ANNO XI N.1 - 2 (doppio) 31 marzo 2012
THE BEATLES’ DAYS 2012 23° EDIZIONE A MONTICHIARI /BRESCIA
Concerto con Beatles bands, ospiti, mostre…
Per celebrare il 50° della prima “recording session” dei Beatles negli Abbey Road Studios a Londra il 6 giugno 1962 con George Martin e del conseguente loro primo disco “Love Me Do” del 5 ottobre…
Il Beatles Day 2012 (23a edizione) Presso il "Centro Fiera del Garda di Montichiari (Brescia)- Sabato 26 e Domenica 27 maggio 2012 Vedi sito: www.centrofiera.it In sinergia con il raduno internazionale:
“Oriental Arts International Festival and Trophy” http://www.kungfuchampionship.eu/index.php -- AAA: vedi nel sito anche gli Hotels convenzionati con l’evento
Con il Beatles Day 2012 si vuole ricordare la memorabile audizione di John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Pete Best, prima tappa fondamentale per la carriera artistica dei Beatles, che avvenne 50 anni fa, il 6 giugno 1962 negli studi di Abbey Road a Londra alla presenza di George Martin della EMI Parlophone che sarà poi il loro celebre produttore. Siamo orgogliosi di ricordare che la nostra associazione è dedicata a Sir George Martin fin dal 5 ottobre 1992 la data di fondazione che noi vent’anni fa avevamo scelto proprio perché in quel giorno avevamo celebrato i primi 30 anni di Love Me Do, il loro primo disco che proprio quest’anno ne compie invece 50!!!
Al Beatles Day parteciperanno le migliori Beatles Bands italiane, artisti ed importanti ospiti a sorpresa, coinvolti nella storia dei Beatles.
Ci saranno fans collezionisti di strumenti "vintage" (chitarre d'epoca, ecc.), dischi in vinile da collezione, CD e Memorabilia “beatlesiane” (foto, autografi, manifesti, gadgets, ecc.).
Saranno allestite mostre iconografiche dedicate ai Beatles, come La Bag One di John Lennon, La Storia a fumetti dei Fab Four o la recente mostra fotografica “I Beatles e L’Automobile” proveniente dal nostro Beatles Museum allestito presso il celebre Museo della Mille Miglia a Brescia (S.Eufemia).
Il Beatles Day 2012, secondo il motto dell’associazione: “Beatle People for People” servirà, oltre che per celebrare il quartetto di Liverpool, anche per promuovere gli scopi umanitari di UNICEF il Fondo dell’ONU, di Fondazione Francesca Rava NPH Onlus per Haiti, di ABE, ADMO e di altre associazioni.
La lunga kermesse che prevede il prestigioso Premio VI D'ORO VIGASIO sarà presentata da Emi Baronchelli coadiuvata da Rolando Giambelli direttore artistico.
GIOVEDÌ 19 APRILE SOLO PER UN GIORNO AL CINEMA
"GEORGE HARRISON - LIVING IN THE MATERIAL WORLD"
« Mi piace pensare che tutti i vecchi fans dei Beatles siano cresciuti e si siano sposati e abbiano avuto dei bambini e siano tutti più responsabili, ma abbiano ancora nei loro cuori uno spazio per noi» George Harrison
A cinquant’anni dall’uscita del primo disco dei Beatles, il singolo Love Me Do, esce finalmente al cinema lo straordinario film tributo a George Harrison -e agli intramontabili Fab Four- firmato dal premio Oscar Martin Scorsese. Grazie a immagini rare o del tutto inedite - e alle testimonianze dei suoi amici più cari e dei familiari tra cui anche Paul McCartney, Ringo Starr, Eric Clapton, Yoko Ono, Tom Petty, Ravi Shankar, Phil Spector, la moglie Olivia (produttrice esecutiva del film) e il figlio Dhani - Martin Scorsese ricostruisce pagina per pagina, canzone per canzone, la vita e l’opera dell’enigmatico ‘terzo Beatle’, non mancando di cogliere l’ironia e la purezza di una delle più carismatiche personalità musicali del XX secolo. Una storia, quella raccontata dal film, che parte dall’infanzia e si snoda attraverso l’ingresso nei Beatles a 17 anni, l’organizzazione del primo evento charity della storia con il Concerto per il Bangladesh - che, successivamente pubblicato, gli valse un Grammy come miglior album dell’anno - la fondazione della casa di produzione cinematografica HandMade Films (per finanziare Brian di Nazareth dei Monty Python), fino alla prematura scomparsa di Harrison nel 2001, per un tumore fulminante al cervello. Un documentario ricco, pulito ed elegante, affidato a Scorsese e fortemente voluto dalla moglie Olivia Harrison. Attraverso le immagini, le parole e la musica "GEORGE HARRISON - LIVING IN THE MATERIAL WORLD" dipinge il quadro di una personalità complessa e affascinante, irrequieta e inafferrabile, di grande umanità e generosità e perennemente alla ricerca di una verità più ampia e di un contatto vero con il mondo. Personaggio contradditorio, spirito libero fra il mistico e il rock'n'roll, Harrison è stato autore e chitarrista magistrale e dalle "retrovie" dei Beatles ha scritto alcune delle loro canzoni più belle. Something, Here comes the sun, Taxman, The inner light, Within you without you, While my guitar gently wheeps sono solo alcune delle più belle pagine dei Beatles che portano la sua firma, pagine che proseguono con la pubblicazione, in seguito allo scioglimento della band, di alcuni album capolavoro come il celebre All things must pass. Scorsese ci conduce così attraverso un viaggio musicale e spirituale, in bilico tra sacro e profano, nella mente e nell’anima di uno dei più talentuosi artisti della sua generazione. Nel cast del film George Harrison, John Lennon, Paul McCartney, Ringo Starr, Eric Clapton, Phil Spector, Yoko Ono, Tom Petty, Pattie Boyd, Jane Birkin, Terry Gilliam, Eric Idle, Jackie Stewart, oltre naturalmente a sua moglie Olivia e al figlio Dhani. Martin Scorsese, che nel 2011 ha incantato il mondo con Hugo Cabret, ha firmato nel corso della sua carriera alcuni dei più grandi capolavori del cinema americano. Il suo occhio attento non è nuovo al mondo del rock: celebre il suo documentario The Last Waltz, tratto dal concerto d’addio tenuto da The Band nel 1976. Più recentemente, Scorsese ha firmato altri due importanti progetti a cavallo tra musica e cinema: No direction home, dedicato alla vita di Bob Dylan, e Shine a light, realizzato insieme ai Rolling Stones.
N.B. L’elenco dei cinema che aderiscono all’iniziativa è disponibile e sempre aggiornato su www.nexodigital.it
TORINO BEATLES FESTIVAL
3 - 4 - 5 maggio 2012
Dal 3 al 5 maggio 2012, al Teatro Espace di Torino, in via Mantova 38a partire dalle ore 21,00, tre giorni di celebrazioni della più grande Band della storia organizzati dalla Compagnia Teatrale “I Benandanti”. Il 3 e il 4 maggio, alle 21, sarà di scena uno spettacolo teatrale che avrà come soggetto proprio i quattro ragazzi di Liverpool, scritto da Marco Pozzi e interpretato da Diego Iannaccone dal titolo Beatles we love you, yeah yeah yeah. E non mancheranno conferenze con esperti, ricordi e tantissima musica, nell'assoluta consapevolezza che i Beatles dureranno per sempre.
In chiusura, sabato 5 maggio, grande festa con musica dal vivo per rivivere appieno fino a tarda notte l'atmosfera del Cavern Club. Il programma: - giovedì 3 maggio: Conferenza sul Fenomeno Beatles: sul palco Rolando Giambelli, Presidente dell'Associazione Beatlesiani Italiani, che tratterà del fenomeno mediatico, dei fan e del merchandising.
Seguirà spettacolo teatrale.
- venerdì 4 maggio: il giornalista/scrittore Gino Steiner Strippoli esperto musicale e grande fan dei Fab Four.
Seguirà spettacolo teatrale.
- sabato 5 maggio: Conferenza sulla PID (Paul is dead): sul palco lo scrittore Massimo Polidoro, esperto nazionale di misteri e fenomeni legati al paranormale, legato al CICAP.
Seguirà spettacolo teatrale.
Successivamente concerto dei TuaMadre (Cover Band Beatles) e grande festa in costume anni ‘60 con musica dal vivo, per rivivere appieno fino a tarda notte l’atmosfera del Cavern Club.
Ogni sera, nel foyer del teatro, si esibirà su musiche dei Beatles il duo musicale “The mumbles” composto da Cavaglià Emanuele e Abrate Simone.
www.benandanti.it - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo." style="color:purple;text-decoration:underline">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
IMAGINE PAVIA
DI PACE E DI DIRITTI,
DI SOGNO E DI SOGNATORI
PAVIA PER JOHN LENNON
di Daniela Bonanni
John Lennon avrebbe compiuto 70 anni nel 2010.
Ne aveva 40 quando, l’8 dicembre 1980, fu brutalmente assassinato.
Nell’occasione tutto il mondo ha celebrato questo straordinario artista entrato a far parte della storia, della vita e dell’immaginario collettivo di intere generazioni.
A ricordarlo a Pavia ci hanno pensato Spaziomusica e Downtown Studios che sono riusciti in una grande impresa: mettere insieme 24 band pavesi (accomunate dall’avere all’attivo brani di propria composizione), che hanno re-interpretato, in chiave assolutamente originale, le canzoni più significative di John Lennon: All you need is love, Imagine, Mind games, Accross the universe, Come together....Risultato: “ A day in the life”: uno splendido doppio CD , accolto molto positivamente da musicisti e da appassionati oltre che dalla stampa locale e nazionale. Una compilation che mostra la vitalità,la qualità artistica e lo spessore culturale della scena musicale cittadina.
Sull’onda dell’entusiasmo ho pensato che la cosa non poteva finire lì, anche perché nel 2011 cade il 40° anniversario di Imagine, la canzone più universale di John Lennon, quella che, a ragione, è stata definita “la canzone del secolo”. Ho pensato che il grande lavoro delle band pavesi, di Spaziomusica e Downtown Studios doveva essere un gran bell’inizio su cui innestare iniziative e proposte da aprire alla città intera. Ho pensato ad una Pavia che si unisce, si mette in gioco, elabora idee e progetti intorno ai messaggi di pace e di impegno civile di John Lennon e alla forza evocativa e profetica delle sue canzoni.
Le adesioni, le idee sono arrivate da subito e da ogni parte, da insegnanti, musicisti, organizzatori di eventi, a dimostrazione di quanta passione, quanto sapere, quanta energia creativa sia in circolazione in questa città: dal “Lennon barocco”, al “Bed in", dal testo di “Imagine” riscritto in vari dialetti d’Italia a un gigantesco flash mob collettivo sull’onda di “Give peace a chance”. Così come le proposte di concerti, letture, filmati, mostre, laboratori, spettacoli teatrali...
E non è che l’inizio. “Imagine.Pavia” si racconta e si apre alla città.
A partire da iniziative già programmate, rivolge l’invito a partecipare, ad avanzare proposte a tutte le forze che, a diverso titolo, fanno cultura e aggregazione in città: scuole, Università, istituzioni, associazioni, band, gruppi corali, librerie, bar, biblioteche, locali ... per arrivare alla full immersion del maggio 2012, quando davvero Pavia diventerà “città della musica e di John Lennon”.
