non la migliore, Tribute Band al mondo. Un messaggio postato su Facebook da Emanuele diceva che, tra l’altro, aveva utilizzato il tempo delle vacanze per perfezionarsi, lui destro, nel suonare il basso come Sir Paul, vale a dire mancino. Bhè, direi che siamo a livelli di “Actor’s Studio”! Sono in scena fino al 5 ottobre.
EMANUELE ANGELETTI ALIAS PAUL MCCARTNEY NEL MUSICAL “LET IT BE” DI LONDRA. AD ASSISTERE AL CONCERTO IL MITICO CANTAUTORE ITALIANO EDOARDO BENNATO.
Lo storico cantautore italiano ha assistito in platea al musical “Let It Be”, evento che celebra i 50 anni dall'uscita del primo 45 giri targato Lennon/McCartney in scena fino al 19 gennaio 2013.
Si proprio lui, Edoardo Bennato, lo storico cantautore e uno dei più grandi rocker italiani ha assistito in platea al musical “Let It Be”, in scena al Prince of Wales Theatre di Londra fino al 19 gennaio 2013, dove il civitonico Emanuele Angeletti è uno dei grandi protagonisti interpretando l’ambitissimo ruolo di Sir Paul McCartney.
Emanuele Angeletti, insieme al resto del cast celebrano, attraverso il musical, il cinquantenario di uno di quegli eventi che ha fatto la storia della musica. “Love Me Do”, il primo singolo dei Beatles arrivò in classifica rivoluzionando per sempre il mondo del rock’n’roll. Lo spettacolo sta avendo un grande successo nel Regno Unito, patria dei Beatles, e molto soddisfatto è Emanuele Angeletti, sia per la riuscita dell’evento che per la presenza in platea del cantautore Edoardo Bennato.
“Bennato è stato fortissimo, è riuscito ad avere il mio numero di telefono e mi ha lasciato un messaggio in segreteria telefonica prima di venire allo spettacolo – ci dice Emanuele - mi son detto no è uno scherzo, poi ho riconosciuto la sua voce ed ho capito che era davvero lui. Per me è un onore aver avuto in platea un artista come lui, ha apprezzato molto il musical… non l’avrei mai detto di averlo qui con noi”.
Oltre ad Edoardo Bennato il musical è stato apprezzato da altri big del panorama musicale come Chris Martin dei Coldplay e Brian Wilson con Al Jardine dei mitici Beach Boys. Il musical, in scena fino al 19 gennaio 2013, regala le storiche e indimenticabili canzoni della band più amata di tutti i tempi, facendo rivivere sul palco pezzi immortali come “Yesterdey” e “Come Together” reinterpretate da un cast di giovani talenti.
Monica Arigoni
“RINGO: PEACE & LOVE”; IN MOSTRA DAL 12 GIUGNO LA VITA E LA CARRIERA DEL BATTERISTA DEI BEATLES AL GRAMMY MUSEUM A LOS ANGELES
Un’autentica ‘full immersion’ nella vita e nella carriera di Ringo Starr, leggendario batterista dei Beatles, in una mostra esclusiva che avrà inizio il 12 giugno 2013 al Grammy Museum di Los Angeles e che affronterà poi un tour mondiale sino al 2014. Oggetti, foto rare e inedite, documenti, lettere, filmati privati arricchiscono l’esposizione, caratterizzata dalla presenza di oggetti di grande valore documentaristico:
- la batteria utilizzata da Ringo Starr allo Shea Stadium nel 1965
- la batteria adottata per l’apparizione del Beatles all’Ed Sullivan Show
- la divisa di “Sgt. Pepper’s” indossata da Ringo sulla copertina dell’album del 1967
- la giacca/impermeabile rossa indossata da Ringo nel gennaio 1969 in occasione del concerto dei Beatles sul tetto della Apple
La mostra “Ringo: Peace & Love” esplora ogni aspetto della vita del musicista, dai primi anni a Liverpool sino alle prime esperienze musicali con i Raving Texans, con Rory Storm and The Hurricanes, con i ‘favolosi’ Beatles e con le differenti edizioni della All Starr Band, formazione che lo vede impegnato in tour dalla fine degli anni Ottanta.
“NAPOLIVERPOOL” NUOVO CD DEL COMPOSITORE PIERO GALLO
“Questo è il lavoro discografico più impegnativo da me realizzato fino ad ora. Confrontarsi con l’arte dei Beatles significa soprattutto correre dei rischi. ‘NapoLiverpool’ è nato per caso ed è figlio della mia passione per i Fab Four. Pian piano, eseguendo loro brani immortali come “And I Love Her”, “Hey Jude” e provandoli a rileggere alla mia maniera, ho riscontrato una tradizione armonica molto vicina alla mia che veniva esaltata in maniera naturale dal mio strumento, la ‘mandolina’. Il tutto è stato fatto con grande umiltà. Spero possa piacere e soprattutto emozionare così come ha emozionato me.
Piero Gallo
RIFLESSIONI SU NAPOLIVERPOOL
Di cover, riletture e riproposizioni delle canzoni dei Beatles è pieno il mondo: talvolta si tratta di produzioni serie, solide, credibili e rispettose, mentre in altri casi ci si trova di fronte a lavori frettolosi, ‘claudicanti’, ai limiti del parodistico o addirittura grotteschi. L’arte dei “Fab Four” viene riletta da anni in ogni angolo e ad ogni latitudine del pianeta, da Cuba alla Turchia, dalle Montagne Rocciose alla Grande Muraglia e attraverso i canoni di generi musicali molto differenti tra loro: dalla musica cameristica al dub, passando per il jazz e la world music.
Apprezziamo da tempo Piero Gallo e ancora una volta ci ha stupito per questa sua nuova e coraggiosa impresa discografica, capace di rendere credibile, originale (e provvisto di tutte le più nobili caratteristiche artistiche e culturali) un progetto che mescola l’arte di John, Paul, George e Ringocon i colori “caldi” del Mediterraneo. Le 10 canzoni dell’album (9 dei Beatles e un suo inedito, intitolato “Crireme”) risultano morbide, sensuali e personali, grazie al sapiente utilizzo di uno strumento unico, realizzato per Gallo dai liutai Amato e denominato mandolina, in grado di cesellare, nota per nota, l’intera scultura sonora del disco.
I brani dei “Fab Four” contribuiscono a impaginare la poetica del musicista partenopeo, abile nel raccogliere, sintetizzare e rileggere canzoni immortali che qui indossano nuovi abiti, fatti di scale arabe, psichedelia tutta mediterranea e melodia napoletana.
Carmine Aymone e Michelangelo Iossa
[giornalisti, ideatori, organizzatori e direttori culturali della mostra ROCK!]
CARTOOMICS 2013 – UN GRANDE SUCCESSO ANCHE CON BEATLES & ROLLING STONES!!!
Cartoomics, lo storico salone milanese organizzato da Italia Crea e dedicato ai fantastici mondi del Fumetto, dei Cartoons, dei Cosplay, della Fantascienza, del Fantasy e del Collezionismo, chiude l’edizione del ventennale del 2013 con un successo senza precedenti, che testimonia quanto la kermesse milanese diretta da Filippo Mazzarella sia in crescita: lo scorso weekend, infatti, sono stati circa 50.000 (per l’esattezza 49.800) i visitatori che hanno affollato gli spazi di Fiera Milano a Rho, con un incremento del 18% sul 2012 e di oltre il 50% rispetto ai 33 mila visitatori dell’edizione 201
I BEATLESIANI TRIONFANO ALLA FIERA DI MILANO - CARTOOMICS 2013
di Silvia Chialli
Grande successo per i Beatlesiani alla Fiera di Milano, in occasione di Cartoomics 2013, il salone del fumetto, cartoons, fantasy e collezionismo. Anche Cartoomics ha reso omaggio ai 50 anni di Beatles e alla storica band rivale dei Rolling Stones, che proprio nel 1963 completarono la loro formazione con il batterista Charlie Watts. Evento nell’evento, “The Satisfaction of Yesterday”, una rassegna di musica, mostre e memorabilia che ha reso omaggio ai Fab Four e alla band di Mick Jagger. Le Tribute Band protagoniste della manifestazione sono state The Beatops/Triflers e Donkeys Forever, che con momenti ricchi di puro divertimento, in cui non sono mancati simpatici sketch Stoniani “contro” Beatlesiani, hanno fatto cantare e ballare il numeroso pubblico presente secondo un bel copione a lungo collaudato, ideato e proposto dai Beatlesiani d’Italia Associati. Molto apprezzate anche le Mostre allestite nello Stand. L’area dedicata ai Rolling Stones comprendeva gli strumenti delle due band, in collaborazione con Nicola Bignami e Gianfermo Cadei, www.rollingcasterguitar.com e poster fotografici di Massimo Sala. L’area dedicata ai Beatles, invece è stata allestita da Rolando Giambelli con litografie originali di John Lennon dal Beatles Museum www.thebeatles.it fumetti dedicati ai Beatles realizzati da Silver (Lupo Alberto) e dall’argentino Ruben Sosa, illustrazioni di Andrea Rauch. A completare l’omaggio ai Fab Four, la Collettiva d’arte nazionale organizzata dalla Compagnia Artisti di Sansepolcro “All You Need is Paint”, sotto la direzione artistica di Silvia Chialli e Michele Foni. Anche in questa importante occasione, la Mostra, che raggiunge così la sua 7° tappa in Italia, ha conquistato nuovi stimatori nonché nuove iscrizioni da parte di artisti e creativi che intendono così partecipare all’ormai ben noto progetto artistico "Beatlesiano" nato in Toscana.