Promotori dell’iniziativa - www.imagine.pavia.it
Il progetto rivolto alle scuole propone percorsi didattici incentrati su John Lennon il sognatore, il musicista, il pacifista, il poeta, il rivoluzionario ... Lennon “the dreamer”, cui ispirarsi per un affascinante itinerario sul sogno attraverso musica e teatro, scrittura e letteratura, storia e arte: da ”l’ albero dei sogni e dei desideri”
della scuola elementare e materna fino ad arrivare, per gli Istituti Superiori, ai grandi autori letterari che ci hanno tramandato utopia e visionarietà: da Aristofane a Platone, da Cervantes a Borges.
E ancora Lennon icona del pacifismo: la protesta contro la guerra, le lotte per i diritti civili per arrivare a riflettere sui conflitti odierni e sui valori fondanti della convivenza civile.
ORIENTAL ARTS INTERNATIONAL FESTIVAL AND TROPHY
Presentazione dell’evento sintonizzato con il Beatles Day 2012:
Oriental Arts International Festival and Trophy, sarà l’appuntamento ed incontro fra culture ed etnie orientali diverse - diventate leggenda nel mondo - per i milioni di appassionati ed assidui praticanti.
La manifestazione si terrà nella splendida cornice della Fiera del Garda a Montichiari in provincia di Brescia tra il 25, 26, e 27 Maggio 2012.
Fiore all’occhiello per gli organizzatori sarà il Campionato di Arti Marziali - con rilevanza mondiale - a cui parteciperanno squadre provenienti da tutti i continenti con particolare riferimento ai fortissimi atleti provenienti dagli Stati Uniti, dal Sud America e Africa, dalla Cina con i suoi temibili maestri, dall'Inghilterra e dai paesi dell’est tra cui Ungheria, Romania, Polonia ed altri.
Artefice del Campionato di Arti Marziali, sarà il Maestro Salvatore Cafiero - presidente europeo Icmac - che ha fortemente voluto i migliori Atleti e Coach. Tutte le Arti Marziali saranno presenti, in particolare il Kung Fu, il Wrestling, la Scherma sportiva e - in assoluta anteprima attorno ad un’area interamente dedicata con tende ed affascinante arredamento della Roma Imperante - la Gladiatura, l’antichissima arte dei Gladiatori oggi ricostruita, analizzata e riproposta durante l’intera Fiera con 4 spettacoli quotidiani. Per saperne di più: www.kungfuchampionship.eu
BEATLES’ DAY 2012
IL 1° LUGLIO A ROMA
Il Beatles Day 2012 promosso da Beatlesiani d'Italia Associati, con il Patrocinio del Comune di Roma - Assessorato alle Politiche Culturali e inserito nell'Estate Romana 2012, si terrà a Roma il 1° luglio nell’ambito di Roma Vintage al Parco San Sebastiano in Via delle Terme di Caracalla 55 dalle 18.30 alle 24.
Vi parteciperanno varie Beatle Bands, collezionisti, fans e personaggi coinvolti nella favolosa storia dei Beatles provenienti da Roma e da altre parti d’Italia, per festeggiare i 72 anni di RINGO STARR” oltre che per celebrare il 47° anniversario dei concerti romani dei Beatles all’Adriano, organizzati dall’indimenticabile Leo Wachter.
Quest’anno, celebreremo il 50° anniversario del loro primo disco singolo “Love Me Do” della “prima volta” negli Abbey Road Studios di Londra dove il 6 giugno 1962 incontrarono George Martin che li ascoltò scritturò alla EMI.
Coadiuvato da Rolando Giambelli, presenterà Mario Pezzolla di Radio Rai, esperto di Beatles ed autore del VideoRai "I Favolosi Beatles".
l’evento “beatlesiano” servirà anche per sostenere le attività del Dipartimento di Pediatria diretta dal Professor Alberto G. Ugazio presso l’Ospedale Bambino Gesù, e dell’associazione A.M.R.E.I. (Associazione Malattie Reumatiche Infantili) di Roma collegata con il reparto stesso.
LIVORNO
LIVES LIVERPOOL
BEATLES DAY 2012
1962 - 2012 “ Love Me Do” & George Martin met The Beatles At Abbey Road
50th Anniversary Celebration
THE BEATLES’ DAY VENERDI’ 6 LUGLIO 2012 A LIVORNO – 3rd Edition
tante bands, e tanti ospiti a sorpresa…
…il tutto, festeggiando Ringo Starr…
in sostegno di A.I.L. (Associazione Italiana contro le Leucemie – linfomi e mieloma ONLUS)
Dopo il successo dei primi due Beatles Day a Livorno, organizzato lo scorso anno da Livorno Rock Village in collaborazione con Beatlesiani d’Italia Associati e patrocinato da Comune e Provincia di Livorno, Venerdì 6 Luglio, si svolgerà la terza edizione del Beatles Day 2012, dal pomeriggio fino a notte inoltrata, con la partecipazione di numerose Beatle bands.
La kermesse alla quale tutti i gruppi beatlesiani sono invitati fino al completamento della scaletta musicale, si svolgerà sul fantastico palco con copertura a torri layer, presso la splendida location di Villa Corridi, in Località “La Leccia” a Livorno,
E' doveroso ricordare il coinvolgimento delle Beatle-Band che stiamo contattando e che vorranno partecipare all’evento, provenienti da tutta Italia, senza ricevere alcun compenso, oltre che per partecipare alla celebrazione dei Fab Four, anche per sostenere le cause umanitarie di A.I.L. (Associazione Italiana contro le Leucemie – linfomi e mieloma ONLUS).
L’AIL di Livorno per voce del Presidente Dott. Alessandro Baldi ha approvato la proposta beatlesiana come da tradizione, secondo il motto “Beatle People for People” e noi tutti ci auguriamo, come avvenne due anni fa e anche quest’anno ai Beatles Days di Brescia che l’aiuto all’AIL sia il più grande possibile!!!
Molte Beatle bands parteciparono nel 2005 al nostro progetto "A Day In the Life at Abbey Road" un disco tributo all'arte dei Beatles registrato proprio nello Studio 2 di Abbey Road a Londra. Gli utili di questo disco sono devoluti fin da allora, all'UNICEF.
Quest’anno, celebreremo il 50° anniversario del loro primo disco singolo “Love Me Do” della “prima volta” negli Abbey Road Studios di Londra dove il 6 giugno 1962 incontrarono George Martin che li ascoltò scritturò alla EMI.
Infine, la nostra associazione, come da Statuto e impegno artistico/culturale consolidato nel tempo, ha proposto al Sindaco di Livorno e agli Assessori competenti di intitolare una zona urbana della città a John Lennon.
A tale proposito Rolando Giambelli ha invitato a Livorno il suo amico Eddie Clein, il sindaco di Liverpool che venne in Italia nel 2000 a inaugurare Piazza John Lennon a Palermo.
Direzione artistica Rolando & Alice Giambelli. Coordinamento generale Piero Ciantelli
Ingresso con biglietto.
INFO: B.D.I.A – 030 303092 – e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo." style="color:purple;text-decoration:underline">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.beatlesiani.com - www.thebeatles.it
Web site www.livornorockvillage.com
BEATLES DAYS 2012 A BELLINZONA (SVIZZERA)
A cura della Fondazione del Patriziato di Bellinzona e con la collaborazione ed il tradizionale supporto della nostra associazione, si sta preparando un fantastico programma delle iniziative che si svolgeranno a Bellinzona il 31 maggio ed il 2 e 3 giugno in occasione della 12a edizione dei BEATLES DAYS di Bellinzona. Grande attesa di nuove band ed iniziative beatlesiane ed entusiasmo per la partecipazione durante la Beat Night in Piazza del Sole di Eodoardo Bennato, non solo noto cantautore chitarrista italiano, ma anche fervente ammiratore dei Beatles.
IPOTESI PROGETTUALE ‘COMENIUS’ FESTIVAL DEI DUE MONDI DI SPOLETO
Siamo lieti di comunicare in anteprima che grazie all’impegno di Settimio Fabiani anima dell’associazione Associazione culturale ‘Spoleto Back Beat’ da diversi anni in sinergia con Beatlesiani d’Italia Associati per organizzare e promuovere eventi nella storica città sede del prestigioso Festival dei Due Mondi di Spoleto, si sta delineando la concreta possibilità di un Partenariato e scambio interculturale tra Istituzioni scolastiche delle città di Spoleto, Brescia (Ita) , Liverpool (Grb), Monaco di Baviera (GDR).
Poiché è tuttora in corso la presa di contatto con i vari Enti che potranno essere interessati a codesto interessantissimo e stimolante progetto come pure l’interscambio di opinioni per la realizzazione dello stesso. Vi chiediamo di pazientare per conoscerne meglio tutti i particolari e le modalità che Vi comunicheremo al più presto, non appena possibile. BDIA
50 ANNI FA LA PRIMA STORICA SESSIONE DI REGISTRAZIONE DEI BEATLES A ABBEY 'ROAD LONDRA
ALLE 07:00 P.M. , MERCOLEDÌ 6 GIUGNO 1962
STUDIO DUE, EMI STUDIOS, ABBEY ROAD PRODUTTORI: GEORGE MARTIN, RON RICHARDS ENGINEER: NORMAN SMITH
Da parecchio tempo tanti appassionati ed esperti “beatlesiani” si stanno preparando a celebrare il 5 ottobre prossimo il 50° anniversario dell’uscita di Love Me Do, il primo singolo 45 giri dei Beatles. Una data, un disco ed un brano che segnano l’inizio della storia favolosa di una carriera artistica radiosa di 4 ragazzi di Liverpool che, dopo 50 anni, risplende ancora come una stella di prima grandezza. Eppure non tutti sanno che la magia di quella semplice canzone scritta da Paul McCartney suonata dai Beatles con un ritmo ed il suono dell’armonica di John Lennon, quasi monotoni, aveva già colpito, qualche mese prima, nel corso di un inaspettato, ma fortunato provino a Londra negli studi a Abbey Road, chi diverrà il loro mitico produttore: George Martin.
Ed è proprio per questa serie di motivi che Beatlesiani d’Italia Associati è stata fondata da chi scrive e registrata proprio il 5 ottobre 1992, il giorno di Love Me Do, esattamente 20 anni fa. L’Associazione è stata poi dedicata proprio a George Martin perché senza la sua attenta valutazione durante quell’audizione, forse non si sarebbero scoperti i Beatles e da allora, per organizzare ogni anno, a Brescia il Beatles Day è stato scelto un giorno (la domenica) dei primi del mese di giugno; ed ecco qui spiegato il motivo:
Il 6 giugno 1962 è la data storica della prima visita dei Beatles negli Studi EMI a Londra al numero 3 di Abbey Road St John's Wood
.
La registrazione si svolse nello Studio 2 dalle 7 alle 10 p.m. e servì sia come provino che come sessione discografica vera e propria.
I Beatles iniziarono a suonare un certo numero di canzoni e scelsero di registrarne 4. Il numero preciso di takes è sconosciuto, ma le canzoni furono registrate nel seguente ordine: Besame Mucho, Love Me Do, PS I Love You eAsk Me Why.
La maggior parte della relativa documentazione è andata persa o distrutta da molto tempo, ma noi sappiamo che la session fu prodotta da George Martin assisito dal tecnico Ron Richards e fu l’unica session dei Beatles alla EMI ad avere Pete Best alla batteria. Quando il gruppo tornò il 4 Settembre a Abbey Road, Ringo Starr era il loro nuovo batterista.
Ron Richard aveva dato inizio ai lavori preliminari della sessione, mentre George Martin cominciò ad intervenire quando l’ingegnere al mixer Norman Smith fu impressionato dalla qualità di Love Me Do. Smith disse infattiall’operatore Chris Neal di recuperare Martin che portò a termine il resto della session. Poi, il futuro produttore dei dischi dei Beatles, invitò tutti i presenti nella sala controllo per riascoltare la registrazione e per discuterne. In realtà George Martin, aveva già deciso di scritturare i Beatles con un contratto discografico alla EMI per l’etichetta Parlophone, da lui diretta.
George Martin e i suoi collaboratori fecero ai Beatles una lunga relazione sul loro equipaggiamento tecnico e diedero consigli su ciò che avrebbero dovuto farci, se avevano in programma di diventare degli artisti discografici. I Beatles non dissero nulla, nemmeno una parola e neppure le loro teste dettero un minimo cenno di essere d’accordo. Alla fine George Martin disse: “Vi ho spiegato tutto bene e non avete detto niente; c’è forse qualcosa che non vi piace?” I Beatles si guardarono a lungo l’uno con l’altro, strascicando i piedi sul pavimento, poi George Harrison lanciò una lunga occhiata a Martin e gli disse: “Si, non mi piace la tua cravatta! Ciò servì a rompere il ghiaccio e i successivi 15/20 minuti furono di puro divertimento… Quando i Beatles uscirono dallo studio per tornarsene a casa, George Martin si fermò con i suoi collaboratori tirando un lungo sospiro di sollievo e di soddisfazione dicendo soltanto: “Che ne pensate di questa cosa?” a qualcuno scesero delle lacrime sul viso…
Tratto da: The Complete Beatles Recording Sessions, Mark Lewisohn.
Di quelle registrazioni sono sopravvissute soltanto Besame Mucho e Love Me Do. Un supporto è stato scoperto in una collezione privata negli anni ’80 e un altro nel 1994. Entrambi i brani sono inseriti nel primo album della Beatles Antholgy.
Le altre registrazioni furono distrutte dopo che fu deciso che nulla da quelle sessions sarebbe stato utilizzato per realizzazioni commerciali. Era questa una pratica abbastanza frequente all’inizio degli anni ’60
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LIVERPOOL INTERNATIONAL BEATLE WEEK FESTIVAL 2012
DAL 22 AL 29 AGOSTO…
CON TANTI AMICI DA TUTTA ITALIA PER CELEBRARE I FAVOLOSI BEATLES
Anche quest’anno, un folto stuolo di beatlesiani appassionati e felici si sta preparando a partire un’altra volta per Liverpool, grazie all’associazione B.D.I.A. che si è assunta il compito di facilitare loro la vita aiutando i soci ad espletare le formalità di prenotazione di voli aerei, alberghi e i biglietti per spettacoli e varie attività. Molto interessanti sono i cosiddetti Packages ovvero le combinazioni degli alberghi con gli spettacoli, compatibilmente con i giorni di permanenza a Liverpool. Per informazioni telefonare a B.D.I.A - Tel. +39 030 303092.
Il Beatles Fan Club Italiano è già stato invitato ufficialmente anche alla 28a edizione della INTERNATIONAL BEATLE WEEK FESTIVAL 2012. Essa prevede la partecipazione di artisti, gruppi, collezionisti e di decine di migliaia di appassionati provenienti da tutto il mondo che, nel nome dell’amore per i Beatles e per la loro arte intramontabile si riuniranno a Liverpool dal 22 al 29 agosto prossimo.
Chi fosse interessato all'evento di Liverpool 2012 potrà rivolgersi a: BEATLESIANI D’ITALIA ASSOCIATI che dal 1993 ininterrottamente partecipano al fantastico raduno di Livepoool. Tel 030 303092 oppure e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo." style="color:purple;text-decoration:underline">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
I FIGLI DEI BEATLES INSIEME NELLA STESSA BAND???
I figli dei Beatles insieme nella stessa band. La notizia circola in Rete dopo che James McCartney, figlio del grande Paul, ha dichiarato alla BBC di essere disposto a formare un gruppo con Sean Lennon, Dhani Harrison e Jason Starkey. La band, sempre secondo quanto detto da McCarney Jr, potrebbe chiamarsi Beatles: The Next Generation. «Io sono interessato a questo progetto, così come Sean (Lennon, ndr) e Dhani (Harrison, ndr). Non credo cheZak (Starkey, primogenito di Ringo, è uno dei più quotati batteristi inglesi, ndr) sia interessato ad un progetto del genere, piuttosto Jason Starkey lo è. Sarei felicissimo di farne parte».
In questo momento il 34enne James McCartney è impegnato nella sua carriera solista. Ha in programma diversi concerti al Cavern Club di Liverpool, dove il padre e gli altri Fab Four mossero i primi passi. «L’eredità dei Beatles non mi spaventa, preferisco esserne parte piuttosto che scappare dal mito». Ha le idee chiare James – suo padre gli ha prodotto due Ep – e non c’è dubbio che l’operazione Beatles: The Next Generation sia un’astuta mossa promozionale, una trovata pubblicitaria più che un progetto artistico. Del resto, quanti conoscono la proposta musicale di James, o di Dhani? Sean ha pubblicato diversi dischi ma in questo momento ha un calo di popolarità notevole, e non è un caso che Zak Stakey sia l’unico ad essersi tirato indietro fin dal principio: ha già una fiorente carriera!
Ma se l’idea dovesse andare in porto, come la mettiamo con la musica? Con quale repertorio si presenterebbero “i figli dei Beatles”? Forse con le canzoni degli illustri genitori? Il rischio, molto concreto, è che tutto si trasformi in una tribute band dei Fab Four. Ce ne sono già tante… per fortuna!!!
PAUL MCCARTNEY SUONERÀ ALLE OLIMPIADI DI LONDRA?
I Giochi olimpici di Londra 2012 si svolgeranno dal 27 luglio al 12 agosto prossimi e in queste mesi si sta delineando il programma degli eventi e dei concerti legati alla grandiosa manifestazione. Nelle ultime ore Paul McCartney ha lasciato intendere che potrebbe suonare in uno spettacolo speciale legato alle Olimpiadi e ha anche rivelato che potrebbe prendere parte alle celebrazioni del Giubileo di Diamante della Regina Elisabetta, in programma sempre quest’anno. Al momento Paul McCartney sarebbe in trattative con i funzionari dell’evento per discutere di una sua possibile partecipazione. La notizia è stata riportata dal “Sun” e pare che l’ex Beatles abbia dichiarato:
“C’è qualcosa che vogliono che io faccia, non sono sicuro di cosa si tratti, penso che tenderanno a imporlo loro piuttosto che lasciarlo fare a me, ma potrei fare qualcosa alle Olimpiadi“.
Riguardo alla sua performance per le celebrazioni del prossimo Giubileo della regina ha dichiarato:
“Sono un grande fan della regina se mi venisse chiesto potrei facilmente farlo. La gente si lamenta della monarchia ma cosa vuole al suo posto? David Cameron? Non sono sicuro di volere che sia lui a rappresentare la Gran Bretagna“.
Paul si era esibito in onore di Sua Maestà già nel 2002. Intanto il DailyMail riferisce alcune voci che parlano di una serie di concerti che numerose leggende potrebbero tenere a Hyde Park e Victoria Park durante i giorni delle Olimpiadi. Ad organizzare gli eventi sarà la Live Nation che metterà a disposizione un milione di biglietti. Oltre al baronetto Paul McCartney si è parlato anche della presunta partecipazione dei Rolling Stones, Led Zeppelin, Jay-Z, Stevie Wonder, Pink Floyd, Take That e Simon e Garfunkel. Fervono dunque i preparativi e gli esigenti inglesi di certo non si faranno mancare nulla e nonostante la crisi c’è da scommettere che faranno i salti mortali pur di organizzare fin nei minimi dettagli una grandiosa manifestazione che lasci il mondo a bocca aperta.
RINGO 2012
Ringo Starr, il leggendario e amato batterista dei Beatles, pubblica il suo diciassettesimo lavoro in studio di registrazione, Ringo 2012. Le forti armonie vocali di Ringo ed il suo importante contributo alla batteria sono evidenti in questo disco che presenta cinque nuove composizioni e una straordinaria reinterpretazione della celebre "Think It Over" di Buddy Holly. L'album si apre con "Anthem", un brano pieno di “firme” di Ringo con il suo immancabile “Peace & Love”. Magistralmente prodotto da Ringo, l'album presenta una line-up stellare che include Joe Walsh, Van Dyke Parks, Charlie Haden, Dave Stewart, Richard Page, Benmont Tench, Steve Dudas, tra gli altri. Questo hi-res download offre nuova chiarezza e profondità all'eredità iconica che da tanto tempo ci regala il più celebre batterista batterista del mondo.
ALL WE NEED IS PAUL !
…….Nel cuore,si! Paul è nel nostro,nel mio cuore da molto tempo,many years from now!!!!
E’da molto tempo che aspettavo questo momento.
L’incontro. Finalmente lo vedo lì di fronte a me….Per la prima volta!!!
Posso ascoltare la sua inconfondibile voce dal vivo!!!. E’ ancora bellissima, morbida, rassicurante, ma anche forte e decisa….e intonatissima!!!!
E poi…ecco spunta il suo tenero sorriso.Paul è allegro e in perfetta forma. Lo si avverte immediatamente.Il recente matrimonio ha contribuito in buona parte immagino.Anche il look è scelto con cura,unendo il “vecchio” al “nuovo”, come nella tradizione dei Fab Four(un”Primi Beatles rivisitato anni 2000). E’ fantastico!!!! GORGEUS come mi ripete sempre Sarah ,la mia amicona inglese.
Tutti noi lo fissiamo entusiasti ed emozionati perche Paul è sempre, e per sempre, il”Nostro Paul”.Il mitico inconfondibile e assolutamente unico Paul.(ma quale sosia????).Assurdo e impossibile solo immaginare un suo sostituto.Sarebbe già una impresa difficile trovare una persona solo lontanamente somigliante!!!!!????
Di recente è anche stato riconosciuto come migliore compositore di musica leggera del 900! Già perché qualcuno osa dubitarne????La sua carriera da Beatle e da solista parla da sola.Secondo me, Paul è anche il beatle che meglio rappresenta i Beatles.Il loro mito non riguarda “solo” la loro meravigliosa musica.
Beatles significa anche gioventù. E Paul è geneticamente giovane.Lo sarà sempre.
Creativita! Paul è il più fantasioso dei quattro amici, lo dimostra la sua prolifica e duratura carriera anche da solista.
Alta Professionalità! L’abbiamo appena toccata con mano durante il concerto(forse uno degli aspetti che più mi hanno colpito).
Moda! Altro carattere dominante e dominato dai Fab.
Non dimentichiamo la Simpatia che non gli è mai mancata.
Umorismo! E’ uscito dirompente anche dopo i fantastici ”Flamming Games”,spettacolari e arditi che hanno accompagnato la sua “Live and let die”!!!! (qualcosa di fiammeggiante ritorna sempre).
E’ ricomparso sul palco fingendosi disturbato del frastuono dei botti,tappandosi le orecchie, e dando dei pazzi a quelli che avevano eseguito lo spettacolo pirotecnico.
Il concerto di Paul non è stato”solamente” straordinario per la perfetta esecuzione musicale,per la scelta delle canzoni,molte dei Beatles e dedicate ai Beatles,per la scenografia e la durata. E’ stato uno scambio di intense emozioni,date e ricevute,che ci ha fatto sentire molto vicini,come se fossimo stati seduti accanto a Lui sul palco,o durante una serata tra amici.
Siamo stati molto bene con te Paul. E’stata dura quando ci hai gentilmente avvisati che quella sarebbe stata l’ultima canzone,che il sogno stava per finire.
Nonostante le numerose canzoni che abbiamo condiviso e cantato con te stasera,non vogliamo che finisca.
“I must go”, devo andare..ci dici…poi ripeti..”I must go”..col tono quasi dispiaciuto,come dire,devo proprio! Starei volentieri ancora un po’…see you next time!!