SALSO MEETS THE BEATLES Festival 2013
Festival della cultura beatlesiana
www.meetthebeatlesfestival.it
Si svolgerà da Venerdì 19 e Domenica 21 luglio a Salsomaggiore Terme la 4a edizione del Salso Meets the Beatles Festival.
Salso meets the Beatles Festival è il Festival in Italia dedicato alla musica e alla cultura beatlesiana.
Salsomaggiore, capitale italiana del Liberty, si trasforma per un intero weekend in una piccola Liverpool per celebrare uno dei gruppi musicali che più ha influenzato e cambiato lo scenario culturale contemporaneo: i Beatles.
Salso meets The Beatles celebra la musica, l'arte e la cultura beatlesiana con concerti, seminari, mostre, aperitivi a tema e tanti eventi collaterali. Un evento pensato come un incontro tra i fans e gli appassionati del celebre quartetto e lo straordinario mondo della cultura beatlesiana.
La ricorrenza celebrata quest’anno sarà quella dei cinquant’anni dalla pubblicazione del loro primo album “PLEASE PLEASE ME”, disco che per il periodo, stiamo parlando del 1963, rivoluzionò il concetto stesso di album; infatti per la prima volta il disco non era solamente un’operazione commerciale fine a promuovere il brano di successo, ma venne concepito come opera artistica, contenente materiale di produzione del gruppo (nel caso Lennon e Mc Cartney), con l’aggiunta di alcune ottime cover.
Un’edizione del Salso meets the Beatles Festival che anche quest’anno avrà un interessante e ricco programma:
Una bellissima mostra fotografica, di memorabilia, dischi, abiti e strumenti musicali vintage dei Beatles;
Seminari con i più importanti relatori ed esperti Beatles in campo nazionale ed internazionale: quali ad esempio Rolando Giambelli – Presidente dei Beatlesiani d’Italia Associati;
I concerti delle migliori Tribute Band italiane : BEATBOX, THE SHOUT, TUTTIFRUTTI + 1;
Il contest musicale nazionale aperto a gruppi ed artisti provenienti da tutta Italia, che si sfideranno a colpi di brani del repertorio Beatles;
Location uniche dove ascoltare i concerti delle Band (es. la magnifica Piazza Berzieri, e Parco Corazza);
La presenza per l’intero week end di un vero LONDON BUS, con all’interno il Bar con le speciali birre inglesi;
Un FISH & CHIPS PARTY in stile “british”;
La presenza di bancarelle uniche nelle quali perdersi alla ricerca di Libri, dischi, CD, DVD, cimeli, strumenti musicali, ed oggettistica Beatles;
“ATTRAVERSA ANCHE TU ABBEY ROAD” … ovvero la possibilità di farsi immortalare sulle strisce pedonali più famose al mondo, e di condividere la tua foto in tempo reale su facebook;
Nei bar di Salsomaggiore si potrà degustare l’Aperitivo beatlesiano;
… e tante altre novità, che rendono il Salso Meets the Beatles Festival un appuntamento irrinunciabile per i numerosissimi fans ed appassionati dei Beatles.
Evento ideato e realizzato da
MUS.AR.TE. - Associazione musicale culturale di Salsomaggiore Terme
Direzione artistica Festival: Guido Barbieri
con la collaborazione dei Beatlesiani d’Italia Associati
http://www.musartesalso.it
http://www.meetthebeatlesfestival.it
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1964 UK - CILLA BLACK CANTA "IT'S FOR YOU"- SUL PALCOSCENICO ANCHE PAUL McCARTNEY E JOHN LENNON
https://m.youtube.com/#/watch?v=zqwUz4RQETg&desktop_uri=%2Fwatch%3Fv%3DzqwUz4RQE
1965 ITALIA - MINA CANTA "IT'S FOR YOU" - "SO CHE MI VUOI"- SUL PALCOSCENICO DI RAI UNO
https://m.youtube.com/#/watch?v=Sek_QJCNRWY&desktop_uri=%2Fwatch%3Fv%3DSek_QJCNRWY
1965 ITALIA - MINA CANTA "IF I FELL" DEI BEATLES - SUL PALCOSCENICO DI RAI UNO
https://m.youtube.com/watch?feature=fvwrel&v=Wq4g2tGb5EY
1965 ITALIA - MINA CANTA "IL MEDLEY" DEI BEATLES - SUL PALCOSCENICO DI RAI UNO
"DEDICA DI MINA A R.G. SULLA BUSTA DI MINA CANTA I BEATLES
N.B. PER LA BUSTA DEL SUO ALBUM "MINA CANTA I BEATLES" MINA SI E' ISPIRATA CON NOSTRO GRANDE PIACERE A QUELLA DI "REVOLVER" DEI BEATLES CREATA DAL GRANDE KLAUS VOORMANN
IL 25 MARZO E’ IL COMPLEANNO DI MINA!
I BEATLESIANI LA RICORDANO CON AFFETTO ANCHE PER LA SUA PASSIONE PER LA MUSICA DEI BEATLES CHE MINA HA SAPUTO INTERPRETARE IN MODO FANTASTICO!
Oggi 25 marzo.... Buon compleanno Mina!
Con affetto e ammirazione Rolando Giambelli & Beatlesiani d'Italia Associati.
Infatti, a me (RG) che sono suo fan da sempre, come lo sono anche dei Beatles, di Jimi Hendrix e di Beethoven, e…, piace considerare Mina, proprio come i Fab Four & Friends, la cantante e i musicisti più bravi ed insuperabili che l'Italia e il mondo abbiano mai avuto! Per questo ed altri motivi l’Assemblea di Beatlesiani d’Italia Associati ha fatto pervenire a Mina la Tessera Onoraria ed un messaggio augurale del sodalizio che ha sede nella città dove la cantante ha vissuto per alcuni anni con il marito, il cardiochirurgo Dottor Eugenio Quaini.
Per ringraziare Mina per tutto ciò che di bello ed emozionante canta per noi da tempo immemorabile ed anche per averci ricordato con una sua dedica a me personalmente e alla nostra associazione, la sua grande ammirazione, da sempre, per i Beatles e per la loro musica cha lei sa interpretare sapientemente in modo sublime, ho pensato di proporre una rivisitazione dei Beatles cantati da Mina fin dal 1965.
Anche se non era esattamente un brano dei Beatles, It's For You fu composto infatti da Paul McCartney con John Lennon per Cilla Black che lo registro' nel 1964 e lo propose in Tv addirittura con John e Paul seduti sul palcoscenico! Mina ascolto' la canzone e la reinterpretò magistralmente in Italia nel 1965 su Rai Uno. Resta memorabile la visione e l'ascolto, sempre a Studio Uno, su Rai Uno anche il medley beatlesiano con le canzoni:
She Loves You, And I Love Her, A Hard Day’s Night, If I FeelI, I Should Have Known Better, che Mina con voce fantastica e ottima pronuncia, cantò in quello stesso anno e in piena "Beatlemania"!
C'e anche un'altra bellissima interpretazione di Mina, poco nota al grande pubblico, è If I fell dei Beatles del 1964 interpretata a Studio Uno.
Dovremo aspettare fino all'ottobre 1976 per sentir cantare ancora da Mina “cose di Beatles”, ma ne varrà la pena! Infatti Plurale di Mina, uscito in quell'anno, fu un album di grande prestigio e suggestività... L’album conterra' due incredibili interpretazioni di My Love di Paul McCartney e Michelle dei Beatles. La voce di Mina venne sovra incisa piu volte ed in toni diversi! Fu un lavoro pazzesco in sala di registrazione, ma che valse al disco la vincita del XV premio della critica discografica italiana 1977.