Magari non è vero,forse sei distrutto,stanchissimo,perché anche per un grande come te,Paul,non è stata solo una passeggiata. Hai dato moltissimo,anche se la stanchezza non si è vista.
Ecco! Un altro tratto caratteristico dei Beatles, la serietà, l’impegno con cui hanno sempre svolto quello che non è stata solo passione,ma anche un lavoro molto impegnativo.
Non l’hanno mai mostrata la fatica, e glie ne siamo grati.
Ci hanno sempre regalato la parte più divertente, scanzonata,leggera, e anche molto impegnata della loro attività ma sempre con un finale positivo e di grande speranza.
….See you next time! Conclude Paul! Certo! Ci rivedremo presto,molto presto!!!!
PAUL IS ALL WE NEED……
Auntie Mary (Marilina)
THE BEATLES “YELLOW SUBMARINE”
Il 29 maggio il sottomarino giallo tornerà a navigare
in uscita su DVD e Blu-Ray il film restaurato
“YELLOW SUBMARINE SONGTRACK”
l’album con l’intera colonna sonora ripubblicato in edizione digipack
C’era una volta… o forse due… un paradiso fuori dal mondo chiamato Pepperland...
Yellow Submarine”, il classico d’animazione del 1968 firmato The Beatles è stato rimasterizzato in digitale e verrà pubblicato in DVD e Blu-ray il 29 maggio. Lo stesso giorno verrà ripubblicato in edizione digipack Yellow Submarine Songtrack, l’album che racchiude tutti i brani del film.
Da tempo non più disponibile in commercio, il film è stato restaurato per la prima volta in “4K digital resolution” (standard delle immagini per la proiezione cinematografica con una risoluzione quattro volte maggiore del tradizionale digital cinema e delle immagini HD) da Paul Rutan Jr. e dal suo team di specialisti al Triage Motion Picture Services e Eque Inc. Per la delicata natura delle originali animazioni disegnate a mano, non è stato usato un software automatico per la pulizia delle immagini sulla pellicola ma un processo manuale, fotogramma per fotogramma.
Tra i contenuti bonus che accompagnano “Yellow Submarine” nel DVD e Blu-ray, sono inclusi il “making of” intitolato “Mod Odyssey” (durata 7’30”), i trailer cinematografici originali, il commento audio del produttore John Coates e dell’art director Heinz Edelmann, interviste alle persone coinvolte nella realizzazione del film, lo storyboard, 29 disegni originali e 30 foto dietro le quinte. Entrambe le versioni saranno pubblicate in edizione digipack che conterrà le riproduzioni dei fotogrammi del film, adesivi da collezione ed un booklet di 16 pagine con testi scritti da John Lasseter (direttore creativo di Walt Disney and Pixar Animation Studios), grandissimo fan di Yellow Submarine.
Nelle sue note, Lasseter scrive “sia come fan del cinema d’animazione che come filmmaker, mi tolgo il cappello davanti agli artisti che hanno realizzato Yellow Submarine, che con il loro lavoro rivoluzionario hanno spianato la strada al mondo incredibilmente vario dell’animazione di cui tutti noi godiamo oggi”.
Diretto da George Dunning e scritto da Lee Minoff, Al Brodax, Jack Mendelsohn e Erich Segal, “Yellow Submarine” comincia il suo viaggio verso il cinema quando Brodax, che aveva precedentemente prodotto i quasi 40episodi della serie di cartoni animati dei Beatles per la ABC, propose a Brian Epstein, manager della band, l’idea di realizzare un vero e proprio film animato. “Yellow Submarine”, incentrato su una canzone di John Lennon e Paul McCartney, è un racconto fantastico ricco di pace, amore e speranza, arricchito dalle canzoni dei Beatles, tra cui “Eleanor Rigby,” “When I’m Sixty-Four,” “Lucy in the Sky With Diamonds,” “All YouNeed Is Love” e “It’s All Too Much.” Al suo debutto nel 1968, il film fu subito riconosciuto come una pietra miliare per come ha rivoluzionato un genere integrando l'approccio freestyle del periodo con tecniche di animazione innovative. Ispirato dalle nuove tendenze artistiche dell’epoca, il film prende vita con gli stili abbaglianti della Pop Art di Andy Warhol, Martin Sharp, Alan Aldridge e Peter Blake. “Yellow Submarine” è diventato un classico del cinema d'animazione anche grazie alla direzione artistica e alla design production di Heinz Edelmann ed al lavoro creativo di registi d’animazione come Robert Balser e Jack Stokes e del team di animatori. Ho pensato fin dall’inizio che il film dovesse essere una serie di corti interconnessi tra loro” ricorda Edelmann. “lo stile sarebbe dovuto variare più o meno ogni 5 minuti per mantenere costante l’interesse fino alla fine”. Il risultato è un susseguirsi di stili che comprendono mix di fotografia live-action e animazione, sequenze tridimensionali ed effetti caleidoscopici di "rotoscoping", particolare tecnica di animazione utilizzata per creare un cartone animato in cui vengono disegnate le scene di ogni singolo fotogramma partendo da una pellicola filmata in precedenza. L’intero processo ha richiesto un lavoro di circa due anni impiegando 14 differenti copioni, 40 animatori e 140 artisti, per arrivare a produrre questo trionfale e rivoluzionario capolavoro d’animazione. Il 24 Aprile, la Candlewick Press renderà disponibile una nuova edizione del libro illustrato di “Yellow Submarine”, un vero e proprio viaggio nella lettura per l’intera famiglia. Lo spirito spensierato della storia del film accompagnato dagli artwork originali che tanto hanno affascinato adulti e bambini prendono posto in un magnifico libro da 40 pagine che verrà venduto sia nei negozi che nel Beatles Store ondine (www.thebeatles.com). Una versione digitale interattiva per iPad, iPhone e iPod touch, invece, è già disponibile in download gratuitonella sezione Libri dell’Apple store all’indirizzowww.iTunes.com/TheBeatles.
Yellow Submarine – sinossi
C'era una volta... o forse due, un paradiso fuori dal mondo chiamato Pepperlandia - un posto dove la felicità e la musica regnavano incontrastate. Ma tutto questo era minacciato dai terribili Biechi Blu che avevano dichiarato guerra e inviato il loro esercito guidato da un minaccioso Guanto Volante per distruggere tutto ciò che vi era di bello. Ed ecco giungere John, Paul, George e Ringo per sventare la minaccia. Armati di humor, di canzoni e, ovviamente, dall'immancabile sottomarino giallo, i Beatles affrontano i mari agitati per sconfiggere le forze del male.
BEATLEMANIA: 50 ANNI CON I BEATLES
MOSTRA WITH LOVE
A CARPI (Modena) Dal 25 marzo al 22 aprile 2012 - Al Centro Commerciale IL BORGOGIOIOSO
In mostra memorabilia, dischi e rarità con concerti, incontri e un contest:
DOMENICA 25 MARZO h. 16,00: INAUGURAZIONE MOSTRA con MASSIMO MASINI curatore della mostra), ROLANDO GIAMBELLI ("Beatlesiani d'Italia Associati"), ROBERTO FREAK ANTONI (cantante, attore, esperto di Beatles). Presentazione del catalogo “THANK YOU BOYS”. h. 17,00: CONCERTO TRIBUTO AI BEATLES con la cover band "LET IT BEAT".
DOMENICA 1 APRILE al Centro Commerciale IL BORGOGIOIOSO h. 16,30: Rottura dell’UOVO di Pasqua gigante. h. 17,00: CONCERTO Duo chitarre e voci "FRE MONTI"
LUNEDI' 2 APRILE Auditorium Biblioteca Multimediale “A. LORIA” h. 21,00: ”CHIEDI CHI ERANO I BEATLES” Incontro con ENZO GENTILE (giornalista) tra filmati, curiosità e storia. GIOVEDI' 12 APRILE AuditoriumBiblioteca Multimediale “A. LORIA” h. 21,00: ”DAI BEATLES AL BEAT MODENESE” Presentazione del libro "AVANZI DI BALERA" (Anniversary Book, 2011) con l'autore MASSIMO MASINI e BEPPE CARLETTI dei Nomadi.
DOMENICA 15 APRILE Centro Commerciale IL BORGOGIOIOSO h. 17,00: CONCERTO STRUMENTALE Duo chitarristico "WE WANT BEATLES".
DOMENICA 22 APRILE Centro Commerciale IL BORGOGIOIOSO h. 16,00: Distribuzione pop-corn. h. 17,00: BORGOGIOIOSO BEAT FACTOR Consegna dei premi e concerto dei gruppi vincitori.
IL BEATLES FESTIVAL PER I BAMBINI
“The Beatles’ Song & Music Festival
for Young Boys & Girls”
“CANTANDO CON I BEATLES”
Successo per l’anteprima:
Applausi per SILVER da X Factor
Ha raccontato i suoi inizi artistici grazie ai BEATLES
Si è conclusa con successo tra l’entusiasmo di un pubblico attento e competente la serata di presentazione del primo concorso nazionale canoro beatlesiano per bambini e giovanissimi che BEATLESIANI D’ITALIA ASSOCIATI ha organizzato a Brescia presso l’Auditorium San Barnaba, con il Patrocinio dell’assessorato alla Cultura del Comune di Brescia ed il sostegno del Conservatorio di Musica Luca Marenzio che, grazie al Direttore M° Carlo Balzaretti e al suo Presidente la Dott.ssa Patrizia Vastapane, ha messo a disposizione allievi, docenti ed un magnifico pianoforte Steinway, per le prove dei candidati.
Le prove dei giovani artisti che hanno aderito a questa “sessione zero” non competitiva, quindi non valutate da una giuria, che sarà invece sempre presente nelle prossime sessioni del concorso, hanno dato prova di notevole preparazione, impegno e serietà da parte di tutti i giovani intervenuti, nell’affrontare il pubblico da un palcoscenico di prestigio ed hanno fatto già ravvisare in parecchi di loro un talento innato che ha soltanto il bisogno di essere tirato fuori…dalla volontà di ciascuno di essi.
In fase preparatoria dell’audizione è stato apprezzato il duetto d’improvvisazione con un giovane allievo del Conservatorio di Brescia, Michele Tagliaferri al violoncello, con Rolando Giambelli alla voce, chitarra e armonica che hanno così dato inizio alla musica con Revolution, Norwegian Wood e You’ve Got To Hide Your Love Away.
Ad aprire ufficialmente le audizioni con Let It Be dei Beatles eseguita al pianoforte e da lei cantata, è stata Nicole Bulgarini brava allieva di CantoStudio alla quale è seguito Fiilppo Caretti di 12 anni che con chitarra, armonica e voce ha interpretato tre brani (I feel fine – I Should have Known Better e You’ve Got To Hide…) dei Fab Four.
Da Milano hanno dato prova di grande preparazione Giulia Duchi di 15 anni che ha eseguito alcuni brani fra i quali Isn't it a Pity e Something di George Harrison alternandosi al piano e al violino con un giovanissimo pianista.
Poi il duo Matteo e Andrea Corvaglia con chitarra armonica e due voci perfettamente amalgamate che hanno entusiasmato il pubblico eseguendo In My Life ed in fine un bis a grande richiesta!
Le Ropes ovvero le 4 allieve del Liceo Scientifico Calini e quindi anche della nostra brava presentatrice Emi Baronchelli, che vi insegna l’Inglese, si sono cimentate in alcuni brani cantati “a cappella” fra i quali una bella interpretazione di “Blackbird” strappando un lungo applauso.
Sofia Anessi, brava allieva da due anni di Sandy Chambers ha eseguito una bellissima “Something” di Harrison.
Brunella Mazzolari di 13 anni ha cantato Happy XMas la memorabile canzone natalizia di John Lennon e poi la sorella Annalisa di 15 anni accompagnandosi al pianoforte ha eseguito Imagine e Yesterday.
A metà programma è intervenuto Rolando Giambelli per spiegare le modalità del Concorso canoro, ma anche per comunicare l’intenzione di dedicarlo all’AIEOP l’associazione che raggruppa i principali ospedali oncologici pediatrici italiani presieduta dal Prof. Fulvio Porta. Giambelli ha anche eseguito con la chitarra alcuni brani con suo figlio Alessandro alle percussioni, invitando, a sorpresa sul palco Penelope, una bella bimba di soli nove anni che senza esitazioni è salita sul palco, ha preso il microfono e senza sbagliare una parola ha interpretato con voce intonata “Imagine” di John Lennon accompagnata dai meglio conosciuti come, Two Of Us.
Nunzia Lombardi un’altra “talentuosa” di 17 anni ha eseguito una reinterpretazione in chiave jazz di “All My Loving” molto apprezzata.
L’atteso ospite d’onore della serata, il bravo Silver molto apprezzato a XFactor e recentemente alle selezioni per il Festival di Sanremo, dopo aver interpretato brani dei Beatles e uno di Bob Dylan, altro suo idolo, ha raccontato della sua crescita artistica con i Beatles fin da bambino, e le sue numerose partecipazioni alle manifestazioni “beatlesiane” bresciane.
Ed infine, prima dell’immancabile invasione di palco da parte dei partecipanti, per cantare in coro l’immancabile Hey Jude finale, Annalisa Mazzolari, allieva di Brunella Mazzola, è tornata in scena interpretando la travolgente “Say Say Say”.
Grande apprezzamento per la serata, quindi, da parte del pubblico, dei genitori dei giovani artisti, dell’Associazione Brescia Bimbi che ha sostenuto l’iniziativa, ma anche dei docenti dei ragazzi presenti; del prof. Luigi Fertonani che da anni cura la big band “beatlesiana BS I Love You” della media Carducci per il Beatles Day e del maestro Pinuccia Giarmanà docente del conservatorio di Brescia, e pianista e concertista di notevole talento che i “beatlesiani” apprezzano per un indimenticabile arrangiamento “beatlesiano” a 4 mani .
GR
LUCIO DALLA
(ovviamente io lo ricordo di più a Brescia)
Lucio Dalla... per me (non solo beatlesiano) un grande della musica... fin da quando lo sentii per la prima volta cantare Paff Bum a Sanremo nel 1966 in coppia con gli Yardbirds di Jeff Beck. Nella mitica band britannicainiziarono la loro carriera anche Eric Clapton
,
Jimmy Page! E fu un grande inizio anche per Lucio... di una carriera che non finirà mai, come la sua musica... immortale! Lo incontrai nell'88 a Villa Fenaroli dopo il memorabile concerto con Gianni Morandi e gli Stadio di Gaetano Curreri organizzato dal Cipiesse di Santo Bertocchi e più recentemente nel 2004 a Sirmione, ospite al premio Catullo presentato da Paolo Bonolis. Indimenticabile il concerto co De Gregari in Piazza Loggia! Lo vidi al volante partecipare alla Mille Miglia ed infine al concerto di presentazione della corsa bresciana dove cantò la celebre (Nuvolari) al Teatro Grande di Brescia.
Rolando Guambelli
A JAMES TAYLOR LA TESSERA ORO DI B.D.I.A.
James Taylor – Concerto indimenticabile al Teatro Grande di Brescia
Un nome, una sicurezza. Il grandissimo cantautore americano James Taylor ha tenuto un fantastico concerto a Brescia al Teatro Grande il 14 marzo 2012, per la serata d'anteprima del Nuovo Festival del Vittoriale della prossima stagione.
Il grande musicista made in Usa nato nel 1948 a Belmont con il suo sound crossover ha stregato più di una generazione.- La sua anima folk e la sua anima blues spesso si fondono creando produzioni e ballate ormai indimenticabili. Da ‘Fire and Rain’ a ‘Walking Man’, da ‘Sweet Baby James’ a ‘Mockingbird’ una collezione straordinaria di brani e album che tutti ricordano. per citare solo alcuni dei più famosi, fino alla leggendaria "You've got a Friend" di Carole king o Yesterday dei Beatles, un suo omaggio ai Fab Four per ricordare che la sua sfavillante carriera iniziò proprio con un’audizione davanti ai Beatles che per il suo talento lo scritturarono immediatamente alla APPLE, la loro celeberrima etichetta discografica con la mela verde… E noi a fine spettacolo gli abbiamo conferito direttamente sul palcoscenico del Grande la tessera “oro” della nostra Associazione.
LA APPLE dei BEATLES E JAMES TAYLOR.
Poco dopo la scomparsa di Brian Epstein che aveva creato e guidato i Beatles, il 1968 si aprì con un viaggio in India a Rishikesh, presso il Maharishi Mahesh Yogi, alla scuola di pensiero della "Rigenerazione spirituale" di cui i Beatles erano nel frattempo diventati adepti.
Al ritorno dall'India, John e Paul volarono a New York per il lancio della loro società di produzione ribattezzata "Apple" e che aveva per simbolo una mela verde. Con la loro società, essi spiegarono, volevano offrire la possibilità a tutti gli artisti che avevano qualcosa da dire, fossero essi musicisti, scrittori, cineasti, di potersi esprimere senza passare dalla dura gavetta e dalla spasmodica ricerca di qualcuno che gli desse fiducia come era capitato a loro.
Paul disse in una conferenza stampa che l'idea era quella di un "comunismo occidentale"[128]. Di fatto, l'attività principale della Apple fu la produzione dei loro dischi, che dal White Album in poi iniziarono ad apparire con l'etichetta della mela verde, intera su un lato del disco e tagliata a metà sull'altro. Si trattò di un'impresa velleitaria che risucchiò molto denaro[129] e dette risultati assai modesti rispetto alle aspettative artistiche, anche se alla fine uscirono per la Apple dischi di autori di talento, come il giovane James Taylor.
Nel 1968 l’artista americano soggiornò a Londra per la registrazione di James Taylor, suo primo album, per la Apple Records, casa discografica dei Beatles (al disco collaborarono anche Paul McCartney e George Harrison, e quest'ultimo utilizzò il titolo di una canzone di Taylor – Something in the Way She Moves – per comporre la celeberrima Something).
SALSO MEETS THE BEATLES 2012
La musica dei mitici Beatles farà battere il cuore a tutti gli appassionati grazie a Salso Meets The Beatles, l'evento musicale-culturale giunto alla sua terza edizione in programma per un intero fine settimana nei giorni 13 – 14 – 15 luglio nella splendida località termale di Salsomaggiore
Quest'anno è una data particolare, ricorre infatti il 50° anniversario del primo disco dei Beatles “Love Me Do”… Il Programma dell’evento sarà reso noto più avanti.
IL 9 FEBBRAIO 2012
SIR PAUL MCCARTNEY HA INAUGURATO LA ‘SUA’ STELLA SULLA HOLLYWOOD
WALK OF FAME
Dopo John Lennon, George Harrison e Ringo Starr, anche Sir Paul McCartney ha una ‘sua’ stella personale sulla Hollywood Walk of Fame. Già presente insieme agli altri tre ex-colleghi come ‘The Beatles’, naturalmente, il musicista di Liverpool è l’ultimo dei quattro ex-componenti della band inglese a ricevere una sua stella sulla strada californiana dedicata alle celebrità. Giovedì 9 febbraio 2012, Sir Paul ha tenuto un breve discorso nel corso dell’inaugurazione formale della ‘stella’, collocata in Vine Street, non lontana dalle ‘stelle’ di Lennon, Harrison e Starr e proprio davanti all’ingresso degli uffici e degli studi dell’etichetta Capitol Records. Proprio in quegli ‘studios’, Macca ha recentemente registrato il suo ultimo album “Kisses on the bottom”. Il 10 febbraio, inoltre, a Paul McCartney è stato conferito il titolo di “MusiCares Person of the Year”.
GRANDE SUCCESSO A BRESCIA PER
L’8° "CONCERT FOR GEORGE HARRISON"!
”Help! For Haiti’s Children…”
Domenica 26 febbraio dal pomeriggio e fino tarda sera all’Auditorium San Barnaba si è tenuto, con grande affluenza di pubblico e meritato successo, nonostante il parziale blocco della circolazione a causa dell’inquinamento, l’8° "Concert for George Harrison" proposto e organizzato dai Beatlesiani d’Italia Associati con il Patrocinio del Comune e della Provincia di Brescia e della Regione Lombardia. La kermesse ha visto sfilare sul palco tante bands provenienti da tutta Italia per rendere omaggio all'indimenticabile Beatle scomparso nel 2001, e che avrebbe compiuto 69 anni il 25 febbraio scorso.
A dare il benvenuto e per dare inizio al concerto, la brava ed instancabile Emi Baronchelli nel ruolo di presentatrice, ma soprattutto insegnante d’inglese di tanti giovani musicisti che si sono avvicendati proprio sul palco dell’Harrison Day. Rolando Giambelli, fondatore del sodalizio dedicato ai Beatles, ha dato il via alla kermesse accompagnando la giovanissima Penelope di nove anni, che di George Harrison ha cantato le bellissima Here Comes The Sun, ma anche Imagine in omaggio a John Lennon, con una delle chitarre portate in mostra dal Beatles Museum cioè una Rickenbaker 12 corde (modello prediletto da Harrison) e una Epiphone “John Lennon”, strumenti bellissimi che hanno riscosso notevole successo. E’stata poi la volta di Giulia Duchi da Milano con violino e voce stupenda accompagnata al piano da Riccardo ha eseguito: Isn't it a pity, If I needed someone, All things must pass e Something, tutte di Harrison.
I Rangzen, fantastica band di Rimini che in tibetano significa “Indipendenza” per circa un’ora ha reinterpretato il Concert Fort Bangla Desh proposto nel 1971 da Harrison a New York per aiutare le popolazioni travolte dalle inondazioni in quella parte del mondo.
I Beatlesiani ispirati da questa musica hanno voluto dedicare la giornata harrisoniana bresciana per sensibilizzare i presenti all’ancora gravissima situazione attuale di Haiti dopo due anni dal devastante terremoto, con una mostra fotografica ed una raccolta di fondi in favore della Fondazione Francesca Rava Onlus NPH che da anni è attiva per portare concreto aiuto, soprattutto ai bambini, costruendo scuole, ospedali e luoghi di accoglienza per gli orfani in quella terra martoriata. L’ing. Giorgio Pedercini del Rotary Club bresciano ha brevemente illustrato il progetto tradotto in realtà delle due scuole recentemente inaugurate ad Haiti con i circa 200.000 euro raccolti da i Rotary per la fondazione Rava. E a fine serata grazie a molti fans di Harrison e ai dipendenti della Società Camozzi presenti che si sono attaccati l’adesivo verde “I LOVE GEORGE” sono stati raccolti in pochi minuti 450 euro che saranno versati alla Fondazione Rava per Haiti.
Si sono poi avvicendati incessantemente per oltre sette ore e fino a sera inoltrata i gruppi: Douglas Band - Firechild 660 - Johnny & the Moondogs grande interprete di Lennon - Mattia Foina “solo” con la sua chitarra - Michele Tagliaferri con il magico violoncello - Sasà e Francesco Massarelli con la loro bella cantante misteriosa- The Beatres - The Rope Skippers, belle e giovani allieve del Liceo Calini “a cappella” con un’ottima amalgama vocale… - Tony Guida musicista, pittore e collezionista – The Triflers indispensabili in ogni manifestazione “beatlesiana”
Grande calore ed entusiasmo soprattutto dai tantissimi giovani che hanno affollato il San Barnaba per Jury che da X Factor ci fece sognare in “duo” con suo fratello Kevin Magliolo, ma anche per Silver (anche lui da XFactor) che, oltre a pregevoli canzoni dei Beatles, ha interpretato magistralmente Bob Dylan, grande amico di Harrison.