I Due brani di questo album, My Love e Michelle, verranno poi inseriti nel 1993 nel celeberrimo e bellissimo album Mina Canta i Beatles.
Pubblicato "a sorpresa" nel giugno 1993 (il doppio album annuale veniva solitamente pubblicato durante l'autunno), Mina Canta i Beatles è «un disco modernissmo, fatto di musica, intelligenza e tecnologia» in cui la cantante si confronta con un pezzo di storia della musica contemporanea, il Quartetto di Liverpool!
Il disco propone undici brani, di cui solo i primi sei vengono incisi nel 1993, mentre gli altri sono ripescaggi di precedenti incursioni di Mina nel songbook beatlesiano. «Nessuna o quasi delle canzoni rispecchia fedelmente la stesura originale (ma per me non fa nulla!), proponendo le seguenti Tracce:
Something (inedito) - 3:48 - (George Harrison)
Let It Be (inedito) - 4:06 - (John Lennon-Paul McCartney)
The Fool on the Hill (inedito) - 4:00 - (John Lennon-Paul McCartney)
When I'm Sixty-Four (inedito) - 2:48 - (John Lennon-Paul McCartney)
The Long and Winding Road (inedito) - 3:54 - (John Lennon-Paul McCartney)
Yesterday (inedito) - 2:49 - (John Lennon-Paul McCartney)
Michelle - 5:36 - (John Lennon-Paul McCartney) - Tratta da Plurale (1976).
Hey Jude - 6:17 - (John Lennon-Paul McCartney) - Tratta da Catene (1984).
She's Leaving Home - 5:33 - (John Lennon-Paul McCartney) - Tratta da Kirie (1980).
My Love - 4:17 - (Paul McCartney) - Tratta da Plurale (1976).
Oh, Darling - 3:32 - (John Lennon-Paul McCartney) - Tratta da Uiallalla (1989).
In attesa, quindi, che Mina renda ancora presto, oltre a tutto quello che già sperimenta e produce senza tregua nel suo studio di registrazione, un nuovo omaggio della sua voce e del suo grande talento all’arte e alla musica dei Beatles, le auguriamo di cuore e con affetto incrollabile, lunga vita e… Buon lavoro!
Rolando Giambelli – B.D.I.A. Brescia, 25 marzo 2013
ABBIAMO VISITATO L’AMBURGO DEI BEATLES CON TONY SHERIDAN NEL 2004… CI RITORNEREMO PRESTO PER RICORDARLO CON AFFETTO!
Siamo andati ad Amburgo ad intervistare Tony Sheridan il cantante chitarrista rocker inglese di Norfolk che nel 1960, poco prima dei Beatles, si recò nella grande città tedesca a cercare fama e successo.
A quell’epoca, infatti, Tony era già considerato una star di buon livello, anche dai primi Beatles, quelli con Pete best e Start Sutcliffe per intenderci. Ringo arriverà molto dopo…nel 1962 dopo la gavetta di Amburgo. E’ stato entusiasmante rivedere Tony Sheridan, soprattutto perché lo scorso giugno è stato ospite applauditissimo del Beatles Day di Brescia. Inaspettatamente e con grande cordialità Tony ha accettato di prortarci a visitare i luoghi che hanno visto effettivamente i Beatles muovere i primi passi nel quartiere di St Pauli: il più sconvolgente e depravato a luci rosse, dove musica, sesso e alcool ed anche violenza si mescolano in una miscela esplosiva. Tony Sheridan indica l’Indra, il primo locale sulla Grosse Freiheit, la strada della massima libertà in tutti i sensi, dove i Beatles non ebbero molto successo, anzi furono svenduti dal manager Allan Williams e umiliati a restare senza soldi e costretti a dormire ammucchiati in locali senza finestre dal proprietario del locale Bruno Koshmider che dopo averli spremuti in estenuanti concerti di dieci ore al giorno li denunciò per un presunto sgarbo alla Polizia che li arrestò espellendoli dalla Germania, anche perché non avevano alcun permesso di lavoro e Gorge Harrison era ancora minorenne. Appena George compì 18 anni, racconta Tony, i Beatles tornarono ad Amburgo per suonare al Kaiserkeller e poi al Top Ten, il mitico Club sulla Reperbahn, la strada che divide in due la Città Vecchia sulle rive del fiume Elba. Tony ricorda che appena giunto ad Amburgo, anche lui suonò al Kaiserkeller e ci mostra la scala fatiscente che porta all’interrato dove alloggiò per molti mesi.
Quasi nulla è cambiato, solo i nomi di alcuni locali. Dello Star Club, per esempio che diventò il Salambò che s’incendiò e crollò negli anni ’80 è rimasta una stele che ricorda il passaggio dei Beatles che vi tennero gli ultimi concerti nella primavera del ’62, quando ormai stavano imboccando la strada del successo. Tony indica con orgoglio anche il suo nome inciso sul marmo. Infine, dopo una breve sosta al Gretel und Alfons un bel bar dove tutti i musicisti si incontravano a fine concerti e dove c’è ancora la tenda, i quadri e l’arredamento dell’epoca ed un album di autografi da brivido: da John Lennon a Jimi Hendrix.
Tony Sheridan ci porta poi al Top Ten e ci mostra le finestre della soffitta dove alloggiava con John, Paul, Gorge, Pete e Stu. Fu proprio lì che nacque l’amicizia con i Beatles e la collaborazione da parte loro per registrare per la casa discografica Polydor i dischi di Tony Sheridan prodotti dal maestro e direttore d’orchestra Bert Kaempfert: canzoni come My Bonnie che ha venduto 7 milioni di dischi e poi YaYa, Ain’t She Sweet e tante altre. Dopo aver raccontato altri incredibili aneddoti che serviranno anche per una trasmissione TV, Tony prima di congedarsi dopo una sosta in un pub irlandese, ed una visita al D.O.M. il gigantesco Luna Park di Amburgo, ci ha portato dal barbiere che fece il taglio di capelli “alla Beatles” su indicazione della fotografa Astrid Kirchherr della quale ben ricordiamo le immagini dei Beatles esposte a cura della nostra associazione a Brescia, a Bellinzona e a Modena alcuni anni fa, anch’essa conosciuta al Top Ten quando per caso vi entrò con Klaus Voormann. Anche Klaus diverrà grande amico dei Beatles suonerà il basso con John Lennon nella Plastic Ono Band e realizzerà, come grafico, la busta di Revolver e recentemente quelle della Beatles Anthology). Per quanto riguarda, invece, un’altra famosa copertina, quella cioè dell’album “Rock ‘n’ Roll” di John Lennon, Tony ci ha mostrato la porta di uno stabile situato all’interno dello Jagerpassage al numero 12 Wohlwillstrasse, una parallela della vicina Grosse Freiheit, dove il fotografo tedesco Jürgen Vollmer, scelse di scattare la foto più importante della sua vita al “rocker” John Lennon con giacca di pelle nera, fermo su un piede e appoggiato allo stipite in mattoni di quella porta!
Poi Tony ci ha fatto vedere la stazione di polizia che si affaccia sulla Reperbahn con l’insegna POLIZEI più grande che ci sia in Germania per l’alto tasso di criminalità che c’è in zona e ci ha mostrato le finestre con le sbarre della cella dove con i suoi amici Beatles fu imprigionato per aver mandato alcuni poliziotti…a quel paese!
A proposito, senza saperlo avevamo prenotato dall’Italia l’Hotel Pacific dove Tony visse per un anno intero ed anche i Beatles (dopo aver fatto finalmente un po’ di quattrini) ed altri importanti musicisti vi presero alloggio.
Rolando Giambelli
Al Funerale di Tony…
Tony Sheridan era considerato un pioniere dei Beatles. Lunedi 11 marzo, ad Amburgo centinaia di persone hanno partecipato ad un servizio funebre svoltosi nella chiesa di San Michele la più grande della bella città tedesca, per un commosso addio al musicista e pioniere del Beat/Rock di Amburgo.
C’era la famiglia Sheridan con la prima moglie, la figlia Wendy Clare ed il fratello con molti amici e musicisti a prendere congedo e a dare l’ultimo saluto a Tony Sheridan il “rocker” nato a Norwich in Inghilterra. La scelta di celebrare il funerale ad Amburgo è stato un vero e proprio omaggio alla sua città adottiva. Tony, vi era morto a metà febbraio per la complicazione di una malattia cardiaca, all'età di 72 anni e la cerimonia è stata celebrata dal pastore protestante Alexander Röder. La bara era colorata come la vita del musicista. Accanto ad essa c’era la sua chitarra. "La musica gli si era impressa dentro fin dalla culla", ha detto Roeder, in inglese e tedesco. "E ora Tony la insegnerà forse gli angeli, con il battito del suo cuore trasformato in battute musicali." Roeder si riferiva anche al soprannome di "The Teacher” il Maestro" che Paul McCartney e i Beatles, all’epoca suoi fans, gli avevano dato.
Sheridan è stato un pioniere della musica inglese ad Amburgo prima dei Beatles!... Per poi suonare e registare con loro! Altri musicisti come Angus Young, che avrebbe in seguito suonato con gli AC / DC, fu ispirato da Sheridan. Tony è stato fedele alla sua fama quasi totalmente sulla scena “Beat” di Amburgo. Anche l'ex cantante Frank Sonagli Dostal che ha collaborato con lui ha fatto un discorso molto commovente.
Fra le oltre 300 persone convenute a St. Michaleis c’era anche Horst Fasher il fondatore del mitico "Star Club " dove anche i Beatles e lui suonarono...
Di fronte all’altare sulla bara del celebre musicista e cantante, dipinta a colori vivaci, i suoi figli hanno scritto "Ti vogliamo bene papà." Accanto c’era la sua chitarra e una bella foto giovanile di Tony.
Sua figlia Wendy ha cantato due canzoni: "Autumn Leaves" e "Nature Boy" che hanno commosso tutta l’assemblea.
Michel Pastor Alexander Röder ha ricordato nel suo discorso anche a l'infanzia di Sheridan e la liberazione dalle convenzioni sociali. Il suo amico e musicista Frank Dostal ha aggiunto nel suo discorso: "Siamo tutti tristi, ma siamo contenti che che tu sia capitato nella nostra vita di Amburgo.". Ha poi continuato: "Per me sei è stato il mago… Non eri un maestro di scuola, sei stato una vulcanica fonte di ispirazione e hai dato una carica speciale a tutti noi! Per Amburgo sei stato un vero generatore di energia...."
Sheridan è stato uno dei primi musicisti inglesi che sono apparsi sulla Reeperbahn la celebre strada a “luci rosse” del quartiere amburghese di San Pauli. Nel 1961 incontrò i Beatles, allora sconosciuti, in uno studio di Amburgo. La band accompagnò Tony in diversi singoli sotto il nome di The Brothers Beat. Il più grande successo di Tony Sheridan & The Brothers (The Beatles), nel 1961 è stato "My Bonnie". Grazie a quel disco i Beatles furono scoperti da Brian Epstein. Il resto è storia…
L’ultima esibizione di Tony Sheridan ad Amburgo fu nel mese di aprile 2012 in occasione del 50° Compleanno del leggendario "Star-Club". Ha vissuto l'ultima con la moglie Anna in Seestermühe a Pinneberg.
L’ultimo concerto di Tony Sheridan si è svolto in Italia a Brescia il 1° Dicembre 2012 in occasione del 23° John Lennon Day organizzato da Beatlesiani d’Italia Associati, dove suonò con lui anche Rolando Giambelli con suo figlio Alessandro e Mauro Volonterio. Rolando Giambelli presente al funerale si è intrattenuto con la famiglia e con la figlia Wendy Clare che aveva accompagnato suo padre a Brescia, purtroppo per l’ultima volta.
Articolo pubblicato su Hamburger Abendblatt il 2013/11/03
GRANDE SUCCESSO PER LA CELEBRAZIONE DEI BEATLES E DEI ROLLING STONES AL TEATRO G. VERDI DI FIORENZUOLA D’ARDA (PC)
Nel delizioso teatro Giuseppe Verdi Fiorenzuola d’Arda, gremito di pubblico entusiasta, si è tenuto con grande successo l’atteso concerto per la Stagione Teatrale 2012/2013 “C’ERA UN RAGAZZO CHE COME ME AMAVA I BEATLES E I ROLLING STONES” , ideato e proposto da Beatlesiani d’Italia Associati per celebrare i primi 50 anni della musica dei Beatles e dei Rolling Stones, gli storici pilastri del rock, da sempre in competizione tra loro, seguendo un copione ben collaudato ed apprezzato dagli estimatori di entrambe le band.
Ad aprire lo spettacolo, ma anche per dare una valenza culturale e storica a ciò che di lì a poco si sarebbe visto ed ascoltato, una band formata da Francesco " Francy " Faglia: Chitarra e Voce solista. Alberto " Alby the Kid " Faglia: Chitarra e Voce solista/Cori. Mattia " Blallo " Grazioli: Basso e Cori. Nicolò " Picchio " Picchioni: Batteria; quattro giovanissimi e talentuosi musicisti che si sono dati il nome molto significativo di “Tutti Frutti+1” , hanno eseguito in poco più di mezz’ora una serie di rock and roll scatenati tratti dal repertorio di musicisti del calibro di Chuck Berry, Little Richard, Carl Perkins, Elvis Presley, ecc. E’ infatti storicamente provato che la loro musica influenzò moltissimo anche quella dei primi Beatles e Rolling Stones.
L’esibizione “fuori programma”, ma travolgente dei Tutti Frutti+1 ha fatto applaudire e saltare letteralmente la gente sulle rosse poltroncine del Verdi!
Con l’entusiasmo, quindi, già alle stelle, dopo una breve presentazione della serata a cura di Emi Baronchelli in miniabito sexy, molto anni ’60, raffigurante la “Union Jack” inglese, che ha poi chiamato sul palco l’organizzatore Rolando Giambelli, che ha conferito la tessera “oro” onoraria all’amico Rosario Bersanelli il promoter beatlesiano di Fiorenzuola, il quale ha poi chiamato sul palco anche l’assessore alla Cultura Augusto Bottoni per ringraziarlo per il sostegno del Comune di Fiorenzuola, ma anche per premiare Luca un giovane appassionato che sa tutto sui Beatles e… sorpresa si sono accese tutte le luci sul palco…:
Ed eccoli finalmente!!! I BeaTops e gli “OnlyStones” due band presentate insieme sullo stesso palcoscenico, ma totalmente diverse! Ciascuna con i propri strumenti musicali: due batterie, amplificatori e chitarre; il tutto con i suoni e le timbriche inconfondibili dei loro preferiti, per proporre i migliori brani dei Beatles e dei Rolling Stones, le due formidabili band, da sempre volute contrapposte dalla fantasia popolare e dai media.
The Beatops & Onlystones sono i più quotati in Italia nell’eseguire insieme i mitici repertori e si sono confrontati sullo stesso palco, in tempo reale, senza pause, alternando i brani dei Beatles con quelli degli Stones. E' stata una vera e propria fusione musicale di due diversi sound e look originali che, in un crescendo irresistibile, ha fatto letteralmente impazzire il pubblico: alternando Help! o She Loves You dei Beatles a canzoni come Let’s Spend the Night Together o Simpathy for the Devil dei Rolling Stones!
Il gran finale, preceduto da un omaggio degli OnlyStones a Bob Dylan che hanno interpretato un’impeccabile “Like a Rolling Stone” e da Rolando Giambelli & The BeaTops che hanno invitato tutti a cantare la celebre canzone “C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones” che ha dato il titolo alla serata.
Poi, come da collaudata e molto gradita tradizione, tutto il pubblico presente è stato invitato a cantare in coro “Hey Jude” la bellissima canzone dei Beatles scritta da Paul McCartney e con la quale anche il grande ex bassista dei Fab Four conclude tutti i suoi concerti.
THE BEATOPS sono: Giancarlo Pedrazzi: chitarra voce; Alessandro Giambelli: Batteria; Mimmo Saponaro: basso; Rolando Giambelli: chitarra voce armonica.
THE ONLY STONES sono: Renzo Nardin: voce; Guido Minelli (la Mela) : tastiere e voce; Giorgio Moser: basso; Giampiero Bolpagni: batteria; Gigi Berghem: chitarra voce
Un po’ di storia: Lo spettacolo, nato a Brescia quasi vent’anni fa, dal titolo suggestivo: C’ERA UN RAGAZZO CHE COME ME AMAVA I BEATLES E I ROLLING STONES, fu poi presentato, nel 1996, negli studi di una radio nazionale con Gianni Morandi che elogiò l’iniziativa ed apprezzò l’idea di Rolando Giambelli, per aver dato al concerto il nome della celebre canzone da lui portata al successo. Mauro Lusini autore del brano, in occasione della presentazione dello spettacolo a "Quelli che...il Calcio" con Fabio Fazio, diede con piacere il suo assenso all'evento.