Marco Zappa & Renata Stavrakakis dalla Svizzera hanno presentato nel vicino Caffè Magenta, affollatissimo per tutta la giornata dai loro estimatori interessati al loro magistrale concerto acustico con brani tratti dai loro album Tribute to Harrison e The Beatles Yesterday & Today invitando a suonare anche Rolando Giambelli, presente in numerosi brani del disco.
Giorgio Cordini che suonò con De Andrè e con tanti altri grandi della musica, dopo tanti anni ha risuonato volentieri con Giambelli suo vecchio collega, fino a quando Mauro Pagani non glielo portò via dai Baby Lonia: My Sweet Lord; Something e Here Comes the Sun.
Alberto Fortis che sarebbe stato lieto di essere con i beatlesiani a celebrare George Harrison per un imprevisto ma importante impegno artistico a Milano in sala di registrazione ha telefonato un diretta ricevendo dai presenti un caloroso applauso.
Così è stato anche per Aldo Tagliapietra il cui calendario era stato sconvolto da Adriano Celentano che lo ha voluto a Sanremo a suonare il “sitar”in due brani durante il suo discusso monologo sul palco dell’Ariston.
Carlo Poddighe, da solo e prima del gran finale dei milanesi Triflers, ha dato prova di grande talento eseguendo tre pezzi memorabili di Harrison.
Tutti gli artisti e le bands hanno suonato gratuitamente la musica dei Beatles anche per sostenere le cause umanitarie della Fondazione Francesca Rava Onlus NPH, senza dimenticare le numerose associazioni sempre presenti nelle intenzioni dei Beatlesiani secondo il motto dell’associazione “Beatle People For People”, in modo particolare ricordiamo l’UNICEF, Essere Bambino, A.B.E. (Associazione Bambino Emopatico).
E’ stato anche allestito uno stand di Tibet House con pubblicazioni a tema e interessanti oggetti di artigianato, ma anche di culto di quel Paese il cui Dalai Lama è tuttora in esilio, per sensibilizzare il pubblico al grave problema dei tibetani che stanno lottando per la loro indipendenza e libertà.
E’ stato presentato il libro di Olivia Harrison “Living in the material world” edito da RIZZOLI
La Filmografia dedicata a George Harrison è stata curata da Riccardo Russino.
Sul palco è stata allestita una sintetica mostra fotografica su GEORGE HARRISON
In tarda mattinata era stata aperta presso il Beatles Museum presso il Museo Mille Miglia a Brescia la Mostra iconografica dedicata a George Harrison.
ARMONICANDO…
2° FESTIVAL DELL'ARMONICA A BOCCA IL 20 MAGGIO 2012 A VERONA
Armonicando - Verona, in via dell'artigianato 9/A (c/o Musicalbox)
Rolando & Pete suonano “Love Me Do”
BEATLES DAY CAMOGLI 2012
“ALL YOU NEED IS LOVE”
Nel 2011, lo strepitoso successo di “Yellow Submarine”, quest’anno il salvagente di “All you need is love”. Gli Organizzatori della kermesse musicale camogliese dedicata all’intramontabile quartetto di Liverpool sottolineanoancora una volta la loro strategia vincente: amalgamare le armonie beatlesiane con le incantevoli atmosfere della Città rivierasca.
“E’ vero che la musica dei Beatles è eternamente bella, ma è altrettanto vero che bisogna presentarla in una veste rinnovata nel tempo, così da coinvolgere nello spettacolo i fans di tutte le età” asseriscono gli Organizzatori.
Infatti, il prossimo 18 agosto, Camogli sarà ancora il suggestivo scenario di accattivanti ed innovative proposte musicali, preparate ad hoc da questi appassionati che a loro volta furono componenti di pop-band camogliesi. Verranno coaiuvati anche dai figli, amici degli amici e tutti quelli che desiderano dare una mano in questo evento di indiscusso successo. La fase preparatoria della manifestazione è già fin d’ora colma di entusiasmo e consensi da parte di tutti gli artefici della kermesse.
L’evento prevede un insolito e coinvolgente anticipo: il venerdì precedente, alle ore 21, nella Piazza Gaggini di Ruta, ci sarà “Beatles Dance”, una dimostrazione di come le canzoni dei Beatles possono essere interpretate nei vari stili di ballo. La serata prevede anche la partecipazione del simpatico pubblico che potrà cimentarsi nella danza assieme ai maestri di ballo. Le musiche saranno diffuse dal DJ, e si prevede per quella sera una grossa affluenza di visitatori per i quali saranno disponibili le t-shirt 2012 come pure lo snack “alla maniera di Liverpool”.
Sabato 18, giorno ufficiale dell’esordio di “All you need is love” s’inizia con le musiche dei Beatles eseguite dalla Banda “Città di Camogli”, diretta dal Maestro Giancarlo Dalorto, che partirà da Piazza Schiaffino alle 11 per dirigersi in Piazza al porto, transitando quest’anno dalla centrale Via della Repubblica. Da notare che in questa edizione, la Grande Sfilata prevede la partecipazione gratuita del gentile pubblico che si agghinderà come i “figli dei fiori”. Il modulo d’iscrizione gratuita è sul sito del BeatlesDay Camogli 2012. Nella Piazza del porto verrà quindi presentata ufficialmente la manifestazione e saranno consegnati i premi per i tre migliori vestiti della variopinta sfilata.
Sempre alle 11, avrà inizio la mostra di memorabilia beatlesiane “Incontro con i Beatles” nel Circolo della Rari Nantes Camogli, Via Garibaldi 129: i preziosi reperti sono presentati da Rolando Giambelli. Nella stessa locationsaranno disponibili le t-shirt della manifestazione, già prenotabili on line all’indirizzo del sito.
Al Circolo avranno inoltre luogo proiezioni non-stop di filmati originali e rari del quartetto di Liverpool e i gentili visitatori avranno a disposizione come lo scorso anno, il divertentissimo gioco su Play Station “Beatles Rock Band”, con cui è possibile interagire e suonare gli strumenti e le canzoni del celebre gruppo.
Alle 17, in Via della Repubblica, ci sarà “Kids Beatles”, riservato (ma non solo) alle nuove generazioni. Si esibirà il gruppo “Scrabble” formato da giovanissimi (età media 11 anni): il loro repertorio prevede pezzi piuttosto elaborati e sarà perciò uno show per tutti. Sarà poi la volta del gruppo teatrale “Bianconiglio” che si esibirà in una rappresentazione del “Yellow Submarine” dedicato ai bimbi. Va sottolineato che in quest’attività sono previste maschere e il coinvolgimento dei giovanissimi in platea.
Alle 18:30, ci sarà l’ormai consueto ed atteso appuntamento “I Beatles a modo nostro” sulla Piazza del porto, con musicisti ed artisti affermati. Una speciale sezione sarà dedicata alle perfomances del “Bena Benefit Choir” che interpreterà significativi brani “a cappella”. Il coordinamento di questa parte del BeatlesDay è curato dal bravo musicista camogliese Bruno Costa. Interverrà anche Rolando Giambelli dei Beatlesiani d’Italia.
Dalle 12:00 e fino alle 23:00 lo stand gastronomico della Base Mare distribuirà cibo, bevande, musica e simpatia. Alle 21, la parte più attesa di tutto l’evento: “Beatles sotto le stelle”, esibizione live della Magical Mistery Orchestra, un ensemble completo di archi e strumenti originali, composto da 12 elementi che si esibirà in musiche dei Fab Four con la strumentazione originale. Le riproduzioni delle armonie orchestrali saranno ultra-fedeli e l’ascolto coinvolgerà anche il più esigente degli spettatori. Parteciperà inoltre un attore che si esibirà durante alcuni pezzi dell’ensemble.
Per ultimo, il salvagente di “All you need is love”. Tale simbolo che rappresenta al suo interno l’iconografia hippy di “fate l’amore non la guerra” rappresenta l’amalgama della musica anni ’60 con la tradizione marinara di Camogli. Un grande modello del salvagente di circa 3 metri di diametro sarà presente all’evento già dalle 11 in Piazza Schiaffino, percorrerà quindi le vie cittadine con la Grande Sfilata e sarà presente in ogni location della manifestazione durante gli appuntamenti della fitta giornata. Il modello è costruito dal Gruppo San Fortunato, già celebre per la realizzazione artistica degli spettacolari falò della Sagra del Pesce di Camogli.
L’appuntamento clou dell’estate è pertanto a Camogli, il 18 agosto prossimo, quando sarà dato il via alla giornata di musica dei Beatles gridando: ...love, love, love!!!
Le informazioni e notizie aggiornate dell’evento possono essere consultate su www.beatlesdaycamogli.com
PETE BEST A NAPOLI HA INCONTRATO BAMBINI MUSICISTI E TANTI FANS PER I 50 ANNI DEL PRIMO SINGOLO
'LOVE ME DO'
(ANSA) - NAPOLI, 25 GEN - Diciassette bambini della scuola dell'infanzia del Suor Orsola Benincasa di Napoli oggi hanno accolto l'ex batterista dei Beatles, Pete Best, intonando 'Love
me do!', primo successo dei Fab Four. Si e' conclusa cosi' la due giorni napoletana dell'ex batterista dei Beatles. Il musicista e' stato ospite della mostra 'Rock!2' allestita al Palazzo delle arti di Napoli, ideata e diretta da Carmine Aymone e Michelangelo Iossa. Dopo l'incontro di ieri con i fans, Best oggi ha incontrato il console Console britannico Michael Burgoyne. Pete Best che con John Lennon, Paul McCartney e Gorge Harrison costrui' il primo sound dei Fab Four, ha strappato una promessa agli
organizzatori di 'Rock!2', organizzare un concerto a Napoli.
''E' una citta' meravigliosa - ha detto Best -: il suo panorama e' da mozzare il fiato cosi' come l'energia e l'affetto della sua gente. Non vedo l'ora di suonare qui'''.
Per la prima volta a Napoli e a Bari Pete Best, primo leggendario batterista dei Beatles, ha incontrato il pubblico e la stampa per aprire le celebrazioni del cinquantesimo anniversario di 'Love me do!', primo singolo dei Beatles. Due incontri esclusivi che nascono dalla partnership tra la mostra evento sul rock e i suoi linguaggi 'ROCK!2' con GEATECNO| Energia - Ambiente. L'appuntamento si è tenuto al Pan - Palazzo delle Arti di Napoli. La due-giorni è stata organizzata con il supporto di Beatlesiani d'Italia Associati, associazione che da 20 anni promuove in Italia la musica dei Beatles attraverso concerti, mostre e convention. A Napoli Pete Best ha ricevuto il premio 'Rock Legend 2012' dalla Geatecno, main sponsor dell'evento. All'incontro con Pete Best hanno preso parte i direttori culturali e organizzatori della mostra 'ROCK!2' Michelangelo Iossa e Carmine Aymone, Antonella Di Giurodella Geatecno s.r.l. e Rolando Giambelli, presidente di Beatlesiani d'Italia Associati. Pete Best ha incontrato i beatlefans campani, ai quali dedicato una sessione/autografi esclusiva ed ha visitato la mostra ROCK!2 , in programma presso il PAN.