Ha presentato Emi Baronchelli.
Coordinamento artistico: Rolando & Alice Giambelli
Organizzazione Teatro Donatella Bracchi – Rosario Bersanelli
REPORTAGE DI UNA BELLA SERATA MACCARTNEIANA IN LIBRERIA… A LONDRA
Quando, circa un anno fa, Piero Tarantola mi invitò a presentare il mio libro PAUL McCARTNEY: RECORDING SESSIONS (1969-2011) presso la nota libreria italianaTHE ITALIAN BOOKSHOP, quasi non ci potevo credere.
Lo scorso 7 marzo, quella proposta si è concretizzata. Vi racconto come! La stupenda libreria su due piani si trova in Warwick Street, a pochi passi da Piccadilly, da Savile Row e Soho Square.
Dopo l'allestimento della sala, la serata ha avuto inizio verso le 19.10. Posti a sedere (circa 40) esauriti: tra il pubblico anche Marco Pastonesi, giornalista che tutti i beatlesiani ricorderanno autore di un volume sul gruppo negli anni Ottanta. Ornella Tarantola, la padrona di casa, ha fatto gli onori e lanciato la serata. Piero Tarantola ha condotto l'intervista con domande che mi hanno permesso di illustrare come e quando nasce questo libro e le sue caratteristiche. Abbiamo affrontato alcune parti della carriera di Paul (RAM, KISSES ON THE BOTTOM, MEMORY ALMOST FULL, i progetti sperimentali-FIREMAN e dintorni), parlato di McCartney polistrumentista e del suo metodo di lavoro in sala d'incisione. Durante la serata Piero ci ha allietato, con aneddoti divertentisimi della sua giovinezza di appassionato di musica, quando a Brescia per mesi è stato disponibilie solo il volume 1 del WHITE ALBUM in cassetta: il volume 2 apparve molto dopo...
Siam partiti subito con la musica: Alessandro Gariazzo (TREVES BLUES BAND) ha eseguito all'ukulele RAM ON e DANCE TONIGHT in medley.
Poi ho chiamato a turno i miei ospiti: per primo Tony Clark, che ha curato la prefazione di questa seconda edizione del libro.
Ancora musica: Gariazzo in una straordinaria versione di TOMORROW alla chitarra acustica. Poi ho chiesto a Tony di raccontarci un po' la tre giorni di THRILLINGTON. Aneddoti spassosi. Poi ho chiamato Alan O'Duffy: oltre ad essere un fonico, è un grande cantante-come lui mi ha rivelato e come ho riportato nel libro-e si è esibito durante la presentazione cantando perfette armonie vocali di tutti i pezzi!! Dopo i suoi aneddoti da VENUS AND MARS, Gariazzo con LISTEN TO WHAT THE MAN SAID in acustico.
Poi Mauro Cassani ha cantato BLACKBIRD rivisitata con acustica ed armonica. Poi è stato il turno del percussionista Maurizio Ravalico. Ha raccontato l'incontro con Paul nel 1992, quando lui era appena arrivato a Londra e suonò su HOPE OF DELIVERANCE. Boato di risate. Ale Gariazzo alla chitarra ha eseguito allora proprio quel pezzo e Maurizio ha utilizzato la cassa dell'ukulele per l'accompagnamento di percussioni.
Gran finale corale con Rolando Giambelli all'armonica e all'ukulele, in due versioni di PLEASE, PLEASE ME e LOVE ME DO assieme a Gariazzo. Poi autografi, foto e ottimo buffet al piano superiore, con ottimo vino, che ha suggellato una serata per me e per tutti davvero unica!
Luca Perasi
PRESENTATO CON SUCCESSO A LONDRA IL LIBRO DI LUCA PERASI "PAUL MCCARTNEY: RECORDING SESSIONS" (ed. ilmiolibro.it)
Bellissima serata in quel di Londra presso la Italian Bookshop (facile da trovare è nei pressi di Piccadilly) Giovedì 7 Marzo . L'occasione per l'incontro è stata la presentazione del libro di Luca Perasi"Paul McCartney: Recording Sessions" (ed. ilmiolibro.it)
Perasi ci ha messo dieci anni per completare questo libro frugando tra documenti e archivi, intervistando non so più quante persone che hanno avuto a che fare con l’universo musicale di Sir Paul. Luca ha analizzato più di 350 canzoni , le ha inserite nel loro contesto storico per raccontarle insieme ad aneddoti curiosi e interessanti , spesso sconosciuti anche ai fans. Perasi è una vecchia conoscenza di noi beatlemaniaci, ha infatti pubblicato negli anni novanta la fanzine “Paper McCartney” e ha finalmente messo nero su bianco la sua enciclopedica conoscenza della gesta del baronetto. Il libro contiene una analisi delle canzoni in senso cronologico , è facile così capire l’iter creativo di Paul, spesso disordinato e frammentario nel suo lavoro in sala d’incisione. Non solo ricerca d’archivio , ma anche le testimonianze dirette di chi ha partecipato alle incisioni con la possibilità di ascoltare cose assolutamente inedite. Nel libro ci sono interviste con produttori e ingegneri del suono come Alan O’Duffy (Venus and Mars) e Mike Stavrou (Tug of War) che hanno svelato il metodo di lavoro di Paul in studio.
Libro non solo per i fans (che già se ne saranno procurata una copia) ma anche per tutti coloro che desiderano sapere qualcosa di più su Macca. Ma non abbiamo solo parlato del libro. C'era Alessandro Gariazzo, chitarrista e cantante della Treves Blues Band che ci ha fatto ascoltare alcune canzoni di Paul in tema con gli argomenti trattati , hanno partecipato Tony Clark (ingegnere del suono ad Abbey Road con i Beatles e con McCartney negli anni 60/70), divertenti i suoi aneddoti sulle sessions di "Wild Life" , Alan O’Duffy ingegnere del suono che ha collaborato con McCartney all’album Venus and Mars nel 1975 ma che pure ebbe a che fare anche con George e Ringo e Maurizio Ravalico percussionista e session-man italiano ma londinese d'adozione che partecipò alla registrazione del brano Hope of Deliverance nel 1992. La serata ha visto la partecipazione di un folto pubblico che ha molto gradito non solo la presentazione del libro ma i gustosi aneddoti di Clarke e O'Duffy e la simpaticissima rievocazione delle sessions di "Hope of deliverance". Molto apprezzati gli intermezzi musicali di Gariazzo, chitarrista raffinatissimo ed eccellente vocalist e di Mauro Cassani , anche lui con la sua chitarra acustica. Gran finale con Rolando Giambelli e , sulle note di Please Please me e Love Me do si è conclusa una splendida serata a base di Beatles . A splendid time was guaranteed for all.
Piero Tarantola
Nostre date BEATLES DAYS 2013 a:
TORINO – 11 maggio
BERGAMO (24 – 25 – 26 maggio)
BELLINZONA – (23 – 24 – 25 maggio)
MILANO il 22 giugno
GENOVA (28 - 29 - 30 Giugno al Porto Antico Piazza delle Feste)
ROMA – 7 luglio???
SANREMO
SALSO MEETS THE BEATLES dal 19 al 21 Luglio.
TONY SHERIDAN CHE SUONÒ CON I BEATLES E REGISTRÒ CON LORO E’ MORTO AD AMBURGO IL 17 FEBBRAIO
I Beatlesiani Italiani lo hanno ospitato in varie occasioni a Brescia, Roma, Cortefranca, ecc.
L’ultimo indimenticabile concerto Tony Sheridan lo tenne a Brescia per il Lennon Day all’Università lo scorso 1° dicembre…
I Beatlesiani d’Italia Associati danno il triste e doloroso annuncio della prematura scomparsa del loro caro grande amico Tony Sheridan che hanno avuto il grande onore e piacere di ospitare fin dal 2003 in numerose occasioni ai Beatles Days degli ultimi dieci anni.
Lo ricordiamo ancora felice in concerto con tanti amici sul palco del Beatles Day a Roma nel luglio 2011. Pochi mesi più tardi lo incontreremo di nuovo a Mantova al Palasport in un memorabile concerto, ma senza l’inseparabile Anna, la giovane moglie con la quale abitava nei pressi di Amburgo e che lo aveva seguito per tanti anni e che nel frattempo si era ammalata di cancro. Poche settimane dopo la scomparsa di Anna Sheridan a causa della terribile malattia, getta nella depressione Tony, ma l’affetto e l’aiuto dei fans lo confortano ancora e ne sa qualcosa chi sta scrivendo…
Infine, lo scorso novembre Tony Sheridan in un incredibile slancio di affetto e generosità, pur non essendo perfettamente in forma, di ritorno da San Diego per una tournee in USA, ha accettato l’invito a partecipare al 23° John Lennon Day che si è tenuto il 1° dicembre scorso a Brescia presso l’Università.
La sua esibizione è stata memorabile…
La notizia della scomparsa di Tony Sheridan all'età di 72 anni, data dall'ingegnere del suono Steve Hoffman, ci ha lasciato sgomenti e senza parole e per ora vogliamo ricordare Tony allegando il comunicato dell’ultimo evento che lo ha visto protagonista, purtroppo in Italia.
Rolando Giambelli – B.D.I.A. Brescia, 17 febbraio 2013
BREVE STORIA DI TONY SHERIDAN
Nato a Norwich nel maggio 1940, dal 1960 Tony Sheridan si stabilì per tre anni ad Amburgo, dove tra i vari locali dell'epoca suonò al Kaiserkeller, al Top Ten e allo Star-Club, venendo a contatto con i Beatles. Più esattamente: nel '61 i Beatles, ancora ovviamente con Pete Best alla batteria, che avevano ammirato Sheridan nel '60, divennero molto amici. A volte i quattro suonavano per lui, spesso Sheridan si univa a loro. Nel giugno '61, in una sessione durata due giorni per l'etichetta Polydor e suggerita dal produttore Bert Kaempfert, il cantante e chitarrista e i quattro di Liverpool registrarono sette pezzi tra i quali "My Bonnie" e "The saints" per Tony e "Ain't she sweet" e "Cry for a shadow" dei Beatles. "My Bonnie" uscì nel 1961 accreditata a Tony Sheridan and The Beat Brothers.
Il musicista era stato operato al cuore nello scorso dicembre. Sempre lo scorso anno era stato pubblicato il doppio CD "The Beatles with Tony Sheridan: first recordings, 50th anniversary edition".
Tony, che aveva creato il libro "The Beatles in Germany" con la celebre fotografa Astrid Kirchherr e che nel 2002 aveva pubblicato l'album solista "Vagabond", abitava a Seestermühe, poco sopra Amburgo.
UNA CANTINA PIENA DI RUMORE - BRIAN EPSTEIN
L’autobiografia dell’uomo che inventò i Beatles
Collana Musica - pp. 192 - 17.50 euro - Pref. di Sir George Martin – Trad. di Rosario Rox Bersanelli
22 marzo 2013, 50 anni dal primo album dei Beatles
“Se c’era un quinto Beatle, era Brian” Paul McCartney
Agognata per lungo tempo dai fan italiani dei Beatles e da ogni appassionato di musica del nostro paese, arriva finalmente in libreria la leggendaria autobiografia di Brian Epstein, l’uomo che inventò i Beatles.
«Mi è stato chiesto più volte come mai nel mezzo di una vita piena di impegni abbia voluto sottrarre del tempo alla mia attività di manager per mettermi a scrivere un’autobiografia quando non avevo ancora trent’anni. Semplicemente, sentivo il bisogno di offrire il mio punto di vista sulla prima fase dell’ascesa dei Beatles. Sono state dette talmente tante cose esagerate, imprecise e stravaganti che ho pensato di dare la mia versione dei fatti, la più accurata possibile, nella speranza che possa essere d’aiuto e d’interesse pubblico». Brian Epstein scrisse queste parole nel 1964 come prologo alla sua autobiografia, A cellarful of noise (Una cantina piena di rumore), uscita nel pieno dell’esplosione planetaria dei Beatles. Rimasta per molto tempo fuori catalogo e indisponibile in Inghilterra e in America, e mai prima d’ora pubblicata in lingua italiana, Una cantina piena di rumore è la storia vissuta in prima persona della scoperta e della gestione manageriale del gruppo più celebre della storia. Con parole chiare e appassionate, Epstein spiega perché si decise di rimpiazzare Pete Best, il primo batterista dei Beatles, con Ring Starr, narra in ogni dettaglio la conquista del primo contratto discografico con la Parlophone, ricorda i trionfi dell’invasione americana da parte dei Fab Four e si sofferma su decine di aneddoti riguardanti i Beatles e le altre star di cui fu manager. Un documento di eccezionale rilevanza storica, ma anche un lucido sguardo “dall’interno” sui meccanismi che regolano lo stardom e sulle straordinarie abilità che occorrono per farli saltare, compiendo una rivoluzione.
Cresciuto a Liverpool in una famiglia benestante di origine ebraica, ebbe un rapporto conflittuale con la scuola e si ritrovò presto a gestire un negozio di dischi, fino a che non rimase folgorato dai Beatles la prima volta che li vide suonare al Cavern (la “cantina piena di rumore” del titolo della sua autobiografia). Divenuto manager del neonato quartetto, dopo aver imposto ai singoli membri un decisivo cambio di look e di atteggiamento sulle scene, inventò letteralmente la “beatlemania” e curò ogni dettaglio dell’irresistibile ascesa dei Fab Four. Morì di overdose a Londra appena trentaduenne, nel 1967.
Ed ecco qui il risvolto di copertina del libro di Brian Epstein
e allegato il press book
All thevery bets – beatlesianamente - il Rox
Con i se e i ma non si fa la storia. E nulla è più vero rispetto alla storia dei Beatles. Cosa sarebbe successo se John Lennon non avesse formato i Quarrymen? Se questi non fossero andati ad Amburgo dove registrarono insieme a Tony Sheridan il disco "My Bonnie"? E se quel disco non fosse stato richiesto a Brian Epstein nel suo negozio di dischi di Liverpool? Richiesta che fece scattare in lui l'interesse e la curiosità su quei quattro Teddy-Boys che si facevano chiamare Beatles e che al pub/cantina chiamato Cavern cominciavano a farsi conoscere e apprezzare dai giovani della loro città natale. In questo libro si deduce, senza ombra di dubbio, che se Brian Epstein non fosse stato così intraprendente e caparbio, e si fosse fermato davanti ai tanti, anche importanti, dinieghi alle sue presentazioni degli ancora sconosciuti Beatles, probabilmente il mondo della musica sarebbe più povero e minore la gioia di milioni di persone nel mondo. Epstein sapeva di avere qualcosa di buono da offrire, non si sarebbe arreso se non dopo aver proposto i Beatles a tutte le etichette musicali esistenti in Inghilterra... e forse, chissà, anche al di fuori. Un insegnamento di vita oltre che l'autobiografia dell'uomo che ha creato i Beatles scoprendoli, convincendoli a modificare il loro look senza in alcun modo cambiare il loro sound, e che li ha messi sulla rampa di lancio da cui, con la collaborazione e l'esperienza di George Martin, sarebbero partiti per un favoloso viaggio fino a collocarsi nel firmamento musicale. Per sempre.
CARTOOMICS 2013 – UN GRANDE SUCCESSO ANCHE CON BEATLES & ROLLING STONES!!!
Cartoomics, lo storico salone milanese organizzato da Italia Crea e dedicato ai fantastici mondi del Fumetto, dei Cartoons, dei Cosplay, della Fantascienza, del Fantasy e del Collezionismo, chiude l’edizione del ventennale del 2013 con un successo senza precedenti, che testimonia quanto la kermesse milanese diretta da Filippo Mazzarella sia in crescita: lo scorso weekend, infatti, sono stati circa 50.000 (per l’esattezza 49.800) i visitatori che hanno affollato gli spazi di Fiera Milano a Rho, con un incremento del 18% sul 2012 e di oltre il 50% rispetto ai 33 mila visitatori dell’edizione 201
BERGAMO BEAT - I FAN OROBICI DEI FAB FOUR, STORIE E MANIE: DALLE TRIBUTE BAND AI PELLEGRINAGGI A LIVERPOOL
Dal CORRIERE DELLA SERA
«Julian, un Lennon in Città Alta»
Passione improvvisa «Please please me» o «Helter skelter», con una canzone qualcosa è cambiato per sempreIl racconto di Panattoni: a sciare col figlio di John a Foppolo.