La due-giorni con Pete Best è proseguita con un incontro tra il musicista inglese e il console generale britannico di Napoli, Michael Burgoyne, presso la sede del Consolato Britannico di Napoli in Via dei Mille. Poi Pete Best è stato ospite dell'Universita' degli Studi di Napoli 'Suor Orsola Benincasa', dove ha ricevuto il saluto del preside delle Facolta' di Scienze della Formazione - Enricomaria Corbi – ed è stato intervistato dalla redazione di RUN Radio - Radio Universitaria Napoletana, web-radio ufficiale dell'Universita'. In quella occasione i bimbi della scuola dell'infanzia dell'Istituto hanno accolto mr. Best con una loro versione strumentale di 'Love me do!'. Nel corso della serata di mercoledi', Pete Best ha incontrato nuovamente il pubblico e la stampa in occasione di un secondo appuntamento che si è tenuto nelle sale del prestigioso Palazzo Plenilunio di Rutigliano [Bari]. Si è completato cosi' l'itinerario esclusivo di Best che, per la prima volta nella sua carriera, ha incontrato il pubblico campano e pugliese.
PAUL IS DEAD?
IL CASO DEL DOPPIO BEATLE
Il più completo dossier sulla “morte di Paul
di Glauco Cartocci
Robin Edizioni
€ 16,00 Pag. 395
P.I.D. Paul is Dead, qui come titolo con giustamente un punto interrogativo.
Se già conoscete l’argomento sulla presunta morte di Paul o avete letto qualcosa al riguardo beh amici Beatles Maniaci e Non vi manca ancora molto.
Edito dallo stesso autore nel 2005 questo volume si è via via arricchito di nuove finestre sul “caso”,
nuovi interrogativi nuovi indizi che invece di portare verso una facile risoluzione del caso lo rendono ancor più corposo ed intrigante.
Il 98 % dei Fans a questo dilemma non ci credono ma sicuramente ad una grande percentuale di essi è venuta in mente almeno una volta la domanda…e se fosse tutto vero??? Poi magari come lo scrivente si pensa che ciò potrebbe essere una Leggenda ancor più grande di quella in cui essa è contenuta..quella dei 4 ragazzi della work class di Liverpool che hanno rivoluzionato la musica e la società in cui hanno operato, lasciando segni ancor oggi a distanza di più di 50 anni da quando tutto ebbe inizio ..
Di cose con cui questo volume si distingue su quelli che lo hanno proceduto e che lo hanno seguito sullo stesso argomento ce ne sono tante..una su cui l’occhio del lettore cade è la presenza delle foto dei particolari degli indizi….poi i 10 nuovi scenari che hanno integrato questa ultima stesura che potrebbe considerarsi definitiva, ma che, sapendo delle migliaia di persone nel mondo che tramite la Rete stanno analizzando l’argomento rischia di dover ancora essere da qui a poco aggiornato.
Cosa dire, leggetelo anche se non credete a questa storia….certe evidenze sono comunque reali ed aiutano comunque a conoscere meglio gli scrigni che contengono gran parte degli indizi…e chissà magari anche voi analizzandoli, ne troverete altri e butterete altro propellente ad un fuoco che non si spegnerà mai…la leggenda sulla presunta morte di Paul McCartney. Buona lettura…..
Beatlesianamente
Rosario The Rox Bersanelli
ANALFABEATLES Filosofia di una passione elementare
di Massimo Carboni
Castelvecchi Editore
€ 14,00 Pag. 125
Dalla seconda di copertina…”In questo libro gli amori musicali e i ricordi autobiografici di un fan ormai più che quarantennale vanno dunque di pari passo alla riflessione filosofica che cerca di interrogarne e comprenderne significati e motivazioni. Un libro per filosofi e per vecchi (e nuovi) fan beatlesiani”
Beh in effetti il primo aggettivo che mi è venuto in mente sfogliandolo eleggendolo..è stato un libro “colto” veramente ben fatto.Un’analisi filosofica sul fenomeno Beatles, sull’essere un Genio sulle sensazioni che l’ammirazione verso i Beatles genera.
Citazioni dotte ma che possono tranquillamente esser lette da chi, lo scrivente per primo, dotto non è.
Oserei dire un libro serio.
La foto di quarta di copertina da sola vale il prezzo del libro…uno scatto dell’autore giovanissimo davanti alla cover aperta dell’album Sgt Pepper!! Stupenda …chissà quanti giovani si rivedono in una posa simile..migliaia….
A vedere l’indice dei nomi sembra di leggere i libri esposti in una Biblioteca, e Amici miei se volete un libro serio su un argomento che conosciamo bene…allora senza ombra di dubbio questo è il libro per voi…se alcune cose non le capirete è solo perché altre le capirete ancor di più.. in quanto scritte semplicemente da uno di Noi…che ha provato le nostre Beatlesiane sensazioni e le ha riportate ad uno stato colto in chiave filosofica…..Buona lettura…..
Beatlesianamente
Rosario The Rox Bersanelli
ANDY WARHOL
IL GENIO IN COPERTINA
Nel libro di Bianca Martinelli
Alla fine il cerchio si chiude. Andy Warhol, l'uomo che ha trasformato i prodotti di consumo in opere d'arte, è riuscito a trasformare le sue opere d'arte in oggetti di consumo di massa. Il corpo del reato era sotto gli occhi di tutti: la banana da sbucciare sul primo album dei Velvet Underground con Nico, divenuta un'icona tanto quanto Marylin. Il corpo del reato era lì e Bianca Martinelli, giovane studiosa d'arte nata nella Bergamasca e bresciana d'adozione, l'ha preso in consegna per avviare la caccia. Raccogliendo in un volume, per la prima volta, le copertine dei dischi realizzate da Warhol dal 1949 al 1987. Se ne contano oltre sessanta, considerando anche le versioni alternative, ma il numero potrebbe crescere nei prossimi sviluppi della ricerca. Quelle censite finora sono finite in «Andy Warhol Music Show», libro che al magnifico feticismo della catalogazione unisce l'analisi critica dell'evoluzione stilistica dell'artista. Ogni copertina, da «A program of mexican music» di Carlos Chávez, del 1949, alla compilation «Mtv High priority», del 1987, è accompagnata da una breve scheda che ne illustra la genesi, segnalando eventuali peculiarità. Nei testi, compresa la snella introduzione, si rivela in parte la matrice accademica dell'opera, nata come approfondimento di una tesi di laurea. Il che non vuol dire che la lettura non sia godibile. Tutt'altro. È evidente però che la forza del libro sta nelle immagini. Bianca Martinelli, 25 anni di età, ha passato gli ultimi quattro anni tra mercatini alla ricerca del tesoro nascosto di «Drella». Le copertine dei dischi che non hapotuto acquistare, perché troppo costosi o introvabili, le ha ottenute dalla Warhol Foundation. Non di sola musica si tratta: ci sono audiolibri, lezioni di spagnolo, reportage. Nelle pagine si incontrano gemme di arte Pop, sorprese del tipo «ma dài, anche questa è di Warhol», soluzioni grafiche disarmanti. Insomma, si incontra Warhol. E si può sfruttare l'occasione per ripassare un po' di storia della musica. Senza fare differenze tra generi alti, come il «Guglielmo Tell» di Rossini, o popolari, vedi il «Fuego» di Miguel Bosé. Proprio come faceva Andy. Emanuele Galesi Andy Warhol Music Show - Bianca Martinelli
Castelvecchi, 253 pagine, 16 euro
IL CODICE BEATLES La fabbrica delle voci
di Francesco Lugli e Ferruccio Gattuso
Edito da Cult Editore
Brossura - Pag. 230 - €12,00
Un altro libro con argomento beatlesiano sulle pagine della ns Fanzine.
Questa volta trattasi di un romanzo che però ha come tema i Beatles e la famosa leggenda metropolitana di Paul Is Dead…la fantomatica morte di Paul.
Il personaggio principale Fabio, è un giornalista freelance diventato famoso in rete per il suo blog sulla morte di McCartney, un giorno riceve una misteriosa mail da un certo «Mr Postman» che lo porterà a conoscere la verità su uno dei misteri più strani del rock…la presunta morte di Macca appunto. Da questa missiva elettronica inizierà un viaggio a cavallo della storia dei Beatles, che porterà il protagonista, insieme a un compagno molto speciale, fino in Grecia, dove il grande mistero di Paul McCartney sarà svelato. La storia viene riscritta per scoprire una nuova e più avvincente verità.
Investigazioni in giro per il mondo per risolvere il caso e svelare la risoluzione ad un caso che da tanti produce una sorta di mistero…consapevoli dell’impossibilità del fatto…ma sempre con un punto interrogativo…sarà un altro dei giochetti dei Quattro Ragazzi da Liverpool….oppure…..potrebbe essere successo veramente???
Consiglio questo libro anche a chi non ama la saggistica beatlesiana…. Chi non vuole sapere di dati, aneddoti e statistiche sui FabFour…anche perché già le conosce… ai patiti dei romanzi a sfondo investigativo..ma sempre in un’ottica di eventi che hanno a che fare col nostro amato Paul e i suoi tre Fratelli…John Ringo and Gorge..
Allo scrivente è piaciuto molto, spero anche a tutti voi…..Buona lettura
Beatlesianamente,
Rosario “The Rox” Bersanelli
“I BEATLES NELLA ZUPPA”
DI ANDREA RAUCH
La mostra del grafico Andrea Rauch sarà esposta giovedì 24 maggio 11.30 Al Beatles Museum (Museo della Mille Miglia) in Viale della Rimembranza 3, S.Eufemia (Brescia). Con l’occasione ci sarà la presentazione del Beatles Day 2012 a cura di Beatlesiani d’Italia Associati.
www.beatlesiani.com - www.thebeatles.it
I PRIMI BEATLES, FOTOGRAFATI
DA UN 11 ENNE
All'asta scatti di vacanze estive dei Beatles nel Somerset. L'autore è già scomparso, le immagini ritrovate dalla sorella
L’unico vestito di tutto punto, con tanto di gilet scuro, è John Lennon. Tutti gli altri sono perlomeno senza camicia, mentre Paul McCartney è beccato nell’atto in cui si leva anche i pantaloni. Niente di peccaminoso, però, perché le foto in questione immortalano i Beatles mentre prendono semplicemente il sole sulla terrazza di un hotel di Weston-super-Mare, nel Somerset.
IL VALORE A scattarle in quella calda estate del 1963, pochi mesi prima che i quattro di Liverpool diventassero famosi in tutto il mondo, fu un ragazzino allora undicenne, tale Bruce Leak, in vacanza nello stesso albergo con la famiglia, che però le ha sempre considerate “spazzatura”, chiudendole in un cassetto per decenni. Solo alla sua morte, avvenuta lo scorso anno quando ormai Leak era un tranquillo signore di 59 anni, la sorella maggiore Ann O’Neill ne è entrata in possesso e ha deciso così di metterle all’asta quest’oggi all’Omega Auctions di Stockport, Greater Manchester, nella speranza che finiscano in buone mani, a maggior ragione dopo che gli esperti hanno stimato che possano valere fra le 300 e le 400 sterline.
GLI SCATTI «Mio fratello ha conservato quelle fotografie per anni – ha spiegato la donna al Daily Mail - anche se era convinto che non valessero nulla perché erano scatti amatoriali. Quando è morto le ho ereditate, ma non ce la faccio a tenerle perché mi ricordano troppo lui. E poi nelle immagini c’è anche mia madre Edith, che in una foto è seduta coi Beatles al tavolo della colazione, e lei mi ha sempre raccontato di come fossero amichevoli e chiacchieroni a quei tempi, come se non avessero un solo problema al mondo, ma ovviamente era prima che venissero travolti dalla popolarità». Oltre alla foto del bagno di sole collettivo ce n’è un’altra in cui i Fab Four si rilassano – completamente vestiti questa volta - sull’assolata terrazza dell’hotel; mentre una terza immagine ritrae Ringo Starr e McCartney mentre prendono il tè delle cinque in tazze di finissima porcellana, a poca distanza da un gruppetto di anziane signore. «Mi piacerebbe che queste fotografie andassero a qualcuno che fosse in grado di apprezzarle veramente – ha detto la 73enne signora O’Neill, che oggi vive a Wigan, al Daily Express - perché io sono una grande fan del gruppo, ma più di me lo era mio fratello, al punto che abbiamo suonato le canzoni dei Beatles al suo funerale».