«Avevo 12 anni quando ho ascoltato i Beatles la prima volta. La canzone era Helter Skelter. Ne sono rimasto folgorato e da quel momento ho scoperto tutta la loro discografia. Due anni dopo ho conosciuto Julian, figlio di John Lennon e della prima moglie di John, Cynthia Powell. Insieme andavamo a sciare a Foppolo. In Porta Dipinta c'era una casa di Roberto Bassanini, secondo marito di Cynthia, che spesso ci veniva insieme a Julian». Mirko Panattoni, 47 anni, ristoratore, anima pulsante del ristorante La Marianna, è il promotore di un nucleo formato da quattro professionisti bergamaschi uniti dalla passione per i Beatles. «Nel mio ristorante ? racconta Panattoni ? si ascolta la musica dei Fab Four, Paul è il mio preferito. Una sera gli altri tre sono stati qui e mi hanno detto: cena ottima, musica sublime. Lì ho capito. Ho offerto un ammazza-caffè e abbiamo incominciato a parlare dei Beatles. In quella occasione abbiamo deciso di coltivare questa nostra passione e di diventare attivisti beatlesiani. Spendiamo gran parte del nostro tempo libero a riascoltare gli album del gruppo di Liverpool, a cercare in tutto il mondo video, dischi e memorabilia. Da poco siamo tornati da Liverpool dove abbiamo trascorso la settimana-Beatles, per noi, un rito che ripetiamo quasi ogni anno». Piero Pasini, 53 anni, avvocato penalista, tiene sempre il leggendario basso violino Hofner, quello di Paul McCartney, nel baule della sua station wagon. «Ho fondato gli Abbey Road, la prima tribute band beatlesiana di Bergamo nella quale suono il basso», dice Pasini. «Era l'87 e decidemmo di rifare i Beatles (il mio preferito è George) degli inizi anni '60. Sono in contatto costante con Rolando Giambelli, il presidente dei beatlesiani d'Italia dei quali ho la tessera onoraria. Ora ci piacerebbe che l'Associazione nazionale riconoscesse i beatlesiani bergamaschi come nucleo attivo. Ci stiamo lavorando». Roberto Freno, 59 anni, professione pittore-architetto, tiene contatti con gli altri tre e con tutti i beatlesiani al mondo su Facebook. «Seguo, clicco, conosco: siamo un popolo sterminato, una galassia in continua crescita. La mia folgorazione sulla via di Liverpool risale a quando ho sentito le tre note iniziali di Please please me. Così ho capito che loro erano come me. Loro facevano la musica che io avevo voglia di ascoltare. Vedevo in loro ciò che io ero. Era come crescere con quattro amici poco più grandi di me. I Beatles, George è il mio preferito, mi hanno ispirato sin da quando avevo 10 anni e nella mia attività di pittore». Alberto Ravelli, 30 anni, assistente educatore, è il batterista dei Revolver, un'altra tribute band beatlesiana di Bergamo nata nel 2008 e socio più giovane dei beatlesiani bergamaschi. «Amo i Beatles da sempre, il mio favorito è John. Talvolta la mia totale dedizione ai quattro di Liverpool mi ha creato dei problemi. Ho litigato con il mio maestro di musica, il batterista Stefano Bertoli. Lui voleva che io mi evolvessi nella tecnica, io volevo migliorare il mio beat. Sono sposato da poco ma ho rischiato il divorzio perché tempo fa ho ascoltato per un anno solo i Beatles. A casa, in macchina, in bagno, a letto. I miei amici mi hanno lasciato per strada, mia moglie sclerava. Non ne potevano più?». Prossimo progetto dei beatlesiani bergamaschi? «L'anno prossimo ? dice Panattoni ? sono 50 anni che è uscito Please Please Me. Vogliamo organizzare un viaggio sui luoghi del mito. Porteremo mogli, figli e amici. E tutti coloro che vorranno condividere con noi questa straordinaria esperienza di vita». RIPRODUZIONE RISERVATA
Fabio Santini
A DAY IN... ABBEY ROAD
Come descrivere le sensazioni provate entrando negli storici studi di Abbey Road, il luogo dove i Fab Four hanno inciso tutta la loro meravigliosa musica che ha accompagnato come una colonna sonora la vita di tante persone e che ha scandito le grandi trasformazioni sociali degli Anni Sessanta?
Difficile, molto difficile farlo, soprattutto per chi come me, nato nel 1950, quegli anni li ha vissuti in pieno e i Beatles li ha visti suonare a Milano in quell'indimenticabile pomeriggio di giugno del 1965. Da allora, la musica dei Beatles è stata sempre per me una presenza amica che mi ha tenuto compagnia anche nei momenti di difficoltà che un po' a tutti capita ogni tanto di vivere.
La possibilità di visitare lo storico Studio 2 è nata dalla volontà della Casa Discografica EMI e dall'iniziativa di Brian Kehew e Kevin Ryan, autori del libro "Recording the Beatles", pubblicato alcuni anni fa, in cui veniva descritta in maniera quasi maniacale tutta la strumentazione usata dai Beatles per registrare la loro musica. L'occasione è stata data dalla celebrazione degli 80 anni di vita di Abbey Road, ed i due autori hanno pensato di riservare agli acquirenti di quel libro la possibilità di presenziare alle loro conferenze organizzate appunto per ricordare l'ottantesimo di vita degli Studi.
Questa la cronaca della visita. Dopo circa un'ora di attesa all'esterno di Abbey Road e dopo le rituali fotografie sulle celeberrime strisce pedonali (ridotte della metà per via di alcuni lavori in corso sulla strada), io ed il mio amico e compagno di avventura Claudio (oltre ad un altro centinaio di persone venute un po' da tutto il mondo) siamo potuti finalmente entrare nella piccola hall d'ingresso degli Studi, dove ci attendevano alcune gentilissime hostess che hanno messo al polso di ciascun visitatore un piccolo braccialetto di riconoscimento, come fosse l'anello di un'ideale catena umana che avrebbe portato tutti quanti noi all'interno del mitico Studio 2.
Non era la prima volta che mi trovavo davanti ad Abbey Road, ma ogni mio precedente tentativo di entrare a visitare gli Studi era sempre stato cortesemente ma fermamente respinto. Questa era un'occasione che non potevo assolutamente perdere. E non l'ho persa...
Non so descrivere con parole appropriate il senso di piacevole stordimento e di euforia che provato nel trovarmi all'interno dello Studio 2, rimasto pressochè immutato rispetto agli anni sessanta, ancora oggi con gli stessi teli fono assorbenti alle pareti e ancora oggi con lo stesso pavimento in legno di allora.
Mi è sembrato di ritornare indietro nel tempo, di respirare quasi fisicamente l'aria di quegli anni. Entrando, la famosa scaletta che porta alla Controll Room e che avevo visto in tante fotografie era lì davanti a me, potevo salirne i gradini, quegli stessi gradini che John, Paul, George e Ringo ed il loro produttore George Martin hanno scalato innumerevoli volte. Momenti davvero indimenticabili... Si potevano ammirare e toccare con mano (anche se con molta discrezione e delicatezza) alcune della apperecchiature originali usate per la registrazione di molte canzoni dei Beatles: banchi di missaggio, microfoni, fono registratori e altro ancora erano lì per farsi accarezzare e fare sospirare tutti quanti noi di nostalgia...... C'era tra l'altro anche il mixer utilizzato per la registrazione di Dark Side of the Moon dei Pink Floyd.
Soprattutto c'erano ancora alcuni degli strumenti originali usati dai Beatles per l'esecuzione di molte famosissime canzoni: c'erano tra gli altri il pianoforte verticale Steinway Vertegrand (utilizzato in Penny Lane, With a Little Help from My Friends e Lady Madonna), l'altro pianoforte verticale Challen "Jangle Box" (usato in The Fool on the Hill ed in molti pezzi del White Album e del Magical Mistery Tour), ed il pianoforte a coda Steinway B Grand Piano, pianoforti questi tutti utilizzati per il celeberrimo accordo finale di A Day in the Life, quella dissolvenza che a risentirla mette ancora adesso brividi di emozione.
Quando ad un certo punto gli autori hanno chiesto chi tra i presenti sapesse suonare il pianoforte, io - che non lo so fare - mi sono alzato in piedi ed ho risposto di si, intuendo (dopo aver visto che i pianoforti avevano dei tasti segnati) quello che avrebbero chiesto. E cioè che tre persone tra i presenti avrebbero potuto simultaneamente suonare quello stesso accordo sugli stessi pianoforti originali usati allora dai Beatles.
Io ed il mio amico Claudio siamo stati tra i fortunati prescelti (anche perchè eravamo in prima fila) ed abbiamo così potuto mettere letteralmente le mani su un pezzo immortale della storia della musica. Un'emozione davvero indescrivibile...
Dopo quasi tre ore di permanenza all'interno degli Studi e dopo aver vissuto un'esperienza indimenticabile, il mio piccolo personale Magical Mistery Tour di Abbey Road si concludeva. Il ricordo di questa visita mi accompagnerà per molto tempo ed ogni volta che riascolterò quell'accordo di A Day in the Life mi sembrerà quasi di essere lì nel momento stesso in cui quella nota veniva suonata. Spero di potere ritornare presto a rividere gli Studi perchè in fondo ALL YOU NEED IS...ABBEY ROAD.