Simona Marchetta
KISSES ON THE BOTTOM
By Paul McCartney
Kisses on the Bottom, album composto da dodici standard americani, più due nuove composizioni «in stile» scritte da Paul. Macca ha dichiarato di aver immaginato il disco pensando a qualcuno che tornando a casa, si mette le pantofole e sorseggia il suo drink preferito ascoltando dolci atmosfere swingheggianti. Le registrazioni si sono svolte nei Capitol Records Tower, Hollywood, dove hanno inciso tra gli altri Nat King Cole, Frank Sinatra, Dean Martin e Gene Vincent. Pregevole la scelta dei brani, infatti accanto a pezzi anni trenta e quaranta molto conosciuti McCartney presenta tracce poco note e mai ascoltate dalla stragrande maggioranza del pubblico. Paul ricorda che Home veniva sempre suonata dal padre e che quando la propose a Diana Krall lei disse gli disse di pensare d’essere l’unica persona sulla terra a conoscere quel pezzo. Di questo brano uno dei meglio riusciti e più suggestividell’album, Paul ricorda che ne suonava una versione strumentale quando si vedeva con John. Altro aspetto che rende gradevole il lavoro è il buon standard qualitativo, grazie al quale l’ascolto risulta piacevole dall’inizio alla fine. In questa circostanza Macca non è obbligato a proporre ciò che tutti si aspettano da lui quando esce con un nuovo disco: la ballata, il pezzo rock, quello acustico, quello più sperimentale, dance, psichedelico, dopo decenni di carriera può capitare che uno di tali standard possa non essere all’altezza delle altissime aspettative dei fortunati e viziati fans. Questa maggiore libertà si riflette positivamente sulla qualità media dell’album. Meritano una menzione speciale la già citata Home, I'm Gonna Sit Right Down And Write Myself A Letter, una frase del testo da il divertente titolo all’album e Bye Bye Blackbird, brano reinterpretato da diversi grandi artisti come Miles Davis, Nina Simone, Ella Fitzgerald. Paul & John amavano Bye Bye Blackbird e avrebbero voluto interpretarlo prima o poi, ma alla fine il Beatle che lo incise veramente fu Ringo Starr nel suo album d’esordio Sentimental Journey (quello con la copertina dell’Empress Pub a Liverpool a pochi metri dalla sua casa natale e da quella in cui ha vissuto prima di lasciare la città). Paul quarantadue anni dopo produce un disco seguendo l’idea di Ringo. Sentimenal Jounery però ospitava un produttore per brano (Quincy Jones, George Martin, lo stesso Paul e molti altri). In Kisses on the Botton il produttore è uno: Tommy LiPuma, a cui va il merito, tra gli altri, di aver coinvolto per tutto il disco la bravissima principessa dello swing Diana Krall che con la sua fantastica band ha contribuito in modo decisivo al risultato sofisticato all’orecchio di tutti. Di buon livello anche le nuove composizioni di Paul. My Valantine deve il suo nome al fatto di essere stata scritta il giorno di San Valentino durante una vacanza in Marocco con Nancy. Paul ricorda d’essersi rammaricato per la pioggia e l’attuale moglie gli disse: “non importa passeremo lo stesso bei momenti”. Il pomeriggio dello stesso giorno McCartney si sedette al piano, trovò la melodia ed usò le parole della conversazione della mattina:“What if it rained?” We didn’t care. She said that some day soon the sun was gonna shine”, filosofia indiana, vedi “Il temporale non dura tutto il giorno” da All Things Must Pass di George Harrison. Regala grazia, l’ottimo contributo alla chitarra acustica di Eric Clapton. My Valentinesofisticata ballata stile anni quaranta dimostra che il mancino di Liverpool non ha perso il tocco. L’altro brano scritto da Paul Only our hearts non avrebbe sfigurato nel repertorio di Nat King Cole, impreziosito del sublime e riconoscibilissimo solo di armonica di Stevie Wonder. Altra traccia scritta da Paul è il pregevole adattamento di Baby's request, inciso ai tempi dei Wings e disponibile come bonus track nell'edizione deluxe. La canzone venneincisa su Back To The Eggs dopo che Paul la propose ai Mills Brothers senza ricevere un loro riscontro. L’edizione lusso contiene anche un classico del Jazz My One And Only Love molto amata da Frank Sinatra che Paul non conosceva, ma che ora è uno dei suoi pezzi preferiti. Ricordo la densa interpretazione di Sting per il tristissimo film Via da Las Vegas, con Nicholas Cage, la splendida Elisabeth Shue ed un cameo di Julian Lennon nei panni di un compassato barista. La versione deluxe offre la possibilità di scaricare quattro brani del concerto tenuto da Paul negli Studi della Capitol il 9 febbraio. Il lavoro propone pezzi romantici del dopo guerra, canzoni positive perché c’era il desiderio di dimenticarsi delle bruttezze della guerra. Paul ricorda che a Liverpool non c’erano luoghi di intrattenimento e tutti, anche se poveri, avevano un piano in casa dove si suonavano questi pezzi; quello usato dal padre di Paul fu acquistato da NEMS negozio del padre di Brian Epstein indimenticabile manager dei Beatles.
Il giorno di capodanno le famiglie di Liverpool si radunavano vicino al pianoforte per interpretare canzoni note proveniente dagli Stati Uniti. Non definirei però Kisses On The Botton un album allegro, ma malinconico dell’accezione che Victor Hugo da di malinconia come la felicità di essere triste. E’ la vecchia voce di Paul, bella ma molto diversa da quella degli anni d’oro a produrre tale suggestione.
“PAUL MCCARTNEY: RECORDING SESSIONS (1969-2011)”
di Luca Perasi
E’ uscito “PAUL MCCARTNEY: RECORDING SESSIONS (1969-2011)” il più completo contributo mai realizzato sulle sessioni di prova della carriera solista di Paul McCartney.
Attraverso una sorprendente ricostruzione storica che incrociando informazioni provenienti da testi, articoli ed interviste esclusive a musicisti, produttori, arrangiatori e tecnici del suono che hanno accompagnato Sir Paul in oltre quarant’anni di carriera, l’autore rimedia brillantemente alle ingiustificabili lacune riguardo le incisioni di Macca dopo i Beatles. circa
Grazie ad un approccio storico ed a tredici anni di lavoro paziente, l’autore ricostruisce la cronologica di ogni pezzo registrato da Paul da The Lovely Linda (‘69) a My Valentine e Only Our Hearts (2011), fornendo preziose informazioni su dove e quando avvennero le incisioni, i musicisti che vi parteciparono e gli strumenti suonati.
Ben trenta le interviste esclusive a personaggi presenti durante le registrazioni: dai tecnici del suono a Denny Seiwell e Laurence Juber, componenti degli Wings, a Carlos Alomar, Jerry Marotta, Dave Mattacks, Richard Hewson o Richard Niles e tanti altri. Interviste che oltre a contribuire a mettere ordine alla storiografia maccartiana colorano l’opera con aneddoti che mettono in luce l’immensa genialità di McCartney e la sua capacità di usare la tecnologia al servizio della sua arte e l’umiltà di ascoltare e praticare, quando necessario, i consigli di chiunque. Le numerose interviste contribuiscono a sfatare il mito di Paul despota, immagine probabilmente alimentata dal battibecco con George Harrison a cui McCartney pretendeva di insegnargli come suonare la chitarra, diverbio celebre per tutti i beatlesiani e presente nel film Let Ii Be. Dal testo si evince che Macca lasciava totale libertà d’espressione a tutti i musicisti provenienti da ambienti diversi dal rock pop, ma anche agli Wings e agli altri session man, a parte episodi particolari, veniva garantita vasta libertà d’espressione.
Pur essendo un Maccamaniaco da ben un quarto di secolo, leggendo il libro, più di una volta è risuonata in me la frase “cavolo questo non lo sapevo”. Per questo sono molto grato all’autore.
Curiosi molti aneddoti come l’idea di far registrare il fragore del temporale per poi includerlo in un punto particolare di Uncle Albert / Admiral Haisey o l’inserimento dei suoni di gara alla fune, registrati da Eddie Klein durante i campionati della Tug Of War Association, all’inizio di Tug Of War.
Scorrendo le pagine viene anche una gran voglia di acquistare le versioni deluxe che stanno gradualmente uscendo della discografia di Paul solista, peccato che per i libri allegati l’entourage di Paul non abbia pensato d’ingaggiare il Luca come dicono a Milano, città natale dell’autore.
Il fatto che Perasi si diletti suonando diversi strumenti, si coglie dai commenti che rendono ancora più interessante e stimolante la lettura. Dalla descrizione delle session di Ram, ad esempio, si capisce come mai diversi grandi autori abbiano espresso il loro entusiasmo nei confronti del disco. Elton John ha confidato di avere trovato proprio in Ram tra le migliori armonie vocali mai sentite e Frank Black, cantante dei Piexes, ha rilevato di preferire Ram a tutti gli album dei Beatles.
E’ possibile acquistare il volume prenotandolo in Feltrinelli, in molte librerie indipendenti milanesi, come Hoepli, cliccando su http://ilmiolibro.it.kataweb.it/schedalibro.asp?id=738561 oppure compilando il form sul sitowww.mccartney-recordings.com/it. Per contatti: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo." style="color:purple;text-decoration:underline">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
ANNUNCI
-Vendo filmati in DVD Let it Be, Tutti per uno, Aiuto, Rock Show (Mc Cartney e Wings1976).DVD Concerto completo Paul McCartney Forum di Assago MI 27 Novembre 2011. Raccolta completa videoclip di McCartney Moltissimi loro Concerti e special. Ho anche moltissimi compact disc.
Cerco inoltre il TG2 del periodo 14/17 Ottobre 2008 con dichiarazione di Ringo a stampa e Tv.
Claudio Fazzalari via Fratelli Bronzetti 3 20129 Milano
Tel: 02 70122184 - cell. 329 5948761
RINNOVO QUOTA ASSOCIATIVA 2012
€ 25,00
Cari amici,
ci farà molto piacere ricevere il “rinnovo” per il 2012 della vostra iscrizione alla nostra Associazione che, grazie al vostro sostegno, si propone anche quest’anno di promuovere iniziative beatlesiane di cui vi terremo informati nei prossimi notiziari. Vi sarà inviato il Bollino color cilclamino per il 2012. N.B.: Quest’anno la quota di rinnovo “Soci Sostenitori” è leggermente aumentata a € 25,00, a causa dei sempre più forti aumenti delle spese generali di gestione e dei costi, soprattutto postali e telefonici, su cui si basano principalmente i nostri contatti con voi. Riproponiamo ancora a chi volesse dare un maggior sostegno all’associazione una quota di “Socio Sostenitore Benemerito” di Euro 50,00. I gadgets che vi manderemo sono: Una foto ufficiale del concerto di paul a Bologna, 4 foto originali dei Beatles nel 1962/63 per celebrare l’incontto del 6 giugno 1952 con Gorge Nartin negli studi di Abbey Road e l’uscita del loro primo disco “Love Me Do” il 5 ottobre del ’62 e il 20° anniversario della fondazione di B.D.I.A. Alleghiamo infine una serie di locandine promozionali da collezione di nostri eventi del passato. Se non lo avete ancora fatto, utilizzate il bollettino postale che vi abbiamo già inviato !!!
Grazie ancora per l’aiuto con un caloroso saluto beatlesiano.
Rolando Giambelli