Giancarlo Sbardellini
SUCCESSO PER LA GIORNATA DI JOHN LENNON CON TONY SHERIDAN ALL’UNIVERSITA’ DI BRESCIA
Si è riempita gradatamente fin dalle prime ore del pomeriggio di sabato scorso, l’Aula Magna della Facoltà di Ingegneria messa a disposizione dal Magnifico Rettore dell’Università di Brescia, professor Sergio Pecorelli, per celebrare John Lennon, il grande artista di Liverpool, fondatore dei Beatles, chitarrista, cantante ed autore di tante canzoni che hanno fatto la Storia del Rock degli ultimo 50 anni, nel 32° anniversario della tragica scomparsa l’8 dicembre 1980 a New York per mano di uno squilibrato.
Si è voluto proporre, organizzata dal sodalizio Beatlesiani d’Italia Associati, la lunga kermesse che ha visto avvicendarsi sul palco dell’Ateneo numerosi artisti, band ed ospiti che hanno dato vita ad una giornata indimenticabile, proprio per sottolinerae l’enorme apporto che l’arte dei Beatles ha dato anche alla cultura, facendo avvicinare tanti giovani alla musica che grazie alla passione che i Fab Four riescono ancora a suscitare in loro, li fanno desiderare uno strumento musicale per poter essi stessi emulare i loro idoli fondando gruppi musicali e magari specializzandosi poi in altri generi musicali! L’importante è aver fatto il primo passo con i Beatles, utilissimi anche per intraprendere lo studio della lingua inglese, cominciando a cantare le loro cazoni e capirne i testi; veramente unici!
Ed è così che anche i Rettore prof Pecorelli presente in Aula Magna ha applaudito, molto divertito le band e soprattutto Gary Gibson, il fantastico sosia ed impersonatore di John Lennon che ha incantato il pubblico con le sue performances cantando da Love Me do a Imagine in manira impeccabile. Poi il Rettore ha incontrato anche il mitico Tony Sheridan, grazie al quale i Beatles poterono registrare con lui „My Bonnie“, la canzone grazie alla quale i Beatles furono scoperti dal loro futuro manager Brian Epstein!!! Il rsto è la storia che tutti sappiamo... Tony nonostante fosse molto provato da una recente indisposizione, ha fatto onore alla sua fama intrattenendo il pubblico con incredibili interessantissimi aneddoti, tradotti magistralmente in diretta dalla presentatrice Emi Baronchelli che insegna inglese al Liceo Calini ed ha poi suonato a lungo una bella serie dei suoi successi.
Nel corso del lennon Day 2012 hanno partecipato:
Poohlover, The Dreamers, Whole lotta Shakers, Claudia Vergotti, Thieves of sound, Sweet & Sour, Rope Skippers White Blues, Matteo Guizzi, Four Back, Federico Sacchetti Gabriele Daho, il coro di Chiari Nuova Armonia- The Beat Brothers (Alessandro, Rolando, Tristano & Vovo che hanno an che accompagnato gary Gibson e Tony Sheridan ) Filippo & The Band Maples Tony Guida, Gual.
Sul palco il pittore Carlo Montana ha dipinto in diretta 4 ritratti di John lennon il cui ricavato sarà devoluto all’Unicef, secondo la tradizione del Lennon day.
Hanno presentato i loro nuovi libri beatlesiani: Luca Perasi, Andrea Kerbaker, Beppe Brocchetta, Rosario Bersanelli.
Nel foyer dell’Aula Magna era esposta una serie di opere dedicate a John Lennon del noto artista bresciano Pino Campanelli
BEATLESIANI D’ITALIA ASSOCIATI
THE BEATLES IN ITALY.
L'iconografia e la comunicazione nella stampa dell'epoca
di Brizi Franco e Becker Maurizio
Arcana (collana Arcana musica) - pag. 240 - € 35
Un Gran Bel Libro. E nel vero senso degli aggettivi…. Grande in quanto di grande formato e bello nei contenuti. Una raccolta di uscite editoriali dai mensili e settimanali degli Anni ’60. in gran parte a colori. Molto belle le foto, peccato che nonostante il formato non sempre si possa leggere il contenuto degli articoli ma pare si sia dato più risalto ai titoli e sottotitoli, ma soprattutto alle foto, alcune di esse veramente eccezionali. Impreziosiscono il volume anche foto di gadget e memorabilie beatlesiane come ad esempio i biglietti dei concerti italiani. Anche la parte testuale merita un plauso dallo scrivente. Tanti aneddoti tratti dalle testimonianze di alcune persone che hanno vissuto quei magici momenti talvolta a stretto contatto con i Fantastici Quattro e che tanti ricordi risveglieranno nei giovani di allora, aumenteranno un po’ l’invidia di quelli più giovani e in entrambi i casi contribuiranno ad aumentare le nostre conoscenze sui nostri idoli.
Pace, Amore e Lasagne dal vs. Rosario “Rox” Bersanelli
IL VANGELO SECONDO I BEATLES
Da Mosé ai giorni nostri passando per Liverpool
di Peter Ciaccio
Claudiana Editrice – Pag. 111 - € 9,50
Di libri sui Beatles ce ne sono a centinaia ma nessuno, che le pupille dello scrivente avessero visto, come questo di cui vi vado a scrivere. Il fenomeno socio-culturale oltre che musicale è stato negli scorsi decenni sviscerato e descritto dai più svariati punti di vista. Peter Ciaccio è riuscito in qualcosa che a prima vista parrebbe impossibile, ossia, trovare dei punti in comune tra la vita e le opere dei Beatles con i punti cardine del fondamento cristiano. Dai capisaldi di questi fondamenti quali sono i Dieci Comandamenti gli intrecci tra due cose a sé stanti ci sono e ci fa capire come qualcosa di prettamente laico, illuminista e umanista qual’é il “vangelo” beatlesiano possa attraverso i suoi messaggi di amore, di pace, di giustizia ed uguaglianza combaciare con quello ecclesiastico. Veramente un binomio e studio fantastico. Appena l’ho visto e letto ho pensato al regalo perfetto per un amico prete oppure per qualche amico non prete ma assai religioso e praticante. Ma lo sappiamo bene noi che l’arte dei Favolosi Quattro supera ogni barriera anche religiosa e per molti di noi, comunque, sono loro i Quattro Evangelisti e le loro Canzoni le nostre Parabole.
Beatlesianamente vs Rosario “Rox” Bersanelli
THE BEATLES. LA MUSICA E IL MITO
di Doggett Peter; Humphries Patrick
Arcana - 160 - € 12,90
Non c’è molto da scrivere per recensire questo libretto edito da Arcana. Una bella guida alla discografia dei Beatles molto colorata dettagliata nei contenuti degli Album compresi i CD rimasterizzati (Quelli in Vinile non erano ancora usciti). Molte belle le foto messe tra le pagine descrittive di tutti gli Album dei Fab Four. Utile da regalare a giovani principianti, a quelli come noi che vogliono avere tutti i libri dei nostri idoli.
Pace, Amore e Rock ‘n’ Roll a Tutti voi
dal vs. Rosario “Rox” Bersanelli
ANNUNCI BEATLESIANI
-Vendo filmati in DVD Let it Be, Tutti per uno, Aiuto, Magical Mystery tour, Yellow Submarine, John Lennon live in New York City1972. Rockshow
(Mc Cartney e Wings1976). Concert for Bangladesh. Raccolta completa Videoclip di McCartney, Lennon, Harrison e Ringo. Moltissimi loro Concerti e special. Ho anche moltissimi compact disc.
Cerco inoltre il TG2 del periodo 14/17 Ottobre 2008 con dichiarazione di Ringo a stampa e Tv.
Claudio Fazzalari via Fratelli Bronzetti 3 20129 Milano
Tel: 02 70122184 - cell. 329 5948761
- Sono Luciano il Beatles Man di Maenza (LT).
Ecco l'annuncio:
Ottimo conoscitore della musica dei mitici Beatles, batterista autodidatta con esperienza, munito di proprio
strumento ed un impianto di amplificazione di 4000 Watt, abitante a Maenza in provincia di Latina, cerca il resto del gruppo residente in zona con buona preparazione artistica per preparazione Cover Band a scopo amatoriale e poi chissà!?
Per contatti chiamare Luciano Baccari 3287630742 - Un grazie beatlesiano a tutti voi. L.B.